Una domenica differente a Testaccio, con le musiche meravigliose di Gianni Savelli, sassofonista e compositore; un musicista capace di toccare gli animi con le sue note ‘dal mondo’ ed i suoi arrangiamenti inarrivabili, se parliamo di originalità e creatività dei tre elementi fondamentali della musica, ritmo, armonia e melodia. Nei suoi dischi troviamo la chiave per intraprendere il ‘viaggio’ o per aprire le porte alla cultura mondiale facendola accomodare tra le note a noi più familiari del jazz.
‘Musiche’ perfettamente a proprio agio nei repertori del sassofonista romano che, come “Magellano” esploratore di nuovi mondi, titolo del suo ultimo lavoro discografico che sarà suonato in questa occasione alla scuola di Testaccio, da anni continua ad esplorare la musica senza mai porsi limiti di genere o barriere nella realizzazione degli arrangiamenti e nell’esecuzione. Questa è libertà, ed i suoi meravigliosi frutti. Il suo, quello che attraverso Media Res porta in scena dal 2000, è un jazz di grandissima umanità ed è anche per questo che a lui si avvicinano sempre tante persone ad ascoltarlo.
La maturità del sound di Gianni Savelli è il frutto di un grande lavoro di ricerca realizzato negli anni dal sassofonista insieme ad Aldo Bassi, che con lui rappresenta la front line di Media Res. Ad esempio, la scelta univoca nel progetto del flicorno di Bassi completa il sound di Savelli nella realizzazione del suo viaggio immaginario attraverso toni ricercati nei registri morbidi e profondi.
Sabato 14 Novembre appuntamento al BeBop di Roma con Aldo Bassi uno dei trombettisti romani più apprezzati, per il suono, le melodie e la poetica nel fraseggio. Porta il suo quartetto attraverso il repertorio consolidato delle sue composizioni ma senza dimenticare di regalare al pubblico alcune chicche dalla tradizione jazzistica più classica, standard pieni di poesia come ad esempio l’intramontabile Estate di Bruno Martino. Con lui ci sarà il pianista che lo accompagna da molto tempo, Alessandro Bravo e i due giovani musicisti, Paolo Grillo al contrabbasso e Dario Panza alla batteria.
SUL PALCO
Aldo Bassi, tromba e flicorno
Alessandro Bravo, pianoforte
Paolo Grillo, contrabbasso
Dario Panza, batteria
MAGGIORI INFO
Cena dalle ore 21,00
Concerto ore 22,30
Bebop Jazz Club è in Via Giuseppe Giulietti 14 Testaccio – Piramide)
Information & Reservations +39.345.71.79.871 – + 39.06.57.55.582 www.bebopjazzclub.net info@bebopjazzclub.net
Free Wifi
Aldo Bassi Quartet nasce nel 1998 dall’esigenza del trombettista romano di dare vita a un repertorio di suoi brani originali. Nel tempo il quartetto ha realizzato due album – Distanze nel 1999 e Muah! nel 2004. A fine 2009 è stato pubblicato New Research, terzo e atteso album del compositore e trombettista romano. Con una ritmica che negli anni è cambiata, per esigenze compositive, la formazione iniziale includeva Enrico Bracco alla chitarra, Stefano Cantarano al basso, Alessandro Svanpa alla batteria, successivamente Pino Iodice al piano, Ganluca Renzi al basso e Pietro Iodice alla batteria, il quartetto ha sempre mantenuto alto il livello qualitativo e perfezionato lo stile. Proprio con questo ultimo lavoro New Research con Alessandro Bravo al pianoforte, Stefano Nunzi al contrabbasso e Alessandro Marzi alla batteria, si arriva a percepire una crescita nella scrittura e una profonda maturità raggiunta dal compositore nel affrontare le tematiche e a svilupparne le trame. Il quartetto oggi composto da: presenta un repertorio di brani originali che stilisticamente si accostano sia al genere europeo che a quello americano, seguendo le trasformazioni che il jazz sta avendo negli ultimi anni. Nei brani sono frequenti tempi dispari e poliritmie, mentre armonie e melodie attingono alla familiarità della musica classica. L’improvvisazione rimane l’elemento forte che completa il “sound” del gruppo.
Credits
Foto Roberto Panucci
Testo nella foto Fabio Ciminiera
di C.Piraino
Ven. 17 Luglio h. 21:00 METAL JAZZ TRIO Garbatella Jazz Festival EVENTO FACEBOOK Ingresso gratuito
Dalle 20 in funzione ristorante e cocktail bar.
