#PIN: LOVE IS A LOOSING GAME

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Con la parola amore si può intendere un’ampia varietà di sentimenti ed atteggiamenti differenti, che possono spaziare da una forma più generale di affetto (“amo mia madre; amo mio figlio”) sino a riferirsi ad un forte sentimento che si esprime in attrazione interpersonale ed attaccamento, una dedizione appassionata tra persone oppure, nel suo significato esteso, l’inclinazione profonda nei confronti di qualche cosa. Può anche essere una virtù umana che rappresenta la gentilezza e la compassione, la vicinanza disinteressata, la fedeltà e la preoccupazione benevola nei confronti di altri esseri viventi, ma anche il desiderare il bene di altre persone.

Gli antichi Greci hanno individuato quattro forme primarie di amore: quello parentale-familiare (storge), l’amicizia (philia), il desiderio erotico ma anche romantico (eros), infine l’amore più prettamente spirituale (agape, il quale può giungere fino all’auto-annientamento o kenosis); gli autori moderni hanno distinto anche altre varietà di amore romantico, mentre le tradizioni non occidentali contengono varianti o simbiosi di questi stati.

TUTTAVIA

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A OGNUNO IL SUO: LA MUSICA DI CASA MIA

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banner post musica bambini

I bambini sono in vacanza e la casa è veramente silenziosa. E mi mancano. Per questo voglio fare un po’ di casino oggi e raccontare la musica che esce da queste quattro mura quando ci sono loro o almeno una buona parte della musica che mi fanno ascoltare. E non è che ho tanta scelta. Ma a me va bene così perché, oltre ad avere un menù molto vasto dato che loro sono in 4, a volte mi fanno conoscere delle vere bombe di un mercato che altrimenti resterebbe per me sconosciuto. Insomma se non avete bimbi dai 3 ai 14 anni in casa non sapete cosa vi state perdendo!

In questo post ho deciso di caricare i video che a me sembrano i preferiti di ciascuno, anche se in realtà ascoltano un po’ di tutto e anche molti artisti che mi vanto di avergli fatto conoscere. Benvenuti in a casa nostra!  Continua a leggere

SCUOLA DI MUSICA: Paul Weller

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Style Council

Certo il tempo passa. E non me ne accorgo quando mi guardo allo specchio tutte le mattine, ma quando trovo cose come il video del 2006, che posto qui sotto, in cui una splendida Amy Winehouse canta accompagnata da una vera e propria icona della musica contemporanea. Paul Weller. Allora si, mi accorgo che del tempo ne è passato, dalla fine degli anni ’80 quando mi innamoravo della musica degli Style Council che partiti dal Regno Unito infammiarono le platee di mezzo mondo. Facciamo un passo indietro. Già nel nome si nasconde il ‘programma’ culturale. Council come ‘comitato’ o ‘consiglio’ dello Stile. Eh sì, proprio uno stile unico e inconfondibile che spaziava dal pop rock al jazz al soul. Eleganti, forti, totalmente innovativi all’epoca. Musicalmente al top di qualsiasi possibile classifica. Questi erano gli Style Council, per la cronaca Paul Weller e Mick Talbot. Loro sono assolutamente da conoscere. Fatelo voi, io vi do solo lo spunto e l’indicazione della ‘retta’ via. E’ importante capire chi eravamo per sapere dove siamo oggi.


The Style Council – My Ever Changing Moods (Piano Version)


Amy Winehouse & Paul Weller – I Heard It Through The Grapevine (Hootenanny, 2006) [HQ Audio]

INFO

> Official Web

> Wikipedia

di CRISTIANA PIRAINO

All your artistical honesty, Amy

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Vodpod videos no longer available.

Amy Winehouse ‘Some unholy war’
Live Set at the Shepherd’s Bush Empire, London 28-may-2007

.. will keep on shining the memory of you. If we left  you alone, sorry for that.  Just another one gone forever. So what is the lesson of this end? What do we need to lear more? If Music is a one universe and, if we all feel to belong to this,  there must be the understanding of the moment before another one will fail, to stop it and get one’s life back. You will stay just Amy.

Vodpod videos no longer available.

Amy Winehouse ‘Wake Up Alone’
Live Set at the Shepherd’s Bush Empire, London 28-may-2007

Amy Winehouse, ti dico solo grazie

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Amy Winehouse, ti dico solo grazie by cristiana.piraino
 cristiana.piraino on Flickr.

