IN LIBRERIA “DIZIONARIO DEL JAZZ ITALIANO” di Flavio Caprera
Universale Economica Feltrinelli/Saggi
pp. 380 € 16,00
E’ uscito da pochi giorni e ve lo segnalo subito perché non può mancare nelle Library di noi tutti appassionati di Jazz. Il libro è una miniera di informazioni e il risultato del lavoro di minuziosa osservazione e studio di Flavio Caprera, giornalista e scrittore, nato nella bella Polignano a Mare, e milanese di adozione. L’autore, che collabora con Jazz Convention, ha una grande passione per il jazz, che ha assecondato scrivendo alcune utilissime pubblicazioni come “Jazz”, un volume illustrato e uscito con Panorama e i libri “Jazz Music” e “Jazz 101. La storia del jazz in 101 dischi” editi da Mondadori.
Con il “Dizionario del Jazz Italiano”, edito da Feltrinelli, Flavio Caprera mette nero su bianco un lavoro, durato tre lunghi anni, di costante ricerca, fatto anche di molte ore di ‘ascolto’ e di reale partecipazione a concerti e session, che senza ombra dubbio può essere considerato un’istantanea del jazz italiano di oggi, con alcuni importanti flashback su personaggi del passato ormai storici. L’immagine, quasi completa, di questa splendida comunità è affascinante, proprio perché, come lo stesso autore scrive nella prefazione, “Il livello qualitativo dei musicisti italiani si è molto alzato, con un’originalità interpretativa e una tecnica di base che li vede tra i migliori al mondo. Questo grazie al lavoro portato avanti dalle scuole di jazz e dai conservatori, e all’azione di jazzisti stranieri di passaggio in Italia che, collaborando e insegnando, li hanno fatti crescere. È opportuno citare inoltre le case discografiche, piccole e grandi, che hanno investito e investono sui talenti italiani e ne promuovono le idee; le riviste specializzate, i blog e i web magazine. Si deve anche a loro il fatto che oggi si parla sempre più insistentemente di jazz italiano e lo si pensa originale e distintivo rispetto agli “altri” jazz.”
Ho iniziato a leggere l’opera e già la considero uno strumento importante per il mio lavoro di blogger e, per una persona curiosa come me, una lettura avvincente. In un giusto ordine alfabetico troviamo elencati tutti i Jazzisti (o quasi, ma sul ‘quasi’ ci torno a seguire, nelle domande all’autore), con una descrizione breve e accurata della carriera, dalle origini agli strumenti suonati, dal percorso artistico alle collaborazioni e per finire, per ognuno l’autore elenca la discografia. Molto spazio viene riservato alle giovani leve, portatrici di nuovi modi di suonare jazz. Per rendere al meglio l’idea del Dizionario eccone un esempio, riferito al chitarrista comasco M. Aliffi
Maurizio Aliffi (Como, 1956 chitarra, composizione), diplomato in composizione al conservatorio di Milano, è un chitarrista tec- nico e inventivo. Dotato di un linguaggio personale di stampo melodico, ma moderno nell’esecuzione, è capace di passare dal jazz tradizionale a quello d’avanguardia. Efficace nel suonare standard che ripropone in chiave personale restituendone intatta l’efficacia e lo swing originario, è un ottimo compositore e interprete. Collabora regolarmente dal vivo e in studio con importanti jazzisti italiani. Conduce un’intensa attività didattica. Discografia selezionata: Sottomarini e pattini (Music Center, 2006); Cercando la tigre (Splasc(h), 2002); E tre quarti stanno sotto (Splasc(h), 1998).
DOMANDE ALL’AUTORE
Come è nata l’idea di un Dizionario vero e proprio degli artisti del Jazz italiano? Sono diversi anni che mi interesso di divulgazione jazz. I miei due libri precedenti, Jazz Music e Jazz 101, ne sono la testimonianza. Credo che la forma di dizionario sia, ancora oggi, uno dei mezzi migliori per poter comunicare in maniera diretta e semplice informazioni e nozioni. Rimane più veloce di internet e richiede meno ricerche iniziali. Il dizionario del jazz italiano è la rappresentazione fisica di questa filosofia, chiamiamola così.
Con quale criterio è avvenuta la scelta degli artisti? e quanti sono in tutto? Gli artisti sono stati scelti tenendo presente il loro curriculum, l’azione artistica sviluppata nel tempo, la tecnica, l’inventiva, la progettualità, l’innovazione, le idee, nuove, e in ultimo, per dare una panoramica completa sul jazz italiano, l’appartenenza geografica. Gli artisti presenti sono circa 570. In partenza erano un migliaio, ma la tirannia della foliazione e il contenimento del prezzo mi hanno indotto a fare una dolorosa selezione e lasciare fuori musicisti bravi e meritevoli di essere rappresentati. E mi scuso con loro se non sono presenti.
MAGGIOR INFO
Puoi acquistare l’opera intera di Flavio Caprera a questo LINK
di C. Piraino