‘SMART’ PERFORMING JAZZ. Nasce Jazzit Club

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Tito Livio, storico romano vissuto nel primo secolo d.C. diceva che “La necessità è l’arma ultima e maggiore” parafrasi in tempi più moderni del proverbio ‘la necessità fa virtù’. Dopo aver assistito alla Performance autogestita del Agus Collective (post del 29.11.12) oggi vi parlo di una nuova iniziativa che scaturisce, proprio come una reazione a catena, dalla necessità di trovare spazi e nuove dimensioni per il Performing Jazz, che potrei tradurre nel bisogno di ogni musicista di suonare la propria musica e il desiderio da parte del pubblico e degli addetti di ascoltarla sempre più. Questi due mondi una volta così lontani oggi si incontrano, si mettono d’accordo e si impongono democraticamente delle regole, dando vita a qualcosa che a mio parere rappresenta una vera e propria tendenza che ben presto sarà seguita da molti.

In un momento in cui è veramente necessario affidarsi all’Arte e meglio ancora alla Musica, capace di confortare e di rincuorare, ma in cui le istituzioni anche volendo non riescono materialmente a sostenere, perché le priorità purtroppo sono di altra natura, ecco che dall’unione e dalla volontà di un gruppo di persone nasce qualcosa di concreto che risponde pienamente alla nostra esigenza di appassionati cultori del genere e che speriamo possa essere in grado di attirare, se non altro incuriosire, nuove porzioni di pubblico.  JAZZIT CLUB, che inaugura domani, più che un luogo è una forma innovativa di performance. Nato da un’idea del gruppo di lavoro della rivista Jazzit, capitanata da Luciano Vanni, il progetto mira alla valorizzazione e alla promozione della musica jazz originale e si autoregola attraverso un un codice etico fissato in cinque punti, riportati di seguito:

(1) senza contributi pubblici ma con il sostegno di sponsor privati e/o partner tecnici
(2) con una direzione artistica “open source”, ovvero generata dai musicisti, coordinata a titolo gratuito da Jazzit
(3) con una condivisione dei ricavi al 50% tra la struttura che ospita gli eventi (che si fa carico del pagamento Siae, dell’agibilità Inps ex Enpals, del backline e della ristorazione) e i musicisti (che si fanno carico delle eventuali spese di viaggio e alloggio)
(4) con una promozione pubblicitaria offerta a titolo gratuito da Jazzit
(5) senza biglietti omaggio e pass: ciascun spettatore contribuirà direttamente al finanziamento dell’evento.

Domani 9 gennaio sarà la prima serata della neonata rassegna che prosegue fino a fine Marzo con un cartellone molto interessante e vario, dove potremo ascoltare tanti diversi progetti del caleidoscopico mondo del jazz. Durante le serate l’Auditorium Antonianum, che oltre a ospitare la rassegna ne è co-produttore, offrirà un servizio di ristorazione a buffet e di caffetteria per far si che l’esperienza sia completa e coinvolga tutti i sensi. Non mancate!

For Life Dario Germani

Inaugura la rassegna il disco del contrabbassista Dario Germani ‘For Life’, edito nel 2013 dalla Tosky Records di Giorgio Lovecchio e Davide Belcastro. Opera che ho avuto il vero piacere di ascoltare nei giorni scorsi. Il disco suonato molto bene contiene brani di Dario sapientemente alternati a brani di Davis, Lateef, Desmond e Powel ed è strato registrato nella sala di Mosè a Villa D’Este di Tivoli che offre un riverbero naturale capace di rendere il sound unico, grazie anche all’utilizzo della tecnica del Binaural Recording (ovvero: a due orecchi) in pratica è un metodo di registrazione tridimensionale del suono che ha lo scopo di simulare l’ascolto umano al fine di ottimizzare la registrazione per l’ascolto in cuffia. Insomma il disco è da avere nella propria library e il concerto da non perdere con Dario Germani al contrabbasso ci saranno il sassofonista Stefano Preziosi, il batterista Luigi Del Prete e, special guest, il trombettista Aldo Bassi.

PROGRAMMA:

Dario Germani Trio  9 gennaio 2014
Fabrizio Savino 4tet  16 gennaio 2014
Simone Maggio Trio  23 gennaio 2014
Else!  30 gennaio 2014
TriAd Vibration  6 febbraio 2014
Roberto Ottaviano “Otto Volante”  13 febbraio 2014
Milk Jazz Trio  20 febbraio 2014
No Pair Quartet 27 febbraio 2014
Andrea Zanzottera 4tet  6 marzo 2014
Mauro Bottini 4tet  13 marzo 2014
Leonardo De Lorenzo “Pictures”  20 marzo 2014
Fabio Giachino Trio 27 marzo 2014

In occasione dell’ultimo concerto della stagione, il 27 marzo 2014, saliranno sul palco dell’Auditorium Antonianum i migliori ensemble jazz della Harvard-Westlake School (Los Angeles, California), guidati dal sassofonista Shawn Constantino, presente nella veste di Director of Jazz Studies della stessa università.

COSTI E INFO:

DOVE : Auditorium Antonianum Viale Manzoni 1 (metro Manzoni)  Roma T. 0645582593 INFOLINE info@auditoriumantonianum.it
COSTI: Il prezzo del biglietto per ogni singolo concerto è di  € 10,00 oppure è possibile usufruire di un prezzo speciale acquistando uno dei seguenti pacchetti:
4 ingressi € 30,00 + abbonamento gratuito a 4 numeri del bimestrale JAZZIT
8 ingressi € 60,00 + abbonamento gratuito a 8 numeri del bimestrale JAZZIT
12 ingressi € 90,00 + abbonamento gratuito a 12 numeri del bimestrale JAZZIT

di C.Piraino

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