E’ MORTO SEPÚLVEDA E NON L’HO PRESA BENE

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Interessante – pensavo ad alta voce – come molti in rete stiano puntando l’attenzione su un dettaglio della vita privata, un gossip che poi gossip non è, di quel doppio matrimonio con Carmen Yañez, senza dire tutto il resto. Il che ‘fa molto Beautiful’. Ma veramente c’è tanto di più da dire rispetto allo show di parole belle – ma che dico belle? bellissime – dei video CON LE PIÙ BELLE FRASI DI SEPÚLVEDA che oggi in rete saranno virali, per la gioia di chi conta le views. Ma domani cosa leggerete?

Quando queste stesse parole giungono d’improvviso, leggendo una delle storie di Luis Sepúlveda – uno dei pochi scrittori che sa ‘incollare’ il lettore al culo del personaggio e che lo trascina dentro al libro – vi assicuro che si provano sentimenti veri e profondi grazie a parole capaci di cambiare le prospettive, spesso di dare una soluzione o meglio ancora la comprensione. Comunque non resti con le mani in mano.

«Lucho» e «Pelusa» – Luis Y Carmen. IERI E’ MORTO SEPÚLVEDA E NON L’HO PRESA BENISSIMO.

Questo è ciò che scrivo io oggi in suo onore. Io che quando soffro sembro arrabbiata.

Se un uomo nasce profondamente rosso, ci muore pure. Anzi di più. Chi ha occhi per guardare oltre, scopre che una delle ultime cose scritte – forse l’ultima pubblicata ancora in vita, cosa che poi di sicuro scopriremo – è Las mujeres de mi generación, Le donne della mia generazione, di Luis Sepúlveda del 2.3.2020 che trovate su ‘Le Monde Diplomatique’, il posto dove vai quando vuoi sapere cosa sta realmente accadendo e dove Lucho aveva una sua sezione.

Carne de blog Columnas de Luis Sepulveda

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JACOPO RATINI ED IL SALOTTO BUKOWSKY, UN INTERESSE NATO TRA GLI SCAFFALI DI UNA LIBRERIA

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Intervista a Jacopo Ratini di Carlo Cammarella 

Uno spettacolo che da anni rende omaggio al grande Charles Bukowsky e allo stesso tempo un reading tra teatro e canzone che rende omaggio ai grandi della canzone italiana. Questo è il Salotto Bukoswsky, progetto ideato dal cantautore Jacopo Ratini che andrà in scena il 20 marzo presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, un evento presentato da Arte2o e Atmosferica Dischi & Eventi, in collaborazione con Musica per Roma. BIGLIETTI

Jacopo Ratini in persona ci ha raccontato la storia di questa idea nata nel 2012 e da tempo presente nello scenario culturale capitolino.

Jacopo, Salotto Bukowski è un reading che vediamo da tempo attivo nel panorama musicale romano. Ci vuoi raccontare come nasce questo progetto?
Il Salotto Bukowski nasce, essenzialmente, per due motivi. Il primo è quello di rendere omaggio e di far riscoprire al pubblico la poetica di Charles Bukowski e di metterla in correlazione, per via tematica, con quella dei grandi cantautori che hanno reso grande la storia della musica d’autore italiana. Due mondi, la poesia e la musica, che mi appartengono in modo sostanziale e viscerale. Il secondo motivo è ridare lustro all’arte del “Reading”, la lettura ad alta voce di componimenti poetico/letterari di fronte ad una platea.

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TI PRESENTO FRANCESCO, L’AUDIOLIBRO DI UN PADRE CHE RACCONTA LA MALATTIA DEL FIGLIO

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FOTO copertina di Paolo Soriani

“Ti presento Francesco”: il musicista Leonardo De Lorenzo racconta la malattia di suo figlio in un progetto multimediale. Il 27 dicembre esce “Ti presento Francesco”, un libro e un disco per non abbandonare la speranza: a San Giuseppe Vesuviano il debutto live del progetto di Leonardo De Lorenzo. Tra gli ospiti dell’album Paolo Fresu, Giovanna Famulari e Giovanni Imparato.

Dalla prefazione di Tullio De Piscopo a “Ti presento Francesco”, “Ascoltiamo dal cd, emozionandoci, il repertorio di musiche originali scritte dal papà Leonardo e assieme leggiamo il libro con la storia di Francesco. Impariamo così, un po’ di più, che cos’è la vita. […] La speranza non ci deve abbandonare mai!”

