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A un certo punto nella vita si può anche cambiare idea. Per imparare l’inglese ai tempi della scuola ho passato pomeriggi interi ascoltando i Beatles, cantando con la spazzola davanti allo specchio from me to you, o facendo finta di essere Ringo con le bacchette dei ristoranti cinesi trovate in casa. Però non ho mai ascoltato i Rolling Stones, convinta che gli uni escludessero gli altri, o che in qualche modo ci fosse l’esigenza di prendere posizione in merito… lavaggio del cervello o tentativo di depistaggio? Solo oggi inizio a conoscerli meglio, gracias a chi mi ci ha portato. In un certo senso mi sembra di aver scoperto l’acqua calda, ma è pur sempre una nuova stanza da esplorare per me e la Satisfaction è incontenibile.
Mi chiedo come avranno fatto a resistere tutti questi anni, producendo sempre nuove idee, non deludendo mai e, soprattutto, sopravvivendo a se stessi!
The Rolling Stones incarnano la Musica. E la loro musica, quella Musica lì, viene fuori con la naturalezza della pioggia battente, di un fulmine a ciel sereno, di una cascata di stelle!!! Voce batteria e chitarre si fondono in una meravigliosa combinazione di note che emozionano veramente, poi tutto il resto ormai è leggenda!
Come dice un’amica Lifecoach, il 51% di quello che accade è mia responsabilità. Quindi vado a cercare l’altro 49% e sono confortata dalla definizione trovata in Wikipedia dove si parla di una effettiva contrapposizione tra i due gruppi inglesi, voluta dagli stessi RS proprio per differenziarsi da quei bravi ragazzi dei Beatles.. insomma un lavaggio del cervello da parte del mercato discografico….
from Wikipedia: I Rolling Stones sono una tra le più importanti band ed espressione del rock, ovvero di quel genere musicale che è l’evoluzione del rock & roll anni ’50, rivisitato da loro in chiave più dura con ritmi lascivi e canto aggressivo, il tutto condito da penetranti dosi di sesso e dalla celebrazione delle droghe pesanti. Per il loro essere trasgressivi furono chiamati i “brutti, sporchi e cattivi” e contrapposti ai più rassicuranti Beatles, anche se tale contrapposizione fu creata spesso dagli stessi Rolling Stones che si comportavano in modo volutamente antitetico rispetto ai Beatles, creando così un modello alternativo ad uso e consumo della stampa musicale. I Rolling Stones sono stati, e sono tuttora, una autentica pietra miliare nell’evoluzione della musica del novecento, portando sotto i riflettori il malcontento e di conseguenza la protesta di intere generazioni, incarnando cosi’ il travagliato spirito dei grandi bluesman del passato e scegliendo una frase di una canzone di uno di questi (Muddy Waters) come nome del loro gruppo.
Interessante il discorso delle droghe pesanti e del sesso penetrante, trattato da Wiki in modo così enciclopedico… e i più rassicuranti Beatles? esilarante! Comunque queste due nozioni formali non sono sufficienti a raccontare le quattro persone meravigliose che, per forza di cose, devono essere i Rolling Stones. Mi ha aiutato a capirli meglio il film di Scorsese che è da vedere e rivedere, ascoltare e ancora ascoltare.
Sono andata al cinema con i soliti due amici, con i quali dopo discuto sempre per i film che mi portano a vedere. E’ la regola. Quella sera però mi propongono Shine a Light e la cosa mi ha subito entusiasmato. Per me è la prima volta che vedo i RS così da vicino. Intendo dire molto vicino, dato che le steadycam utilizzate sul palco, sono sempre incollate al personaggio inquadrato, una tecnica incredibile e realizzata da Scorsese insieme agli operatori cinematografici più importanti del pianeta. Anche il suono segue la ripresa. Mi è sembra infatti che il volume dello specifico strumento o voce aumenti nel momento in cui viene ripreso in primo piano. Mai nessun film musicale è stato realizzato in questo modo, che se io potessi decidere, salterei direttamente agli oscar 2010 e quelli del 2009 li assegnerei tutti e 24 a Martin Scorsese.
Infatti questo film non è solo un capolavoro di arte cinematografica, ma è anche molto importante per il messaggio che porta. Attraverso la musica si può rimanere vivi, sopravvivere, in queso caso. Il regista sottolinea questa idea con tutta l’esperienza e i mezzi a disposizione, con un montaggio finemente realizzato, che trasmette la Verità, quella che forse già immaginavamo, ma che così diventa ancora più vera. Tratta con delicatezza anche temi difficili, come il rapporto con le droghe, facendone però risaltare quello che forse è l’aspetto più divertente, cioè l’essere leggeri, assenti al momento giusto, non curanti delle formalità. In questo film si vedono quattro uomini che prima di tutto fanno Musica e Scorsere ci fa notare con quale straordinaria ‘normalità’.
Io, alla fine del film non riuscivo più a stare seduta. Mi sono lasciata portare dalla voce di Jagger che è un miracolo della natura, uno strumento unico con timbro, estensione, ritmo e musicalità tutti perfettamente miscelati. La batteria di Charlie che incita tutti a mantenere un ritmo che non trovo parole per definire quanto sia perfettamente “al ritmo” e poi con le chitarre di quei due ragazzini di Ronnie e Keith, una vera combinazione di bravura e anima, la loro musica ti riesce a smuovere fino all’ultimo dei muscoli del corpo mettendo in movimento tutto!!! si ama in questi momenti..
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Canale YouTube
Rolling Stones Living Legend
http://it.youtube.com/user/livinglegend
Mai piaciuti gli Stones.
I Pink Floyd, i Deep Purple, gli Who e sccessivamente i Police hanno rappresentato gli idoli musicali della mia adolescenza.
Sorry ma proprio non riesco ad apprezzarli..
E oggi….. SCIOSCIAMMOCCA numeri 1! 🙂
ma chi quelli di “Jateve a’ squaglia’ oppure il più famoso “Te fet o per” ?
effettivamente so che ultimamente anche Keith Richards si è ispirato alla loro musica e anche all’abbigliamento…
Viva Napoli!
Jateve a squaglià over the top! 🙂
Belli gli Stones, ma imperdibili i Genesis o almeno imperdibile il doppio DVD della performance del trio (ahime sono rimasto in tre!) al circo massimo nel luglio 2007.
Bello vedere tre generazioni cantare le stesse canzoni.
Turn it on again Genesis Turn it on again!
Amadeus grande intenditore, ovviamente anche io ero tra le 500 mila persone del Circo Massimo il 14 luglio 2007 a godermi il concerto dell’estate.
Il mio momento di estasi, l’assolo di percussioni di Phil sullo sgabello.
RLM