Poche ore fa a Roma c’erano David Crosby e Graham Nash. Si proprio loro, due leggende viventi, che hanno saputo regalare un concerto di musica potente e importante, così almeno commenta la rete, dato che io non c’ero. Peccato, perchè a leggere le recensioni del giorno dopo (non che ci fosse bisogno di conferme) c’è da mangiarsi le mani per aver perso un tale spettacolo. Degli articoli che ho trovato relativi all’evento, ciò che indico nel link in basso deve essere assolutamente letto da tutti. Perchè non è una semplice recensione, come lo stesso autore, Ernesto Assante, premette. Questa è una lezione di musica e anche di vita. Una dichiarazione, di guerra o di amore, scegliete voi, che arriva con un tempismo perfetto in un’epoca che sta veramente perdendo colpi e non solo musicalmente.
“Vecchio è chi pensa di non avere più nulla da dire, chi pensa di non avere più alcun futuro. Crosby e Nash hanno ancora molto da dire, utilizzando brani scritti dieci, venti, trenta o quaranta anni fa, e canzoni recentissime, mettendo insieme le loro spettacolari voci. Vecchio è chi, magari avendo solo venti o trent’anni, nella musica si limita a fare un mestiere invece di praticare l’arte, chi suona e canta senza passione, chi imita invece di inventare.”
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dal Blog Media-Trek di E. Assante repubblica.it