Info e prenotazioni: Cara Garbatella – 328 0580162
Aldo Bassi, Tromba e multieffetti
Pierpaolo Ranieri. Basso elettrico e multi effetti
Dario Panza, Batteria
Questa formazione, voluta da Aldo Bassi e pienamente condivisa sul piano concettuale da Pierpaolo Ranieri e Dario Panza, già dal nome fa intendere l’intenzione di mescolare il rock con il jazz. L’idea è di mantenere un rapporto stretto con il jazz even eights e di andare così vestiti incontro al suo antagonista di sempre, il rock.
Il risultato è una musica energica, che sa stare al passo con i tempi, adatta al pubblico jazzistico “trasversale”. Con questo progetto Bassi cerca il dialogo con chi è andato oltre la cultura di un singolo genere e che negli anni ha saputo raffinare le proprie conoscenze musicali attraverso l’ascolto di tutta la musica di qualità che si trova trasversalmente anche nel rock o nel blues, un pubblico che vuole farsi sorprendere.
Emozione! Questa è la parola che al meglio rappresenta le performance di Stefano Scarfone, un nome che a Roma conosciamo bene ma che da tempo sta portando con successo la sua musica sui palchi di tutta Italia. Un altro romano nel mondo! Stefano è un performer eccezionale capace di altissimi livelli nell’esecuzione e che si distingue mettendo il suo virtuosismo completamente a disposizione del pubblico. Senza mai diventare incomprensibile, Scarfone riesce a mettere a segno ogni nota nel cuore delle persone e a farsi capire perfettamente. Saper coinvolgere con un solo strumento è proprio una grande dote. Ma Stefano è molto di più, perchè tra le sue dita scorre la musica contemporanea a trecentosessanta gradi. Dal blues al flamenco, al jazz al manouche al rock alla chitarra classica. Lui vola, suonando tra stili ed epoche differenti senza mai farti venire il dubbio che quella musica non sia proprio la sua.
Venerdì 14.11.2014 ALDO BASSI QUARTET
*nEw 4eT*
BeBop Jazz-Club Roma
Via Giulietti 14
Ingresso con tessera associativa
Dopo un’assenza dai palcoscenici romani, torna al Bebop Jazz Club il Quartetto di Aldo Bassi con la nuova formazione. Avvalendosi sempre del suo pianista e compagno di avventure musicali Alessandro Bravo, Bassi rinnova la formazione portando due nuovi musicisti, Paolo Grillo al contrabbasso e Dario Panza alla batteria. Due giovanissimi che nel ensemble storica attiva da oltre 15 anni, portano una grande energia. E lo vedrete da voi venerdì da Stefano al BeBop. Continua a leggere
Giov. 22.5.2014 ALDO BASSI LIGHT BIG BAND “Repertorio di Musica Swing anni 30\40”
Direttore e tromba solista, Aldo Bassi
Special guest Luca Giustozzi e Roberto Pecorelli tromboni
Bebop Jazz Club via Giulietti 14 – Roma
Sarà di scena al Bebop Jazz Club la light big band di Aldo Bassi, con un repertorio di canzoni americane della Swing Era, che hanno fatto ballare e divertire intere generazioni. A proposito di swing, noto che sta tornando prepotentemente alla ribalta, riconquistando la scena jazz mondiale, come se la ruota del tempo (se ne esistesse una) stesse passando di nuovo nel punto di partenza dello swing, a quel ‘via’ ideale che durante una crisi economica e di valori, nella fine degli anni venti e in pieno proibizionismo, spinse il genere umano al cambiamento, partendo proprio dalla musica. Allora arrivò lo swing e tutto riprese a funzionare. E speriamo che questo nuova onda, dopo quasi a novanta anni di distanza dalla prima, porti fortuna e ci aiuti ad uscire dal cul-de-sac in cui ci siamo cacciati.
La light band diretta da Aldo Bassi è una orchestra di amici uniti nel piacere di suonare e per il gusto di farlo. A loro si aggiungono per l’occasione due special guest del trombone come Luca Giustozzi e Roberto Pecorelli, membri stabili della PMJO. Vi segnalo anche la presenza di alcuni ottimi elementi della scena jazz come Davide Di Pasquale, trombone e Adamo de Santis alla batteria, membro stabile dalla big band di Gianni Oddi. Durante la serata due ballerini professionisti daranno mostra delle swing dance, Morena Petrolati eFrancesco Marghella.
