BAMBINI MUSICISTI per i BAMBINI CHE SOFFRONO

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Dom. 31/01/2010
JuniOrchestra
Concerto di beneficenza   >>> EVENTO SU Facebook
Auditorium Parco della Musica
Viale de Coubertin
h. 18:00

musiche di Mozart, Beethoven, Brahms e Grieg
direttori Simone Genuini  (nella foto) e Antonio Pantaneschi

Il ricavato del concerto andrà a sostegno dell’attività del Reparto di Pediatria d’Emergenza e Terapia Intensiva Pediatrica del Policlinico Umberto I

biglietti:
Platea 30,00 €
Gallerie 20,00 €
Giovani fino a 18 anni 10,00 €

La JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è la prima Orchestra di bambini e ragazzi creata nell’ambito delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Nata nel 2006, è attualmente composta da oltre 180 strumentisti, suddivisi in due gruppi a seconda della fascia d’età. A partire da quest’anno sono stai introdotti nel gruppo più giovani alcuni piccolissimi musicisti dai 4 ai 6 anni, che con sotto la guida dello staff didattico apporteranno il loro contributo ‘ritmico’ in orchestra. Tra loro anche due violiniste in miniatura.

I ragazzi vengono avvicinati al più grande repertorio sinfonico ed eseguono musiche che spaziano dal Rinascimento ai giorni nostri, passando attraverso Rossini, Mozart, Vivaldi, C¡ajkovski, Bartók, Puccini, Beethoven e molti altri, nella loro versione originale. Oltre a ciò i giovani musicisti si cimentano nel repertorio cameristico, seguiti da insegnanti di grande esperienza fra cui spiccano i Professori dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

L’esperienza d’Orchestra rappresenta una grande occasione per imparare a suonare con gli altri, ad ascoltare e ad ascoltarsi, condividendo il meraviglioso mondo della Musica. Le lezioni della JuniOrchestra si svolgono all’Auditorium e sono curate da uno staff didattico coordinato dal Settore Education dell’Accademia Nazionale di

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CLASSICA. ZIMERMAN e CHOPIN

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Da sempre ho considerato la stagione musicale che va dal 1750 alla fine circa del 1800, in Europa, come il punto di svolta della Musica. Anche se non posso non ricordare i grandi virtuosi barocchi (1600-1750), nel periodo successivo, in coincidenza con l’evoluzione  degli strumenti, primo fra tutti il pianoforte, il musicista inizia sa fare ‘tutta un’altra musica’, una vera esplosione di note. Come questa: 

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Questo è un buongiorno!

La mattina mi piace ascoltare i miei Compositori di allora, che non amo definire classici perchè con Classico si intende un ‘modello’, al quale ispirarsi e dal quale iniziare un persorso musicale. Anche se questa definizione mi trova d’accordo per quanto riguarda ‘il fare musica’, il termine, però, viene anche associato genericamente al concetto di musica ‘colta’, tutta la musica colta… ma che significa,  che tra cento anni anche Lucio Battisti sarà considerato un classico? e quindi inserito, per effetto dello schiacciamento del tempo, in un unico contenitore che raccoglie la memoria del passato. Come se il XVIII e XX secolo fossero la stessa cosa.

No, io preferisco immaginarli come i grandi pionieri delle nuove sonorità – e contraddistiguere le varie epoche per quello che hanno rappresentato con la loro musica. Quindi se Mozart è un classico viennese, Chopin è un romantico. Attraverso l’osservazione delle evidenti differenze tra i vari compositori, è possibile percorrere un viaggio ideale nel costume, nella letteratura e nell’arte dei diversi posti e tempi in cui si sono sviuppati, e comprendere che gli stili musicali sono ben distinti.

Insomma dire che Mozar e Chopin oppure  Haydn e Brahms appartengono ad uno stile musicale è come dire lo stesso di Zappa e Marley.

 

Links:

>STORIA DEL PIANOFORTEfonte Wikipedia

>Krystian Zimerman< fonte Wikipedia