Esce oggi Jazz Batá 2 è il nuovo album del compositore, pianista Chucho Valdés (Cuba 9.10.1941), il primo per la Mack Avenue Records, un disco che segna un nuovo picco di creatività del grande musicista cubano, padre della Afro-Cuban jazz rock ensemble Irakere; in questo nuovo lavoro rivisita il concetto di small-group del suo stesso album cubano Jazz Batá del 1972, che comprendeva piano, basso acustico e percussioni, incluso il batá, il tamburo a forma di clessidra che è essenziale nella musica rituale della religione Yoruba, meglio conosciuta come Santeria. Allora come oggi, Jazz Batá rappresenta la ricerca di Valdés delle radici, della musica afro-cubana, e della sua profonda ‘cubanizzazione’ del jazz, del classico trio e del piano jazz, motivi per i quali Chucho sempre sarà ricordato.
Registrato in due giorni e mezzo nello studio di John Lee nel New Jersey, Jazz Batá 2 è allo stesso tempo ritmico e lirico. La complessità a sei mani del repertorio batá – musica classica dell’Africa occidentale – permea gli assoli di piano di Valdés in tutto l’album. “Ho applicato ai miei assoli i diversi ritmi del batá”, dice. “Il pianoforte è ovviamente uno strumento armonico, ma è anche percussivo e puoi suonare le percussioni con esso.”
Il batá è uno strumento musicale a percussione, da sempre associato alla divinità yoruba Shango. I Batá si diffusero dopo il 1800 dagli schiavi africani deportati a Cuba. Lentamente il batá si diffuse nella cultura cubana e incominciò ad assumere significati più laici, nonostante il fatto che ancora oggi la cultura yoruba non è stata abbandonata. Nel 1935 la radio cubana ha contribuito alla diffusione di questo strumento, mandando in onda brani suonati con i batá ai fini di musica folkloristica. I tamburi batá sono stati introdotti in altri generi musicali, in particolare a Cuba, come Timba, Jazz e Hip Hop
Jazz Batá 2 segna anche il centenario del padre e insegnante di Valdés, Ramón “Bebo” Valdés (1918-2013). I due insieme hanno esercitato un’influenza musicale enorme fin dagli anni ’40, un arco di tempo che sottolinea la duratura e magnifica carriera che Valdés ha saputo far fiorire nei suoi 77 anni di vita, senza mai cedere il passo.
di Cristiana Piraino
Un disco che ti fa dire 'Waaa'