
Nir Felder Quartet @ 55 Bar
di Luca Nostro 23.4.2011
Nir Felder Quartet @ 55 Bar
Nir Felder, Guitar (nella foto)
Kevin Hays, Keys
Scott Colley, Bass
Nate Smitz, Drums
Prima segnalazione della mia breve corrispondenza pasquale da New York.
Giovedì 21 aprile Nir Felder, giovane chitarrista in forte ascesa di Brooklyn, ha inaugurato la sua residenza al 55 Bar, uno dei templi, ormai da anni, della nuova musica newyorchese.
Partiamo dal suono, veramente notevole, morbido e penetrante. Caldo e consistente, come nel jazz contemporaneo (vedi Kurt Rosenwinkel e Johnathan Kreisberg), ma ottenuto, in controtendenza con quanto avviene di solito, con la Stratocaster, invece che con semiacustiche di vario genere. E allo stesso tempo potente aggressivo e “naturale”, come nel rock più classico, evitando le sofisticazioni della fusion anni novanta. Questo è il primo importante elemento di originalità, la voce di Nir Felder, che si traduce nella sua musica, fatta di ingredienti semplici e puri, ma complessa nella costruzione formale e ritmica.
Questa è un pò la caratteristica delle nuove avanguardie newyorchesi, definite di volta in volta, come contemporary jazz, progressive jazz o nuova fusion. Da un lato grande disinvoltura su tempi e strutture complesse, come nella fusion tradizionale, dall’altro una sensibilità pop rock che propone riff e temi semplici, essenziali ed accattivanti, che interessano e coinvolgono anche l’ascoltatore meno esperto.
In questo scenario, Nir Felder aggiunge bellissime atmosfere alla Coldplay e un linguaggio improvvisativo molto ricco e fantasioso. Dei suoi compagni, merita una particolare menzione il grande Scott Colley, testimone silenzioso e imprescindibile di alcuni dei più innovativi progetti degli ultimi anni, che ha sempre il grande merito di tenere insieme tutto quello che gli capita sotto le orecchie!
Ma perché gruppi come questo non li vediamo più spesso in Italia? Domanda retorica e oziosa giusto?!