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#PIN: SLAVE TO MICHAEL

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michael Jackson inedita Giovanni Canitano

Il regalo più bello me lo ha dato il fotografo © Giovanni Canitano. Non trovo parole abbastanza giganti per ringraziarlo di aver condiviso con me questa sua opera d’arte, fatta durante un concerto di Michael Jackson. La foto non è inedita ma è uscita solo su carta, quindi in rete è al suo debutto sul mio blog. La foto si riferisce ad un concerto ‘X’  ed è colpa di Canitano che non se lo ricorda,  ma gli sarò eternamente grata per lo scatto. Di Michael che dire che non abbia già detto? Forse che il suo talento smisurato e la ricerca della perfezione che ha perseguito, quasi come un bigotto per la religione, mancano alla musica. Ma i numeri Uno sono così, grandi professionisti, prima di ogni cosa.

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DISCHI JAZZ: IL CORNER JANDOMUSIC & VIA VENETO A ROMA

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jandomusic corner

Dischi e Jazz. La bella notizia è sapere che c’è un posto in più a Roma per trovare i dischi di  Jazz. Che ne vorrebbe uno enorme nella capitale, ma nel frattempo che aspettiamo il materializzarsi di che certe idee (o sogni) , vi do io una bella notizia, che poi è la cosa che più amo fare.

Presso la Arion Libreria del testaccio a Roma in Piazza Santa Maria Liberatrice 23 è stato inaugurato il primo Corner della Jando Music Via Veneto Jazz, due etichette indipendenti e coraggiose del jazz italiano con un catalogo veramente ricco di grandi nomi e soprattutto tanto ottimo Jazz, che è quello che più conta. Ebbene, la Libreria di Testaccio,  già da qualche giorno, ha dedicato una spazio dove le due etichette possono esporre, e vendere ovviamente,  i dischi in catalogo.

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LETTURE JAZZ PER L’ESTATE 2014: IL DIZIONARIO DI CAPRERA

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dizionario jazz italiano

IN LIBRERIA “DIZIONARIO DEL JAZZ ITALIANO” di Flavio Caprera
Universale Economica Feltrinelli/Saggi
pp. 380 € 16,00

E’ uscito da pochi giorni e ve lo segnalo subito perché non può mancare nelle Library di noi tutti appassionati di Jazz. Il libro è una miniera di informazioni e il risultato del lavoro di minuziosa osservazione e studio di Flavio Caprera, giornalista e scrittore, nato nella bella Polignano a Mare, e milanese di adozione.  L’autore, che collabora con Jazz Convention, ha una grande passione per il jazz, che ha assecondato scrivendo alcune utilissime pubblicazioni come “Jazz”, un volume illustrato e uscito con Panorama e i libri “Jazz Music” e “Jazz 101. La storia del jazz in 101 dischi” editi da Mondadori.

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QUICK PRESS: Charity Cafè stringe accordo con Minimumfax

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Tramite Flickr:
Il Charity Cafè, club romano di Jazz e Blues in Via Panisperna, annuncia l’accordo con la casa editrice Minimum fax, importante realtà editoriale italiana.

Oggetto della partnership sarà il ricco il catalogo JAZZ * ROCK * BLUES con i suoi 24 titoli dedicati che a partire dal 1° Novembre saranno disponibili a prezzo scontato per gli ospiti del Charity Cafè. Nel catalogo spiccano celeberrime autobiografie come quella di Miles, Ellington, Gillespie o Count Basie e ancora le biografie di Thelonious Monk e di John Coltrane che sono le migliori mai pubblicate e tradotte in italiano. La collana include alcune pregiate edizioni come le antologie di Lester Bangs, uno dei critici musicali di culto degli anni ’70, con i migliori dei suoi scritti e moltissime sue recensioni. Interessantissimo per gli appassionati di Tom Waits il libro curato da Paul Maher Jr. che attraverso una selezione di interviste ripercorre la quarantennale carriera del musicista californiano, svelandone le passioni, le idiosincrasie, le fonti di ispirazione, le collaborazioni extra-musicali restituendoci quella miscela di umorismo, visionarietà e disincanto così inconfondibilmente (e irresistibilmente) waitsiana. ma le chicche non finiscono qui.. il catalogo è una vera miniera di informazioni per chi ama la musica. Leonard Cohen ‘Morte di un casanova’ – Potessi io la comprerei tutta di un colpo! Anche perché da Novembre a fine anno sono annunciati sconti ancora più speciali…

