James Marshall “Jimi” Hendrix
27.11.1942 – 18.9.1970
Jimi Hendrix moriva esattamente 40 anni fa’. Un vero e proprio genio della musica e della chitarra. Un innovatore e un precursore del tempo, forse inconsapevole, data la sua breve esistenza, ma che il mondo riconosce come il Musicista icona del ventesimo secolo. Ed è giusto che sia così. Dopo 40 anni dalla sua prematura e per noi dolorosa scomparsa, la sua musica è sempre viva e ci parla ancora come se la stesse scrivendo oggi. Il tempo non l’ha scalfita anzi, ha contribuito a renderla sempre più importante e comunicativa. Non è ri-nato un nuovo Jimi Hendrix, non c’è chi riesce a tenere il ritmo della sua mano e la sua musica continua ad essere fonte di grande ispirazione per moltissimi artisti, che di Jimi non cercano solo la musica, ma anche lo stile e il modo di essere, di vestire e di pettinare.
Spesso viene da chiedersi come sarebbe stato il mondo se quel 18 settembre del 1970 Jimi Hendrix non fosse morto a Londra per una banale e assurda coincidenza. Ovviamente non c’è una risposta, ma sicuramente rimanendo in vita Jimi avrebbe donato ancora tantissima musica e continuato ad aprire nuove strade, ci sarebbero stati i suoi discepoli e forse tanti chitarristi in più, ma sicuramente qualcuno in meno. Il ricordo di lui rimane intatto nella mente di chiunque ami la musica, che lo riconosce, a prescindere dal genere, un vero eroe.
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LA STORIA (fonte:wiki)
La mattina del 18 settembre 1970, Hendrix venne trovato morto nell’appartamento che aveva affittato al Samarkand Hotel, al 22 di Lansdowne Crescent. Il Samarkand Hotel, dove Hendrix passò la sua ultima notte. I locali dell’albergo risultano attualmente adibiti ad appartamenti privati. Fino ad oggi, non vi è una versione certa della morte del chitarrista. La versione più diffusa, messa in circolo dalla sua ragazza tedesca Monika Dannemann, presente nella stanza al momento del fatto, racconta di come Hendrix sia soffocato nel suo vomito dopo un improvvido cocktail di alcool e tranquillanti; a parte la causa della morte, le versioni fornite dalla ragazza risultano difformi da intervista ad intervista: non è chiaro se il chitarrista sia morto nottetempo, come asserito dalla polizia, o se fosse ancora vivo all’arrivo dell’ambulanza e sia soffocato durante il trasporto in ospedale a causa del sopraggiungere di vomito in assenza di un supporto sotto la sua testa.
Non appena la notizia della morte del chitarrista si diffuse, il suo appartamento divenne oggetto di saccheggio da parte di sciacalli in cerca di cimeli ed oggetti che gli erano appartenuti.
Jimi Hendrix sempre e per sempre. La tua musica non ci abbandonera’ mai. R.I.P.
In onore di Jimi oggi userò i suoi album nella mia solita guerra a colpi di stereo con il vicino di casa che sente Minghi e Baglioni…. 🙂
simmi
Io e Jimi abbiamo convissuto su questa terra solo pochi mesi; ma la sua musica ancora oggi accompagna i miei giorni.
Anche io sono nata nel 1970! anno funesto per la musica!
…E’ incredibile: pochissimi anni di ribalta per lasciare una traccia praticamente indelebile…
Un grandissimo!!!
…perchè gli altri suonavano la chitarra, lui era la chitarra!
Questo è il nostro omaggio al mito!
Peace and love
Stefano
Gipsy Experience
Bravissimi!!!