Di Silvana Rea
Artista con la A maiuscola! Oggi parliamo del grande Michele Salvemini. Pugliese di origine e ormai lanciato nel mondo. La sua carriera iniziata nel lontano 1996 con un progetto dal nomignolo buffo è poi passata per Sanremo l’anno successivo, il pezzo era “E la notte se ne va”. Ma sarà il 2003 l’anno importante. Diventato ‘testa riccia’ inizia un’ascesa incredibile. Il suo primo successo è stata la sigla di Zelig e uno dei tormentoni del 2004, che lo portano di colpo “Fuori dal tunnel”. Per il mondo intero, oggi più che mai, è CAPAREZZA.
Dietro ogni canzone c’è una storia. C’è un personaggio differente con una sua psicologia. Un’artista che va oltre il concetto di musica. Basta ricordare il suo album “Habemus Capa” dove ironicamente immagina la sua di morte e la sua reincarnazione in vari e differenti personaggi. O lo si ama, o lo si odia! Alcuni pensano che la sua musica non sia per tutti, ma è considerato il re dei concerti e dei live, perché sa stare sul palcoscenico regalando al suo pubblico degli spettacoli memorabili. In una passata intervista ha dichiarato “Mi diverto e diverto il pubblico, perché non c’è più differenza tra me e loro. E recito come a teatro”. Numerose canzoni di Caparezza sono diventati dei veri e propri tormentoni, Chi se ne frega della musica, Vieni a ballare in Puglia, Fuori dal tunnel, sono un esempio. Dietro questa ultima canzone si nasconde un fatto davvero curioso. L’intento di Caparezza non era certamente quello di farlo diventare un tormentone. Si è sempre posto contro ogni tipo di uso o utilizzo del pezzo nelle varie discoteche e nei vari programmi tv dove si ballava allegramente, per il semplice fatto che le parole della canzone sono una sorta di accusa contro il divertimento notturno.
Vogliamo parlare quindi della sua esibizione all’Ippodromo delle Capannelle in occasione del Rock in a Roma? Il festival internazionale del rock dove un artista come Caparezza non poteva di certo mancare. Un vero e proprio delirio tra i suoi fan estasiati dalle performance del cantante pugliese. Originalità e pura energia sul palco quel 22 luglio del 2014. Si è esibito cantando i brani tratti dal suo ultimo album Museica senza farsi mancare i brani che lo hanno reso famoso. La scenografia è tutta ispirata alla riproduzione fisica e ai travestimenti. Per ogni canzone c’è un’ispirazione a diverse opere della pittura internazionale come ad esempio la Guernica di Picasso. Caparezza è un musicista completo che con la sua capacità di intrattenere il pubblico ci regala dei veri e propri spettacoli a cui qualsiasi amante e appassionato della musica non dovrebbe mai mancare.
Della sua bellezza artistica, se ne sono accorti anche fuori dello stivale. Ed è per questo che lo abbiamo visto sui palchi di mezza Europa nelle passate settimane, a Barcellona, Parigi, Londra, Bruxelles e Amsterdam, dove lo hanno aspettato, accolto e festeggiato, proprio come si fa con i grandi. Ora è volato oltreoceano a Los Angeles dove questa sera, tra pochissime ore, si esibirà sul palco del Whisky a Go Go, con opener Violane, band post grunge italiana ma residente a LA. Sarà un concerto stupendo e non sarà il solo live, perché a seguire l’8 Novembre Museica arriverà a Miami e questa volta ad aprire Caparezza, saranno i Kutso, band romana interessantissima, che sta emergendo sempre più. Ascoltateli o seguite nelle prossime ore il #PIN dedicato che pubblicheremo.
Tornando con il pensiero alla scorsa estate, il concerto di Caparezza di RockInRoma è stato particolare fin dalla sua apertura. L’opening è stata affidata proprio ai Kutso. Che poi si scrive Kutso, ma si pronuncia Cat+so tutto unito ovviamente, allora si che le cose cambiano! Per la band capitanata da Matteo Gabbianelli, è stata un’opportunità importante che ha trovato l’appoggio di un pubblico particolarmente divertito. Infatti è stato un vero e proprio delirio! Caparezza e Kutso, un’accoppiata vincente.
Foto @ Romalive del concerto di Rock In Roma 22/7/014
MAGGIORI INFO
* A MUSEICA va la targa Tenco per il miglior disco dell’anno. Caparezza sarà premiato a Sanremo il 6 dicembre P.V.