Il 2009 è stato un anno un po’ noioso musicalmente, in cui non ricordo nè l’uscita di un disco di quelli che lasciano il segno nè conservo la memoria di un live di particolare interesse, a parte il concerto del cantastorie Tonino Zurlo nel festival di Fogliano a Luglio e quello degli U2 trasmesso in live streaming dal canale Youtube della band irlandese a fine Ottobre dallo stadio di Rose Bowl in California. Di certo non posso dimenticare le persone che in questo anno ci hanno lasciato e che per la musica, per me, hanno rappresentato un pezzo di vita.
Michael Jackson, prima di tutti e sul quale è stato detto ormai già molto, anche dalle pagine di questo piccolo Blog romano, sul quale centinaia di persone hanno voluto lasciare la propria opinione o un semplice pensiero in memoria di questo strepitoso artista.
Di Michael vorrei solamente dire che la sua scomparsa, a mio parere non prematura date le pessime condizioni di salute in cui versava da anni, ha dato la possibilità a chi lo aveva un po’ dimenticato di ri-ascoltare 40 anni di musica di qualità e ai più giovani, che non lo conoscevano affatto, di entrare in un mondo di note bellissime che li ha immediatamente affascinati. Allora ho pensato che anche nella morte questo Artista ha saputo dare il suo contributo all’umanità e forse a smuovere le nostre coscienze in un momento storico di totale risacca artistica e compositiva da un lato e di passività del pubblico indotta da media troppo pressanti dall’altro. Michael ancora una volta pur morendo è riuscito ad ampliare le nostre prospettive e speriamo che tutto cio’ possa favorire una nuova ondata di creatività e di cambiamento nella musica. Ciao caro Michael, I Love You More!
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In questi dodici mesi pero’ c’è un artista che mi ha stupito, che in realtà continua a stupirmi da anni perchè decide di fare sempre la cosa giusta al momento giusto. E’ Lorenzo Cherubini, Jovanotti per tutti noi. Un artista che non è facile definire, hip-pop vocalist, pop artist o forse un cantastorie, ma soprattutto un fonte continua di buone idee, capace di offrire nuovi spunti e ampie vedute alla musica, che Lorenzo per primo vive intensamente sulla propria pelle.
Per lui ci sono stati anni di grandissimi successi confermati sempre durante gli eventi live dove la protagonista è stata la musica, come alla fine degli anni ’90 con il Tour culminato nella curva dell’Olimpico a Roma, che ricordo come uno dei più bei live cui ho assistito, con i musicisti tra i più bravi che si conoscano. Negli ultimissimi anni poi Lorenzo ha sperimentato le nuove tecnologie sviluppando un intenso rapporto con i suoi fan attraverso i vari canali web, lanciando spesso alla rete sfide interessanti che hanno avuto un grande seguito – come il concorso per il video del brano Safari, e tante altre iniziative, che sarebbe impossibile elencare qui. Non dimentichiamo inoltre che da sempre collabora con i migliori musicisti italiani ed internazionali i quali hanno valorizzato le sue composizioni.
Insomma, che cosa di più ci potevamo aspettare da una persona così artisticamente prolifica? Sicuramente non ‘un passo indietro’. E invece lo ha fatto! per andare a ritrovare quella musica più interiore e intima che forse – per la grandiosità delle iniziative che lo vedono sempre protagonista – cominciava a mancargli. Un passo indietro, ovviamente metaforico, perchè ora Lorenzo ha deciso di tornare alle origini o a quella che di solito si definisce la gavetta per un musicista, iniziando a suonare nei piccoli club negli Stati Uniti, in particolare a New York, dove tutto è possibile con una formazione mista italo-newyorkese con la quale girerà i locali suonando per un pubblico piccolo di numero e con piccoli compensi che si hanno dai piccoli club, seppure la location è il centro mondiale della musica.
Perchè questa scelta? Lorenzo spiega che “Nei Palasport e nelle arene all’aperto lo spettacolo è fatto di musica ma anche di regia, di luci, di video, di spazi scenici e tutto viaggia come una grossa macchina narrativa. In un club di poche centinaia di persone è tutto il contrario. Tutto avviene all’impronta, si è molto più vicini a un approccio funky jazz da jam session. I pezzi sono gli spunti di partenza per creare ogni sera qualcosa di nuovo e diverso” […] “New York – prosegue l’artista in un’intervista pubblicata sul suo sito Sole e Luna – è la capitale mondiale della musica e della cultura moderna, semplicemente. A New York c’è più musica brasiliana che in brasile, più musica africana che in africa, più musica latina che in tutto il sudamerica ma tutte le musiche appena toccano il suolo di New York cambiano di segno, perdono la protezione del luogo di origine si trasformano in musiche migranti e questo le rende irresistibili. La grande musica è sempre migrante, è il frutto di uno sradicamento, di una lontananza. Quella lontananza a me interessa molto, mi emoziona, mi fa sentire un essere umano tra gli esseri umani. In fondo l’hip hop, che è la musica con la quale io ho iniziato a pensarmi un “musicista”, è l’ultima evoluzione del blues che è la musica dello sradicamento per eccellenza.”
Lorenzo suonerà 3 volte a settimama a New York per due mesi di seguito per un totale di una ventina di show nei locali più cool della città durante i quali potrebbe succedere di tutto. Partirà insieme a Saturnino al basso e Riccardo Onori alla chitarra e lì formeranno un collettivo aperto di musicisti dell’area newyorkese per realizzare ogni sera un set diverso. Ci saranno le canzoni storiche di Lorenzo ma anche molto spazio alle novità, all’improvvisazione, alla sperimentazione, al dj style. Ci saranno ospiti di passaggio in città e musicisti nuovi. Un vero e proprio laboratorio musicale aperto al pubblico.
Per questo Lorenzo è l’artista italiano che in questo momento ci rappresenta nel mondo, colui che porta con se la nostra storia, arte e cultura e che riesce a creare con la musica un universo veramente unico o, per meglio dire, unito. E noi di questo ne andiamo veramente fieri!
Buon Anno da Romalive e Buona Musica a Tutti!!
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More Info
>>> Canale YouTube U2 – Rose Bowl
>>> POST Romalive su Michael Jackson
LE DATE AMERICANE del Tour USA 2010
(confermate per ora)
22/04 Washington, 9:30 Club
24/04 New York, Webster Hall
25/04 Philadelphia, World Cafe Live
28/04 Boston, Paradise Rock Club
01/05 Montreal, L’Astral
04/05 Toronto, Lee’s Palace
06/05 Chicago, Lincoln Hall