Me la immagino come una scena alla Kubrick, con la differenza che qui non c’è né poesia né bellezza. C’è l’accanimento senza motivo contro una persona qualsiasi, ‘beccata’ a caso per strada. Per fare qualcosa ‘di nuovo’ da poter raccontare al bar o forse da annoverare tra le ‘imprese’ importanti. Invece è stata solo una porcata, l’ennesima probabilmente per un gruppo di falliti che non ha veramente nulla di bello o di importante da lasciare in eredità al mondo. Persone inutili che hanno pero’ segnato un destino. Quello di Alberto Bonanni, bassista romano che poche ore fa è tecnicamente morto, dopo oltre tre anni di coma irreversibile.