In questo articolo vedremo come si fa a realizzare uno spot radiofonico, qual è la sua efficacia, e come si realizza la musica per lo spot stesso.
Come si realizza uno spot radiofonico?
Uno spot radiofonico è uno strumento promozionale di grande impatto poiché è possibile ascoltarlo in qualsiasi luogo. Le sue caratteristiche principali sono la brevità (15 o 30 secondi), unita all’efficacia del messaggio lanciato. Una volta approvato lo script dello spot, lo studio di registrazione non deve far altro che realizzare in pratica l’idea del cliente e dell’agenzia di comunicazione.
Gli studi di registrazione specializzati nel doppiaggio e nello speakeraggio hanno un database di speaker (voci) scelti appositamente per enunciare meglio il tipo di messaggio. Uno spot radiofonico molto comune è quello che comprende la parte della fiction (recitata) seguita dal vero e proprio messaggio promozionale.
A seconda quindi del numero di voci richieste verranno chiamati gli speaker. Nella sala di montaggio, assieme al fonico, c’è il direttore del doppiaggio, che ha il compito di dirigere lo speaker in modo da creare lo spot che rispetti le esigenze del cliente. Un ruolo fondamentale lo ha anche il suono; spesso suoni d’ambiente nella parte della fiction e poi il classico jingle musicale per la parte del messaggio promozionale. Il fonico provvede al missaggio di voce e suono e “impacchetta” il prodotto finale.
Un documentario, invece, prevede che il fonico dello studio di registrazione monti e mixi il suono di presa diretta (registrato direttamente sul luogo) sulle immagini video. Sopra i suoni d’ambiente verrà registrata la voce del narratore.
Le musiche degli spot o dei prodotti multimediali possono essere prese direttamente da canzoni già incise di artisti famosi, comprate da cataloghi online oppure realizzate su commissione. La caratteristica fondamentale di un jingle è la sua possibilità di essere loopata (ovvero duplicata all’infinito) per soddisfare le esigenze di lunghezza dinamiche dei video. E’ importante il mood e la scelta dei suoni ma soprattutto la scelta di una sequenza di accordi gradevole e orecchiabile già dal primo ascolto. Non si deve dimenticare che il messaggio del video passa anche attraverso l’efficacia della musica che lo accompagna. Come in tutti i campi anche questo è soggetto a mode, se qualche tempo fa era più facile ascoltare musica pubblicitaria epica e orchestrale, oggi si tende più a qualcosa di minimale e indie usando strumenti meno convenzionali.