ALDO BASSI, jazz e passione

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foto di Roberto Panucci

Mart. 2/11/2010 h. 21:30
ALDO BASSI QUARTET
Alexanderplatz Jazz Club
Via Ostia 9 – Prati
Info e prenotazioni 065833578 info@alexanderplatz.it
tessera annuale € 45,00 mensile € 15,00

Aldo Bassi tromba
Alessandro Bravo piano
Stefano Nunzi contrabbasso
Alessandro Marzi batteria

Stasera vederemo sul palco dell’Alexanderplatz di Roma il trombettista romano e la sua formazione più storica alle prese con il repertorio dell’ultimo bellissimo album, New Research e alcune anticipazioni del nuovo lavoro, che a quanto pare è già in cantiere. Ma quanto deve faticare e sudare un artista, nella sua intensa esperienza di essere ‘creativo’ e bisognoso di esprimere le proprie pulsioni in questa direzione… Aldo Bassi sicuramente ha qualche idea in merito. Un artista completamente e piacevolmente ‘incastrato’ nella sua musica, che non lascia posto a nulla che non sia ad essa strettamente connesso – una dolce prigione e sicuramente un buon rifugio. Ma proprio in tali momenti di distacco dalla realtà è quando nascono le ottime idee, come le tante che hanno dato vita alle produzioni di Bassi e che ritroviamo anche nell’ultimo lavoro – in termini di tempo – New Research pubblicato nel Febbraio 2010, che rappresenta forse il migliore degli album di questo trombettista ‘ricercatore’, in quanto segna il passaggio ad una ulteriore maturità compositiva e di certo è un esercizio di grandissima musica espressa attraverso melodie molto interessanti e allo stesso tempo piacevoli all’ascolto, che si appoggiano perfettamente su poliritmie e complicatissimi tempi dispari. 

MORE INFO

discografia:
Distanze – 1999 PHILOLOGY
Muah!– 2004 JAZZING ROMA
New Research – 2010

Aldo Bassi sul web:
http://www.aldobassi.it/  official web site
http://www.facebook.com/AldoBassiJazz  
http://www.myspace.com/aldobassi

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2 pensieri su “ALDO BASSI, jazz e passione

    • In che senso? Certo difficile dire che sembrano delle jam pero’.. in primo luogo facendo sempre pezzi originali (nelle sue formazioni) i concerti di Bassi non possono essere jam per principio, dato che le jam si costruiscono sugli standard del jazz e quindi sui pezzi classici che conoscono tutti. Poi se c’è uno che scrive complicato è proprio Bassi, che tutti i musicisti che lavorano con lui devono studiare parecchio ed è impossibile suonare a vista (cioè leggendo il brano). Forse ti è capitato di sentirlo in altre formazioni, dove probabilmente suonano standard rivisitati. Certo questo non è raro. Comunuque fammi sapere, mi interessa parecchio la tua opinione. Grazie C.

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