Ieri sera sono stata ospite del Monk Club di Roma dove ho avuto il privilegio di assistere al concerto di Rufus Wainwright. Un set di voce e piano e, per alcune canzoni, di chitarra e voce. Un solo-concert che ha lasciato nel pubblico un senso di piacevole sollievo. Almeno credo di aver letto questo nei volti di tutti al termine, ed è un sentimento che in prima persona io stessa ho provato. Rufus colpisce moltissimo per gli aspetti vocali e interpretativi, forse più che per il repertorio, sebbene i suoi pezzi siano veri e propri gioielli, incastonati in uno sfondo di generale malinconia che evidentemente gli appartiene.
Forse i suoi trascorsi con droghe pesanti, un problema che purtroppo colpisce anche il settore della musica, e forse il sentimento di malinconia condiviso da tutti gli esseri umani nati gay in epoche, come la mia (Lui è nato nel ’73) in cui non era poi così facile essere accettati. Sta di fatto che un velo di ‘tristezza’ è presente come un filo conduttore nella sua opera, anche nei brani che lui stesso definisce più allegri. Di allegro invece c’è lui, simpatico sul palco, quasi comico in alcuni momenti, come quando gli hanno gridano dalla platea I LOVE YOU e lui ha risposto I love me too!
E’ stato un gran concerto, che non dimenticherò. E che altro si può’ dire di un talento così immenso? Difficile trovare un aggettivo che possa descrivere la bellezza della sua voce, un timbro potente e leggero. Convincente nelle interpretazioni, quasi recitate, di brani intensi e fortemente autobiografici come Martha, dedicato alla sorella. Qualcuno ieri sera diceva che però è mono-corda. Sarà, ma io nella sua ‘corda’ ci ho sentito un intero gruppo vocale che cantava perfettamente all’unisono. Non lo posso neanche spiegare, perché questa voce forse non appartiene a questo mondo.
ALTRO
Accross the universe non l’ha cantata, e quindi, la posto
Grazie a Gino che è ha sentito il concerto con me. Grazie a Fabio e Claudia di Bigtime, che ci hanno invitato (uff.stampa del Monk) ed è stato bello incontrare in una sera tanti musicisti. Prevedo una bella stagione in arrivo al Monk Club [Il Giardino di MONK: fino al 30 Ottobre all’aperto e poi all’inerno dei locali in Via Giuseppe Mirri, 35 a Roma INFO: info@ausgang.it T.066485 0987]
ft fatte con smartphone da me
di C.Piraino