Alessandro Bravo Photo by cristiana.piraino
Passare da un bar a un’enoteca nelle vie del centro nell’ora dell’aperitivo, significa anche percorrere un piccolo itinerario tra i vari generi musicali e assaporarne l’ebrezza. Un po’ di blues nel baretto di Luca in via del Duomo, un pizzico di smooth jazz in via Cavour e un po’ di classical jazz con Allan Harris Quartet al Palazzo dei Sette.
Assaggi di note, che come il tipico aperitivo ci portano verso la cena per la quale scegliamo il San Giovenale e gli standard del quartetto del sassofonista umbro Filippo Bianchini (nella foto) accompagnato al pianoforte da Alessandro Bravo.
Filippo Bianchini sax
Alessandro Bravo pianoforte
Andrea Ambrosi contrabbasso
Lucio Giovannella Batteria
Ospite del quartetto Benedetta Gelati voce
Partendo da via del Duomo e percorrendo via Cavour in direzione nord, superata la basilica di S.Andrea ci si addentra in viuzze e vicoletti che si aprono d’improvviso sulla piazza dominata dal San Giovenale nel Quartiere Medievale. Il colpo d’occhio è notevole. L’edificio dalla imponente facciata costituita da finestroni gotici è con ogni probabilità la prima chiesa costruita a Orvieto dagli Agostiniani nel 1264. Questo enorme finestrone che da’ sulla piazza, ricavato in seguito ai più recenti restauri, ha riportato alla luce la vecchia struttura e oggi ospita l’omonimo ristorante che insieme alla Chiesa di San Giovenale, considerata dagli storici il primo Duomo di Orvieto, e al Convento degli Agostiniani rappresenta uno degli angoli più suggestivi del borgo.
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