INFO CLUB
Tessera annuale 15,00 euro Sconto per i soci di Ex Magazzino Spazio Tiburno tessera annuale 10,00 euro Cena dalle ore 21,00. Inizio concerto ore 22,00
Si consiglia la prenotazione. Tel. 06/57.55.582 Cell. 345/71.79.871
Uno scatto amatoriale che voglio conservare, perché al concerto di un rinnovato Aldo Bassi Quartet l’8 febbraio scorso al Gregory’s di Roma, non c’ero. Mi dicono che la musica è stata di grande livello e non ho dubbi vista la line up. Con Aldo alla tromba c’era Luca Bulgarelli al Contrabbasso, Alessandro Marzi alla batteria e l’inseparabile Alessandro Bravo al pianoforte. Rinnovato Quartetto – per una sera – per la presenza di questo special guest al contrabbasso in sostituzione del titolare Stefano Nunzi. Di certo Luca è un musicista che sa donare grande qualità a ogni live, senza nulla togliere a Stefano che sempre più si sta affermando come un importante turnista italiano e ora anche band leader, dato che ha di recente pubblicato un lavoro discografico con il suo Vintage Trio, che per altro mi è piaciuto molto e di cui scriverò in seguito.
Il quartetto di Aldo è attivo da anni e personalmente nel tempo mi ha regalato una serie di momenti di grande intensità. Per riviverli basta entrare nel suo sito http://www.aldobassi.it
P.S. Complimenti a Omar e al suo Gregory’s che si afferma sempre più come una realtà importante nel panorama jazz italiano.
Video di una eccezionale performance, esempio di grande Big Band, tenutasi tempo fa al teatro Eliseo di Roma. Direttore Tommaso Vittorini.
La Big Band è il Jazz? Su questo punto ci siamo confrontati più volte su queste pagine. Sicuramente rappresenta un momento di altissima condivisione e storicamente le BB sono un esempio perfetto di work in progress, capace di mettere a confronto e unire i musicisti per dare vita a un qualcosa che mostra di avere una sua propria anima indipendente e, nel miglior spirito di gruppo, una sola voce. E’ questa forse la magia della Big band? Una magia che se hai provato una volta, continui a ricercare? Cosa significa far parte di una Big band e successivamente cosa significa guidarla? Perché musicisti come Mario Corvini, Aldo Bassi, Mario Raja e Massimo Pirone a Roma si stanno cimentando in questa che è a tutti gli effetti una impresa difficile, impegnativa.. in pratica tanto ardua, quanto poco remunerativa. Se pensiamo che i club hanno problemi ad ospitare formazioni che superano la dimensione del trio. Tre dei musicisti citati provengono da una stessa Big Band, forse la ‘madre’ oggi in Italia delle BB del jazz. Ovvero la prestigiosa PMJO dell’Auditorium (ex Corvini-Iodice Roma Jazz Ensemble). Anche Raja è un veterano della Big band e ad oggi la sua è una delle più importanti realtà che abbiamo in Italia. Partendo da simili esperienze le iniziative quindi si moltiplicano. Iniziative che sono una dimostrazione concreta di ‘passione’ e da questo deduco che, come per tutte le cose difficili, anche una Big Band è il frutto di un grande Amore. Per scoprire se è così alla fine del post ho dato voce ad alcuni protagonisti. Tommaso Vittorini e Aldo Bassi ci raccontano la loro Big band come musicisti e direttori. Intanto a Roma questa sera vanno in scena due Big Band, quella di Massimo Pirone e di Mario Corvini, il 12 al Cantiere Jazz la big band di Mario Raja, poi il 20 dicembre sarà la volta della Light Big band di Aldo Bassi. Quattro progetti veramente interessanti e completamente differenti tra loro, che vi mostreranno svariati punti di vista e che vi consiglio per quanto nelle vostre possibilità di ascoltare.
