Dal 6 ottobre, sul palco del Cotton Club Roma, va in scena la nuova programmazione ‘Jazzit Presents’ firmata dalla piattaforma editoriale Jazzit. Si tratta di un esperimento realmente innovativo e rivoluzionario che ha a che fare con i valori, l’identità e l’esperienza maturata, fin dal 2012, dal Jazzit Fest, un evento che in virtù dei suoi paradigmi produttivi si è meritato la good practice europea dal titolo ‘Culture Shapes The Smart City, la buona pratica culturale #laculturachevince e il patrocinio onorario UNESCO.
‘Jazzit Presents’ è una stagione concertistica prodotta attraverso una ‘Carta dei Valori’ specifica: assenza di contributi pubblici, direzione artistica “open source” [ovvero condivisa, a ’sorgente aperta’, nata per iniziativa stessa della comunità artistica], condivisioni dei ricavi tra musicisti e locale, e coworking tra addetti ai lavori con l’unico obiettivo e desiderio di aprire nuovi spazi alla musica di qualità, creare nuove opportunità e costruire un nuovo pubblico capace di sostenere economicamente l’intera filiera produttiva del jazz italiano. Jazzit non è nuova a esperimenti simili perché, parallelamente all’esperienza del Jazzit Fest, già nel 2013 aveva di fatto rivoluzionato il ‘fare musica’ in Italia con la nascita di programmazioni jazz indipendenti a Roma [nelle splendide sale dell’Auditorium Antonianum di via Manzoni], a Milano, a Montefalco (PG) e a Rovereto (TN).
In un’intervista esclusiva per Romalive, ci dice Luciano Vanni, promotore della stagione ‘Jazzit Presents’ al Cotton Club Roma nonché direttore e fondatore di Jazzit: “La collaborazione con il Cotton Club Roma avviene, come molto spesso, in maniera fortuita. Merito dell’amico batterista Matteo Cidale che ai primi di Settembre mi invita a visitare ciò che è ancora un cantiere, ovvero la ristrutturazione degli ambienti del Cotton Club Roma. In quella circostanza entro in contatto con Francesco Ottavi, il ‘deus ex machina’ della rinascita del locale romano. C’è stato subito feeling, ho visto occhi pieni di entusiasmo e voglia di fare, passione e competenza, idee e visione lunga; e quando abbiamo iniziato a immaginare una possibile collaborazione con Jazzit, ecco l’idea di coinvolgere la nostra piattaforma editoriale nella gestione artistica del martedì sera. Come spesso mi capita fare, ho accettato subito d’istinto con grande passione, perché ritengo la ‘militanza’ una delle priorità del mio essere editore di una rivista di settore. Ho chiesto poche cose, in maniera limpida e cristallina: che la mia attività fosse offerta a titolo gratuito, perché JAZZIT non è un manager, ma opera per creare opportunità a musicisti e addetti ai lavori; ho chiesto di mettere in scena progetti discografici, per dare spazio a proposte di senso compiuto, senza preoccuparci troppo della ’novità da promuovere’; ho chiesto di costruire il programma liberamente, in maniera indipendente; ho chiesto di alimentare il programma secondo la la logica ‘open source’, ovvero a sorgente aperta, per premiare ‘chi vuole esserci’ e perché al sottoscritto, e a Jazzit, non è mai interessato il blasone del ‘cognome’ ma la proposta artistica e il desiderio di partecipazione. Mi piace l’idea di mettere in scena i princìpi della sharing economy: Jazzit produce la rassegna, e la promuove, a titolo gratuito e l’incasso della serata sarà condiviso tra musicisti e locale, per responsabilizzare musicisti, addetti ai lavori e appassionati. Inaugureremo con i Radical Gipsy, un trio di giovanissimi, che con il loro ’Spaghetti alla Gitana’ sono all’esordio discografico. Da soli, probabilmente, non ce l’avrebbero mai fatta a salire sul palco di un locale così nobile come il Cotton Jazz Roma e invece, grazie a ‘Jazzit Presents’, potranno realizzare questo piccolo, grande sogno. E che vinca, da parte del pubblico degli appassionati, il gusto della scoperta, della sorpresa. Credo fortemente che ci sia futuro nobile per il jazz prodotto e suonato in Italia, a patto che tutti, me compreso, inizino ad essere più responsabili e giusti, capaci di fare ‘quadrato’ attorno alla propria comunità artistica di riferimento: che va difesa, sostenendola”.
Per riassumere: tutti i martedì sera, a partire dal 6 ottobre, alle ore 22.15, il Cotton Club Roma, via Bellinzona 2 (c.so Trieste) T.0697615246, ospiterà la programmazione ‘Jazzit Presents’ firmata dalla piattaforma editoriale Jazzit. In programma, tra gli altri: Antonio Figura Trio [13 ottobre], F.M. 4tet [27 ottobre], Gabriele Coen Quartet [3 novembre], MC3 [10 novembre], Camera Ensemble [17 novembre], Angelo Mastronardi Trio [24 novembre], Luigi Blasioli ‘Sounds of Aracsep Valley’ [15 dicembre] e Amato Jazz Trio [29 dicembre]
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di C. Piraino