di Alessandra Mancini
…chi sistema le ance del sax, chi si fuma la sigaretta all’ingresso, chi sorseggia una falanghina al bancone. Mark e Natasha, i gestori del locale, mi accolgono con il calore di sempre che li contraddistingue. In un angolo della sala intercetto Peppe: un tatuaggio sull’avambraccio e un’espressione seria e misteriosa; sta leggendo i tarocchi. Sono curiosa. Tra le sue mani, curatissime, danzano l’Imperatrice, l’Appeso, l’Eremita, la Papessa, in un tripudio di colori. Lo sbircio…poi , con un misto di stupore e timore faccio cenno di voler interrogare le carte. Mi siedo al tavolo che è diventato una sorta di altare e per qualche istante dimentico di trovarmi in via Mirandola. Peppe mi trasporta con la sua intuizione, sensitività e immaginazione nel futuro fino a quando la musica prorompente di un clarinetto basso s’insinua nella divinazione. Scendo al piano inferiore dove è iniziato il concerto. Il batterista Ivano Nardi e Marco Colonna con i suoi clarinetti disegnano melodie modali. Mi faccio preparare un cocktail: il Blue Note, un’esplosione di pompelmo, soda e zenzero. Inizio ad avere visioni oniriche avvolta nella musica e cullata dalla lettura delle testimonianze raccolte da Carola De Scipio nel libro “Vita morte e musica di Massimo Urbani”, brillante sassofonista scomparso prematuramente, col quale lo stesso Nardi esordì nel ’75. Ospiti della serata i Letturama, un gruppo di giovani “scrittori lettori” della provincia di Latina, che si alternano sul palco del 28 con le loro performance di reading divertenti e piccanti. La serata si conclude con la jam session animata tra gli altri dal chitarrista Adriano Lanzi e il sassofonista Tony Formichella che regala un momento cool… i suoni caldi, il fraseggio rilassato sembrano dilatare lo spazio del locale. E così mentre sta ancora suonando salgo le scale, passo tra le foto di Roberto Panucci che sembrano scrutarmi dai muri, strizzo l’occhietto ai robots e me ne torno a casa. Ci si rivede a settembre!!!