Agenda in breve
Lunedì 9.12 MASSIMO PIRONE Big LaBand | Alexanderplatz Jazz Club
Lunedì 9.12 MARIO CORVINI New Talents Jazz Orch. & S. Di Battista | CdJ
Giovedì 12.12 MARIO RAJA Big Band | Il Cantiere
Venerdì 20.12 ALDO BASSI Light Big Band | BeBop Jazz Club
Nel dettaglio del singolo concerto…
Lunedì 9.12.13 MASSIMO PIRONE Big LaBand incontra MICHELE FIANCO
Concerto Reading
Alexanderplatz Jazz Club
Via Ostia 9 – Prati
h.22:0 Tessera club € 10,00
Roberta Giovanardi e Max Leoni – Voce | Gianni Falconi , M. Rossi, Gianluca Urbano -Trombe | G.Testa, E. Ferrante, S. Coccia – Tromboni | F. Coppa – Tuba | M. Di Marco, M.Raffa, A. Maduli Sassofoni | D.Diana, Batteria | D.Pimpolari Basso | G.Mastrovito Chitarra | M.Cannata Piano
La big band di Massimo Pirone incontra la scrittura di Michele Fianco. Da Ella, Sinatra e le grandi orchestre swing alla poesia contemporanea. Un incontro tra voci, passato e presente, America e Italia: una nuova frontiera. Il progetto big band del trombonista Massimo Pirone di 17 elementi si confronterà lunedì 9 dicembre sul palco dell’Alexanderplatz con Michele Fianco, scrittore, esperto di comunicazione e marketing culturale, che reciterà’ poesie in perfetta simbiosi con la musica. Dal sito di Michele Fianco, un pensiero che ho trovato e condivido con voi per sottolinearne l’importanza: Il concerto, il reading. Il matrimonio tra musica e poesia non è certo una novità, tuttavia l’idea di partenza e lo spirito forse sì. Oltre a unire due versanti, quella di autore di versi di ormai ventennale corso e di ‘buon ascoltatore’ jazz da ancora più tempo – l’idea, in breve, è quella di fare della poesia uno strumento solista. Senza intellettualismi, semplicemente cogliendo la natura ritmica dei versi e riconoscendo al jazz una forte influenza su questo modo di scrivere
La band di Pirone porta in scena repertori jazz che raccontano la storia di questa musica, tentativo che a loro riesce molto bene. Pochi giorni fa, con uno special guest veramente speciale, quale è Marcello Rosa, importantissimo trombonista italiano e forse padre putativo di tutti i più giovani strumentisti come Max, è stato presentato al Bebop un repertorio sulla storia del Jazz sotto lo slogan di grande effetto ‘Tutto quello che volevate sapere sul jazz e non avete mai avuto il coraggio di chiedere’.
Lunedì 9.12.13 New Talents Jazz Orchestra di MARIO CORVINI Special guest Stefano Di Battista
La Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina 55
h. 22:00 Ingresso € 10,00
Incontro divulgativo questa sera alla Casa del Jazz – la New Talents Jazz Orchestra, formata da ragazzi dai 19 ai 26 anni che provengono da tutto il paese, è sicuramente un’orchestra differente, soprattutto per la giovane età dei suoi componenti. L’idea è di Mario Corvini, che con questo progetto continua ad affermarsi come uno degli artisti più competenti in questo specifico settore di attività. I ragazzi questa sera saranno onorati della presenza di Stefano di Battista come special guest.
Giovedì 12.12.13 MARIO RAJA Big Band Il Cantiere
Via Gustavo Modena 92 Trastevere
h. 22:30 Ingresso € 5,00
Mario Raja Sax Tenore, Clarinetto, Arrangiamenti | Alice Ricciardi Voce | Daniele Tittarelli Sax Alto, Soprano | Carlo Conti Sax Alto, Baritono, Flauto | Claudio Corvini Tromba | Francesco Lento Tromba | Roberto Schiano Trombone | Enrico Bracco Chitarra | Luca Fattorini Contrabbasso | Pietro Lussu Pianoforte | Armando Sciommeri Batteria
La Mario Raja Big Bang esiste ininterrottamente dal 1988. In questi anni ne hanno fatto parte molti tra i più importanti musicisti italiani come Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Paolo Fresu, Danilo Rea, Enrico Rava, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso e Maria Pia De Vito, solo per citare alcuni nomi. La formazione attuale comprende alcuni dei più noti e interessanti jazzisti dell’area romana dell’ultima generazione ed è una specie di laboratorio permanente. L’orchestra ha un suono inedito, caratterizzato dall’uso della voce trattata come uno strumento e dalla scrittura molto particolare di Raja. Il repertorio è quasi tutto di composizioni originali, una parte del quale viene dall’elaborazione di alcune composizioni di Stravinskij in chiave jazzistica. Ci sono anche canzoni originali coi testi di Domenico Starnone e brani sorprendenti di Steve Lacy e Bjork. Ne viene fuori un suono quasi “sinfonico”, lontano dagli stilemi tradizionali della scrittura per big band, ma pieno di swing, gusto per l’avventura e la sperimentazione.