Ok e’ morta. Ma favore basta. In poche ore il web e i media sono invasi dai racconti di una storia triste fatta di droga, alcool e solitudine. Il suo ultimo penoso palco di Belgrado. Leggo e sento una cascata di c’era d’aspettarselo o di lo avevamo detto e ancora di molti la cosa non sorprende. Invece a me soprende e sconvolge, perché speravo che per Amy ci fosse un futuro. Prima di tutto penso che Amy Winehouse ci abbia regalato un’emozione musicalmente grande, dando vita un vero e proprio filone, sulla scia del quale si sono indirizzate moltissime artiste – alcune copiando totalmente il suo esempio (in Italia dalla Ferreri alla Zilli) ma senza riuscire nessuna a eguagliare o tanto meno a portare avanti il suo discorso.

Di questo dobbiamo parlare. Della sua musica. Ma se proprio si volesse avere un pensiero per lei, allora tutti riflettano sul fatto che le dipendenze da alcool e droga pesante non sono il risultato di ‘essere imbecilli’ o almeno non dopo la prima volta che lo fai. Amy é stata l’ultima nata nell’olimpo dei grandi.

Amy.. che cazzo fai?

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Amy Winehouse – Belgrado

Erano mesi che sognavo di trovarmi li’ a pochi passi da te. Invece no, il tour per intero e’ stato annullato dalla prima nota.

Immagino che cosi’ non sei tanto conveniente per gli organizzatori, codardi forse, ma come dargli torto. Quello che piu’ mi dispiace, peró e’ vederti buttare via un grande talento che e’ un dono, anzi un vero miracolo al giorno d’oggi.

SONO SOLO SOMIGLIANZE

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Che musicalmente tutto sia stato fatto,  è un concetto che in qualche modo abbiamo assimilato. Certo un po’ di novità ce le aspettiamo sempre. Effettivamente arrivano o crediamo che siano tali fino al momento in cui ci rendiamo conto che sono la riproduzione di un qualcosa che ignoravamo fino a quel momento. Questa cosa succede da sempre. Da quando Bobby Solo nasceva all’ombra di Elvis, fino ai giorni nostri con il successo costruito a tavolino del clone italiano di Amy Winehouse. Premesso ciò, non è mia intenzione dire che sia giusto o sbagliato. Solamente non lo trovo credibile musicalmente, per certi versi. Perchè se è vero che non esiste un DNA uguale ad un altro, è altrettanto verosimile che la fantasia dell’essere umano può continuare ad evolversi in modo infinito. Ma più di ogni altra cosa mi chiedo se sia corretto lanciare e vendere un prodotto sulla scia (e nelle corde) di un grande successo, come la Winehouse, per poi mostrarlo per quello che è realmente, ovvero nel caso di Giusy Ferreri, l’ennesima cantante pop, e non la cantante soul e R&B che ci era stata presentata.

  

Nell’era della globalizzazione e dell’esplosione di internet è difficile sfuggire al ‘controllo della rete’. Ed è così che sempre più spesso, surfando, ci troviamo in presenza di prodotti musicali talmente simili che è facile giocare al gioco delle differenze o, per meglio dire, delle somiglianze.  Ecco a seguire, un simpatico esempio di ‘duplicazione’ di un successo..  PS: per fortuna questa volta, cronologicamente, siamo stati i primi, con Malika Ayane e il suo brano di esordio ‘Feeling better’ (ottobre 2008 del regista Marco Gentile), seguita dalla collega Jem anche lei al suo primo singolo d’esordio ‘It’s Amazing’ (dicembre 2008  video diretto da Saam Gabbay). 

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In quasto caso non parlo di plagio, assolutamente no. E’ semplicimente una forte somiglianza nel concetto di fondo dei brani e relativi video presentato però con delle leggere differenze. Incredibili le intro che sembrano gemelle, anche se diverse nelle strumentazioni. Divertente la scelta del vestito nelle ultime scene del video di Jem, così uguale al vestito di Malika. Per il resto ci trovo lo stesso contenuto positivista dei testi, lo stesso andamento delle scene, simili inquadrature… e chi più ne ha ne metta.

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LINKs

WEB MALIKA AYANE  

WEB JEM

WEB AMY WINEHOUSE

WEB GIUSY FERRERI