ROMA. La città di Nannarella non ricorda più

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ROMA ieri sera (fonte Ansa) “Un gruppo di venti persone con volto coperto, guidate da un uomo, ha fatto irruzione a Roma in un alcuni negozi nel quartiere Pigneto gestiti da bengalesi e senegalesi. Il gruppo prendeva ordini in italiano dall’uomo che li guidava, era armato di bastoni con i quali ha distrutto le vetrine e danneggiato gli interni di tre negozi, un bar, un call center e un negozio di generi alimentari. Gli aggressori dopo aver compiuto il raid sono scappati. Sul posto è intervenuta la polizia”

Il Pigneto, un piccolo quartiere popolare, una sorta di paese, incastonato tra la via Prenestina e la via Casilina, nella prima periferia a sud est di Roma, era definito da Pasolini “La corona di spine che cinge la città di Dio”.  Nelle vie di questo quartiere moriva la Pina di Roma Città Aperta, interpretata da Anna Magnani, nel film di Roberto Rossellini del 1945, pellicola universalmente riconosciuta come simbolo del Neorealismo. Questo quartiere di periferia sta diventando ‘centro’ e sta vivendo un momento di grande fermento culturale e gastronomico, grazie anche alla mescolanza multietnica, che convive serenamente qui da tempo. Meta serale e notturna degli studenti universitari e non solo. Una nuova S.Lorenzo.   

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quando eravamo noi gli stranieri a casa nostra…

A cosa serve aver fatto questo? Roma ha già pagato, e se non avete un Nonno in vita che ve lo possa raccontare, a voi, che la sera non sapete dove sbattere la testa, consiglio di vedere i film di Rossillini, a dimostrazione che la ruota gira… che non sempre si è dalla parte del bastone

 


Il resto di Roma ieri festeggiava!!

 

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