Venerdì 20.12.13 ALDO BASSI Light Big Band
BeBop Jazz Club
Via Giuseppe Giulietti 14
h.22:00 Ingresso tesserati
Aldo Bassi artista eclettico e dalla forte personalità è uno dei più rinomati trombettisti del jazz europeo ed oggi si presenta con il suo nuovo progetto Aldo Bassi Light Big Band, con un repertorio di canzoni americane prevalentemente tratte da musical o da film. Compositore, docente di Conservatorio, Aldo Bassi è un grande sperimentatore sempre spinto verso il nuovo ma con una attenzione costante al passato e proprio così, con questo progetto big band, riscopre la tradizione del jazz ripercorrendo il più noto repertorio dei musical americani o dei leitmotiv di film noti al grande pubblico. Almost Like Being in Love di Frederick Loewe, Summertime di George Gershwin, Route 66 di Bobby Troup, Birdland di Joe Zawuinul e When I fall in Love di Victor Young sono solo alcuni dei brani del repertorio che prende forma con una classica tipologia dell’ orchestra jazz, diretta dallo stesso Bassi che aggiunge alle esecuzioni il suo prezioso contributo solistico. La big band è composta da cinque sassofoni, quattro trombe, quattro tromboni e due cantanti accompagnati alla sezione ritmica da chitarra, pianoforte, basso elettrico e batteria.
VOCE AI PROTAGONISTI
TOMMASO VITTORINI: La big band è un luogo magico, in cui il risultato che si cerca è una coesione di musicisti che lasci ben libero l’ascoltatore di riconoscervi, in trasparenza, delle distinte personalità. Una big band priva di personalità di spicco potrà suonare con impeccabile precisione, e annoiare a morte in una manciata di minuti.
ALDO BASSI. Far parte di una BB all’inizio del percorso formativo di un musicista è importantissimo perché offre la possibilità di suonare con altri e uniformarsi al linguaggio universale, che è necessario conoscere se si vuole suonare il Jazz. La BB ti mette davanti a uno spartito e ogni musicista deve saperlo interpretare secondo i canoni specifici del linguaggio jazzistico; inoltre quando si fa parte di una sezione, che sia essa di bras o ance, spesso si suona in modo omoritmico (in armonizzazione) o all’unisono, che è una pratica delle più formative per i fiati perchè ti obbliga a ricercare il massimo dell’intonazione e mette alla prova la capacità di suonare esattamente insieme agli altri. Anche per la sezione ritmica il discorso è simile. Quando si ottiene un buon risultato, per il musicista è una vera gioa e soddisfazione constatare la riuscita dell’impresa .. e di poter apprezzare l’energia della musica soprattutto se suonata all’insegna della parola ‘magica’ swing. Nel caso specifico del mio progetto di direzione ho iniziato rilevando tre anni fa un ensemble già esistente ‘I Musicanti di Brema’, una formazione di 12 veri appassionati che si riunivano una volta ogni 15 giorni per assecondare la loro passione. Negli anni abbiamo montato vari repertori e con l’aiuto di alcuni professionisti, miei ex compagni della PMJO, abbiamo integrato le parti mancanti e oggi ci possiamo considerare a tutti gli effetti una Big Band. Non è la mia prima esperienza di direzione, ma provo ugualmente una forte emozione nel guidare tanti elementi, 23 in totale con gli ospiti in questo progetto. L’emozione viene quando si raggiunge un buon risultato nell’esecuzione, in particolar modo quando l’orchestra suona come una sola voce. Infatti, esiste un preciso momento in cui tutto l’ensemble raggiunge una sorta di stato sofronico per cui ci si estranea dall’ambiente circostante e prende forma l’anima della Big band che domina su tutti. In questo c’è sicuramente qualcosa di magico e inspiegabile allo stesso tempo. Sono sicuro che anche Massimo Pirone e Mario Corvini, che sono cresciuti nelle migliori Big Band romane insieme a me, sanno di cosa parlo e con i loro progetti, come me, dimostrano di avere a cuore i grandi ensemble, che di per se rappresentano un impegno grandissimo, soprattutto se fatto come direzione.. quindi suppongo che anche per loro, sia un grande amore.