Ven. 29.11.2013 h. 21.30
GIORGIO ROSCIGLIONE TRIO
Cantina del Sangallo
Via dei Coronari 180
€ 15 Musica, drink, dry snack
Giorgio Rosciglione contrabbasso
Riccardo Biseo pianoforte
Matteo Cidale batteria
Sarà un incontro tra generazioni quello che avverrà Venerdì 29 Novembre alla Cantina Sangallo, che da pochissimo ha fatto il suo ingresso nel mondo del live jazz, aggiungendosi alla lunga schiera in città di club, cantine e taverne dove il jazz è il benvenuto. Faccio notare che il direttore artistico delle rassegne jazz alla Sangallo è Dario Rosciglione e, data l’importanza di questo musicista, non posso far a meno di andare a vedere meglio cosa stia succedendo dalle parti di Via dei Coronari, e appena saprò di più ve lo dirò.
Tornando ai Rosciglione, sono una famiglia di grandi talenti che al jazz ha dato e continua a dare moltissimo. Oltre a papà Giorgio, il primogenito Dario, c’è anche Michel, il piccolo parigino ultimo figlio, e nel mezzo Fabiana, anche lei figlia di Giorgio e artista del Jazz, per esattezza vocalist. Tutti insieme formano una meravigliosa famiglia, che a raccontarlo sembra un film! Non nascondo un debole per la loro musica, in particolare provo una grande ammirazione per Giorgio, essere umano e musicista, per la sua eleganza soprattutto e trovo perfetto il suono del suo contrabbasso. Giorgio, inoltre, artista di grandissima generosità ha il merito di portare in scena i più giovani talenti in circolazione. E’ proprio il caso della gig di domani sera che vedrà come batterista lo spezzino Matteo Cidale. Con lui ho avuto uno scambio veloce in chat su facebook questa mattina che vi ripropongo.
Matteo Cidale ph di Hans BurgerMatteo, il vostro è un vero e proprio incontro-scontro tra generazioni. Com’è suonare con artisti di tanta esperienza ? ed è vera la cosa che spesso si dice del ‘tramandarsi’ il jazz.. come avviene ?
Con Giorgio ho già avuto il piacere di suonare in diverse occasioni mentre con Riccardo Biseo non ho mai suonato, in entrambi i casi è un vero onore condividere il palco con loro. Perché si può solamente imparare da questi personaggi che ‘fanno’ scuola . Il jazz è proprio questo e sì, è assolutamente vero che viene tramandato. Certo lo puoi imparare nelle scuole, ed è giusto andarci, ma in gran parte si impara soprattutto suonando e cercando di ‘rubare’ il più possibile dai grandi. E poi se hai la fortuna di suonarci assieme, allora metà del lavoro lo hai guadagnato. La serata di domani sarà proprio come dici tu un incontro tra generazioni diverse, ma che hanno come unico filo di congiunzione il linguaggio del jazz.
Da poche settimane ti sei trasferito a Roma da La Spezia, la tua città natale. Intanto benvenuto a Roma ! Da ‘forestiero’ come vedi la scena jazzistica romana?
La scena romana e molto viva, pullula di magnifici musicisti e grandi talenti giovani. Poi ci sono le stelle , i veterani che hanno scritto pagine importanti nel jazz italiano e internazionale.
di C. Piraino