ELENCO TITOLI

A.B. Spellman ‘Quattro vite jazz’ Cecil Taylor, Ornette Coleman, Herbie Nichols, Jackie McLeanllana
Ben Ratliff ‘Come si ascolta il jazz’ Conversazioni con 15 giganti del jazz (Wayne Shorter, Pat Metheny, Sonny Rollins, Ornette Coleman, Joshua Redman, Branford Marsalis e altri)
Chet Baker ‘Come se avessi le ali’ Le memorie perdute
Count Basie (con Albert Murray) ‘Good morning blues’ L’autobiografia
Dizzy Gillespie (con Al Fraser) ‘To be or not to bop’ L’autobiografia
Duke Ellington ‘La musica è la mia signora’ L’autobiografia
Enrico Rava (e Alberto Riva) ‘Note necessarie’ Come un’autobiografia
James Brown ‘I feel good’ L’autobiografia
John F. Szwed ‘Space is the place’ La vita e la musica di Sun Raa
Larry Sloman ‘On the road with Bob Dylan’
Leonard Cohen ‘Libro della misericordia’
Leonard Cohen ‘Morte di un casanova
Lester Bangs ‘Deliri, desideri e distorsioni’ traduzione di Anna Mioni
Lester Bangs ‘Guida ragionevole al frastuono più atroce’ prefazione di Wu Ming 1 traduzione di Anna Mioni
Lewis Porter ‘Blue Trane’ La vita e la musica di John Coltrane
Louis Armstrong Satchmo ‘La mia vita a New Orleans’ prefazione di Enrico Rava
Miles Davis (con Quincy Troupe) ‘Miles’ L’autobiografia
Piazzolla La biografia traduzione di Natalia Cancellieri
Ray Charles (con David Ritz) ‘Brother Ray’ L’autobiografia
Richard Cook ‘Blue Note Records’
Robin D.G. Kelley ‘Thelonious Monk Storia di un genio americano’
Stewart Copeland ‘Strange Things Happen’ La mia vita con i Police, il polo e i pigmei
Tom Waits Il fantasma del sabato sera Interviste sulla vita e la musica a cura di Paul Maher Jr.
‘Cosa volete sentire’ – Compilation di racconti di cantautori italiani a cura di Chiara Baffa

BLUTOPIA MUSIC STORE @ PIGNETO: RIFLESSIONI DI UNA NOSTALGICA ?

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BLUTOPIA MUSIC STORE @ PIGNETO by cristiana.piraino
BLUTOPIA MUSIC STORE @ PIGNETO,
a photo by cristiana.piraino on Flickr.
foto di D.Cash

Sab. 27.10.2012
FESTIVAL D’OTTOBRE
incontro con Francesco Martinelli sul libro
IMPROVVISAZIONE. SUA NATURA E PRATICA IN MUSICA” di DEREK BAILEY
Blutopia – Via del Pigneto, 116
h.  19.30T. 06 6930 9373

Al Pigneto, in un’oasi di pace lontana dall’ormai famigerato clamore dell’Isola pedonale, da quasi un anno è nato Blutopia, uno spazio dedicato (anche se il termine più adatto sarebbe “consacrato”) alla vendita di dischi e libri, all’organizzazione di seminari, incontri, presentazioni editoriali, alla proiezione di film e documentari, a laboratori teatrali e a piccoli concerti.

Questo è un estratto dal comunicato che accompagnò l’apertura del negozio: […] Uno spazio organizzato tra scaffali di dischi, libri, zona ascolto e angolo bar. Un ambiente funzionale ad attività laboratoriali, letture, convegni, piccoli concerti, proiezioni, ed esposizioni. Attività creative e di approfondimento, finalizzate a riavviare una pratica dell’ascolto e a ristabilire un equilibrio tra socialità e consumo. L’attività di documentazione, vendita e promozione discografica si concentrerà su musiche provenienti da aree e tradizioni diverse. Un insieme di generi e stili, selezionati secondo una prospettiva ampia e inclusiva. Dall’esplorazione etnica, attraverso le diverse forme della musica nera, fino al Jazz più avventuroso, il Rock sperimentale e le musiche di ricerca. Un percorso non necessariamente lineare, ma capace d’esprimere un reale spirito di continuità, fra tradizione e innovazione […]

