You Got Me Rocking
Rough Justice
Rocks Off
She’s So Cold
Ruby Tuesday
Can’t You Hear Me Knocking
I’ll Go Crazy
Tumbling Dice
You Got The Silver
Happy
It’s Only Rock’n Roll
Satisfaction
Paint It Black
Jumping Jack Flash
Brown Sugar


I ragazzi tornano in Italia dopo un solo anno dall’ultima apparizione (non era mai successo nella storia) e nella capitale, dove mancano dal 1990. Si e’ parlato tanto dell’elevato prezzo dei biglietti, del fatto che lo spettacolo proposto sia uguale all’anno prima, forse per questo l’affluenza non è stata elevatissima (i giornali riporteranno 35.000 presenze).
Arriviamo all’olimpico intorno alle 18, con calma in quanto abbiamo i posti numerati in prima platea e per una volta possiamo evitare di passare la giornata davanti alla transenna. Si forma un mini raduno di RollingStonesItalia sotto l’obelisco del Foro Italico. Scattiamo un pò di foto e passiamo il tempo con qualche birra mentre aspettiamo Sergio che arriva da Napoli e Isy che all’ultimo ci sta raggiungendo in treno da Milano (stoico).
Una volta entrati in platea passiamo tutto il preconcerto a girare salutando vecchi e nuovi amici, con molti di loro scopriamo anche di essere vicini di posto! Qualche fila dietro di me c’e’ anche il grande Martin Scorsese! Mi gusto il giornale “On Stage” distribuito nello stadio in cui si parla anche di me e del sito, quando ad un certo punto un centinaio di persone dalla curva riescono ad entrare nel prato e godersi così il concerto da vicino. A saperlo avremmo potuto fare tutti così, forse un buon modo per combattere il caro biglietti.
L’inizio dello show attende il buio della sera, ed ecco che alle 21,30 parte il solito filmato di introduzione che si schianta sulle note di Start Me Up. L’audio dalla mia posizione e’ perfetto. Seguono subito You Got Me Rocking e Rough Justice, che, suonate molto bene, ci portano nel vivo del concerto: e’ infatti dalla doppietta Rocks Off – She’s So Cold che si inizia a capire che sarà una grande serata! Keith prende in mano un’acustica e attaccano Ruby Tuesday. Non l’avevo mai sentita dal vivo e ne sono felicissimo, sempre bellissima! L’apice lo si raggiunge su Can’t You Hear Me Knocking – la seconda parte e’ un assolo di sax di Bobby Keys che vorresti non finisse mai, Ronnie gli dà il cambio sancendo definitivamente il pezzo come migliore della serata.
Lisa si merita l’ovazione nel duetto con Mick in I’ll Go Crazy. Segue l’immancabile Tumbling Dice che porta alla presentazione della band. Mick chiede a Charlie se la maglietta azzurra che indossa sia della Lazio o della Roma, ma il pubblico sembra non capire. Keith saluta la capitale “Buongiorno, anzi buonasera” e con un grande Ron Wood alla slide canta You Got The Silver: sicuramente il momento più emozionante.
Da qui in avanti la scaletta sarà composta solo da “Hit” che avrei volentieri evitato, tipo Miss You, che serve però come cavallo di battaglia per arrivare sul B-Stage.
Finalmente mi trovo in un punto dove vedo bene anche il siparietto nel centro dello stadio, il pubblico evidentemente stupito dall’effetto “palco che si sposta” va in delirio mentre Jagger lancia un’intera bottiglia d’acqua sulla folla.
Su IORR Ronnie tira fuori la Dam Armstrong trasparente che userà anche per Satisfation, Brown Sugar, e presterà poi a Keith per Sympathy For The Devil. Una chitarra stupenda che si è sicuramente fatta notare non solo per la sua estetica ma anche per il volume molto alto. Sono rimasto stupito da come la gente è impazzita per Satisfaction (io mi ero illuso per un attimo in una più bella Respecable), tutto lo stadio che saltava e cantava! Tra l’altro e’ stata suonata divinamente, forse la più bella versione che ho sentito, se si tralascia il finale disastroso. SFTD non è delle mie preferite per com’è arrangiata in questi ultimi anni, ma devo dire che l’hanno fatta alla perfezione, il solo di Keith è alquanto triste, ma nel finale Mick prende per mano Lisa e Bernard e se la jammano a ritmo di “oh oh”.
Rimango contento per Paint It Black, una delle più famose che però concedono col contagoccie dal vivo. A questo punto Keith prende la Tele Custom nera e dà il meglio di sè: penso che Jumping Jack Flash sia il riassunto completo dello stile di Mr. Richards, volume a palla, suono potente. Il prezzo del biglietto vale da solo questa scena. Per me quella chitarra gli piace proprio, si vede che si diverte a suonarla e si scatena. Se qualcuno deve studiare il suo modo di muoversi, si guardi questo video: lezioni di stile! Il concerto si chiude con l’unico bis Brown Sugar, dove Jagger regala ai suoi fans una corsa devastante per tutta la passerella, incredibile come a 64 anni riesca ancora a fare ininterrottamente il grillo per tutto il suo palco-castello.
Ci incontriamo tutti fuori dallo stadio per la foto di rito, e ci diamo appuntamento chi a Losanna, chi a Londra, chi in Campo de’ Fiori, per brindare ancora una volta a questa band che ogni sera ci regala un sacco di emozioni. Nel complesso quindi un gran concerto, la band ne ha ancora da vendere, forse una scaletta da metà in poi un pò troppo scontata con i soliti pezzi che fanno da 40 anni, ma poco importa se suonati cosi bene …quando arrivano loro non ce n’e’ più per nessuno!
Jacopo Ruozzi
