9-10-11 |4|2015
JAZZ IN FORTE | 3^ Ed.
FORTE PRENESTINO
Sala Alter – Auditorium Renzo Forte
Via Federico Delpino, Roma.
Ingresso 5,00 €, h. 22
Al via a Roma la terza e attesa edizione di Jazz in Forte, rassegna che sin dai primi vagiti nel 2010 ci ha abituati alla qualità e che personalmente ho sperato di rivedere in scena. Dopo un’interruzione forse tattica, la rassegna manca dal 2011, torna nel 2015 a gran VOCE! E’ il caso di dirlo, perché questa sarà un’edizione dedicata proprio allo strumento che tutti abbiamo per natura, la voce!
Già ribattezzata l’edizione ‘VOCIFERA’ di Jazz In Forte, la rassegna sotto la direzione artistica di Massimo Megale, Valentina Pettinelli e Nicola Puglielli metterà in scena sei concerti in tre giorni, con sei diverse vocalità come protagoniste assolute, tutte di grande spessore e tutte femminili, in un immaginario viaggio di suoni e parole che ci aiuteranno a comprendere la diversità e la bellezza del jazz vocale, uno spettro di infinite possibilità, tante quante le peculiarità di ogni singolo essere umano.
Sarà il progetto “New Orleans” del Maestro Iacoucci ad aprire la rassegna Giovedi 9 Aprile, con la voce di Paola Massero. Il set vuole rivivere la struggente intensità dei suoni e delle atmosfere che hanno reso unica al mondo la New Orleans del jazz: “Il nostro intento è di onorare la memoria storica di questa città attraverso i brani ad essa legati che hanno fatto la storia del jazz”. Nella stessa sera, il 9/4, salirà sul palco Greta Panettieri una delle voci più convincenti del panorama italiano e internazionale. Cresciuta artisticamente a New York, Greta è una musicista dalla personalità vulcanica. Presenterà “Under control”, disco autobiografico che rappresenta una sfida personale nel passaggio dal management di una grande major a un’indipendenza più creativa, dove finalmente ha trovato la giusta dimensione – libertà – per realizzare la propria musica.
Il giorno seguente, Venerdì 10 Aprile, si alterneranno due signore del jazz molto amate e seguite. Silvia Manco con il suo quartet in “Night O’Day” sentito omaggio ad Anita O’Day. icona del jazz. Il set sarà dedicato alla sua figura unica, carismatica, irresistibile che ha lasciato un segno importantissimo nel jazz vocale. Nella stessa sera seguirà il set della stupenda Claudia Marss, che con il suo quintetto porta in scena “Raizes”, le sue personali radici. Un viaggio nella “Música Popular Brasileira” fino ai giorni nostri e un racconto musicale dal “lundú” cantato dagli schiavi al samba-canção, dalla bossa nova al partido-alto, fino alle composizioni più moderne, armonicamente molto sofisticate e adatte al linguaggio jazzistico, arricchite dalla poliritmia afro-brasiliana.
A concludere la rassegna, Sabato 11 Aprile, Jazz In Forte presenta il repertorio modern mainstream di Alice Claire Ranieri nel quale trovano spazio standards e classici moderni, opportunamente riarrangiati, e brani originali che si richiamano alla storia più recente della formula del vocal jazz. Ma è per lasciare il più bello dei ricordi, che la rassegna chiuderà l’edizione 2015 con la signora ‘Voce’ del Jazz italiano. Maria Pia De Vito in “Re-Mind The Gap”, repertorio di grande attualità, ricco di psichedelia, energia e colpi di scena che accompagnano un percorso di brani in cui la grande vocalist incontra la musica di Björk, Sidsel Endresen e ancora Randy Newman e Jimi Hendrix. Obiettivo, colmare quel ‘Gap’ che a volte percepiamo tra ciò che vogliamo e ciò di cui abbiamo “bisogno”.
L’ingresso ai due concerti previsti ogni sera 9-10-11 Aprile è di soli 5.00 €. Poche monete per entrare per qualche ora in un vero ‘paradiso’ musicale.
Chiudo questo post riportando un brano dal Comunicato Stampa di Jazz In Forte, perché credo che in queste parole si racchiuda la sostanza e lo spirito di questa specialissima rassegna romana.
Il jazz ha in sé, storicamente, il virus della resistenza sociale, non quale perimetro o etichetta musicale, piuttosto come linguaggio anti autoritario, capace di generare oggi, come sempre, un trambusto emotivo e collettivo. JAZZ in FORTE è il tetto stellato per la lingua nomade del jazz, una casa sempre aperta dove la ricchezza non si chiude in cassaforte