Per conoscere meglio la nascita e l’evoluzione di questo interessantissimo music store intervisto Fabrizio Spera, uno tra i principali promotori del progetto. Mi parla della sua esperienza lavorativa all’interno di Disfunzioni Musicali e di Rinascita, e della consapevolezza sua e di Sergio (altro promotore del progetto) che in seguito alla chiusura di questi due ‘pezzi di storia romana’ mancasse un luogo dove venisse data distribuzione e visibilità a musiche meno convenzionali. Nasce così l’associazione Orecchio Mancante ora Blutopia, un gruppo di appassionati ed esperti di musica, ma non solo perchè al suo interno vi gravitano anche collaboratori e collaboratrici che si occupano di laboratori teatrali, seminari e incontri (uno tra tanti: l’incontro del 12 Ottobre scorso con il prof. Alfonso Gianluca Gucciardo, Medico dell’Arte, dal titolo Quando la medicina dell’arte incontra l’artista. Il senso della medicina dell’arte) e proiezioni a tema.

Le proposte musicali ed editoriali sono ampie e coraggiose, spaziando dal Jazz tradizionale, classico e di avanguardia al Folk e al Blues, dalle musiche di improvvisazione alle quali viene data particolare attenzione, al Rock sperimentale, dalla musica antica alla contemporanea e alle musiche etniche e popolari. Fabrizio mi parla anche dell’intenzione di creare una piccola biblioteca all’interno del negozio, un luogo destinato alla libera consultazione dell’ampio materiale raccolto in anni e anni di passione e ricerca. Perchè, mai come oggi, si sente la necessità di creare degli spazi dove ci si possa documentare, oltre ovviamente al poter comprare musica e libri di qualità.

Ma chi sente la necessità di spazi simili? Che speranza di sopravvivenza hanno? Cosa è cambiato dai tempi di Disfunzioni Musicali o Rinascita? Come e quando si è modificato il rapporto negoziante cliente all’interno dei negozi di musica? Chi continua a comprare musica oggi?

E le mie riflessioni dopo questa chiacchierata piovono a cascata: può essere la rete il vero capro espiatorio? Il ruolo del negoziante/amante/esperto/ appassionato che guidava l’utente nella scelta del prodotto si è perso per l’enorme disponibilità di informazioni (e facilità nel reperirle) propria di un mezzo come Internet? Non si avverte l’abissale differenza tra l’approccio concreto del negozio (la fisicità della persona che esce di casa alla ricerca del “prodotto” e del negoziante – il disco/cd/libro nella sua fisicità – la condivisione dello spazio fisico del negozio) e quello astratto del web? Lascio le conclusioni ad ognuno di voi, prima di addentrarmi nell’inutile constatazione che non si compra più musica perchè allo stato attuale pochi possono permetterselo.

E dopo essere arrivati alle vostre debite conclusioni, converrete con me che si ha realmente bisogno di luoghi (e parlo di luoghi fisici) di incontro, di relazione, di creazione e di scambio, e che questi luoghi possono convivere con il web senza che l’ago della bilancia si debba necessariamente spostare verso l’uno o l’altro.

E perchè veniate personalmente a visitare e conoscere Blutopia, vorrei segnalarvi che Sabato 27 Ottobre alle 19.30, ultima tappa del FESTIVAL D’OTTOBRE organizzato da Blutopia, si terrà all’interno dello store un incontro con Francesco Martinelli sul libro Improvvisazione di Derek Bailey, uno dei testi più importanti sulla natura e storia dell’improvvisazione musicale, in occasione proprio della sua ristampa italiana, curata appunto da Francesco Martinelli (degno di nota è il fatto che questa volta venga pubblicata dalla ETS, una collana di filosofia). Un’analisi dell’approccio improvvisativo in musica attraverso i vari generi musicali, svolta interpellando direttamente chi l’improvvisazione la pratica, e cioè i musicisti, sviluppata attraverso un linguaggio più generale e meno tecnico, perchè mossa dalla convinzione che l’improvvisazione musicale risieda in uno spazio più ampio non necessariamente riducibile in indicazioni pratiche ed operative. Gli interventi musicali vedranno impegnati Eugenio Sanna alla chitarra e Sebi Tramontana al trombone.

Per questo incontro sarà proprio il caso di staccare il Pc ed uscire di casa.

di DENISE CASH

LINK UTILI :

Pagina Facebook Blutopia e sito web blutopia.it

>> Bella recensione del libro di Derek Bailey su Allabout Jazz