Vieni a ballare in Puglia, tremulo come una foglia… tieni la testa alta quando passi vicino alla gru, perchè può capitare che si stacchi e venga giù
Caparezza, menestrello pugliese, nato a Molfetta 35 anni fa e da circa 15 in pista, ha scelto di parlare con la sua musica del sociale utilizzando l’arma dell’ironia perchè, come dice lo stesso Caparezza, ‘parlando di sociale, se ti prendi troppo sul serio, anche se il tema è importante, rischi di diventare un guru a sproposito’ La sua verità è simpaticamente cruda. La verità intesa come la realtà, cioè quello che succede davanti ai nostri occhi e di cui possiamo parlare, sempre se riusciamo a vedere. E Michele Salvemini, in arte Caparezza, ci vede bene. Oltre ad essere musicalmente molto valido, con una cultura ampia e varia che partendo dal rap si mischia con il rock, per poi toccare la musica folkloristica italiana e tanto altro, riesce a dare una forma a ciò che scrive, parlando di cose tangibili e fotografando una situazione a volte dura, ma riuscendo sempre a garantire la risata – a denti stretti – come in questo video Vieni a ballare in Puglia, che, anche se girato nelle campagne di Taranto, rappresenta altri mille posti. Qui si parla dei temi più critici di questa epoca, lavoro nero immigrazione clandestina morti bianche inquinamento sfruttamento. Ci fa riflettere. Credo che abbiamo bisogno di simili voci che cantando con ironia risveglino un po’ gli animi intorpiditi dal bombardamento mediatico.
Viva la pizzica!!
dall’Album Le dimensioni del mio caos
“O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, //ti porto sempre nel cuore quando vado via// e subito penso che potrei morire senza te //e subito penso che potrei morire anche con te!”
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La pizzica e’ tutta movimento, una volta che ti pizzica poi svieni. Ti rialzi la mattina in un posto assurdo e abbassando lo sguardo incuriosito trovi Ciubeca di Guerre Stellari che dorme in camera con te.