
foto: moretti – lisotti www.silvialisotti.it
ALDO BASSI QUARTET
15/12 (lunedi) Alexander Platz h. 22 Via Ostia 9
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Aldo Bassi tromba
Alessandro Bravo pianoforte
Stefano Nunzi contrabbasso
Alessandro Marzi batteria
Il quartetto, presenta in anteprima alcuni i brani originali scritti da A.Bassi, contenuti nel CD in uscita nel 2009 “New Research“. Un repertorio che stilisticamente si accosta sia al mondo europeo che a quello americano, seguendo le trasformazioni che il jazz sta avendo negli ultimi anni. Nei brani sono frequenti tempi dispari e poliritmie, mentre armonie e melodie attingono alla familiarità della musica classica. L’improvvisazione rimane l’elemento forte che completa il “sound” del gruppo.
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INTERVISTA AD ALDO BASSI di Cristiana Piraino
D: l’album in uscita “New Research” racchiude nel termine il concetto di nuove sperimentazioni. Quali sono gli ambiti musicali verso i quali ti sei spinto per realizzarlo?
ALDO BASSI: l’ambito musicale di ricerca è soprattutto quello rirmico e formale, cioè insito della forma e nella struttura dei brani. Mentre le armonie sono abbastanza innovative e ricercate, le melodie hanno un sapore familiare e non presentano complessità. C’è stata la volontà di trovare nuove soluzioni a livello ritmico-melodico e ritmico-armonico. In senso formale, alcuni brani hanno una stesura abbastanza inusuale e complessa.
D: quali sono i brani che riportano più di altri il risultato della nuova ricerca?
ALDO BASSI: diciamo che i brani che più di altri rappresentano il buon esito della mia ricerca sono new reaserch, disparo, a paris e in the orange. Ad esempio disparo in 13/8 e new research in 13/4 metricamente si portano sul terreno abbastanza insolito, percorso negli ultimi anni anche da jazzisti americani, delle ritmiche dispari alle quali mi sono ispirato in parte e che rappresentano la mia necessità di esplolare metriche differenti e più complesse.
D: come nasce l’Aldo Bassi Quartet?
ALDO BASSI: la collaborazione con Alessandro Bravo nasce quattro anni fa in occasione della formazione del nostro Duo, con i quale abbiamo montato inizialmente vari repertori di autori vari tra i quali uno interamente dedicato a Enrico Pieranunzi e successivamente abbiamo composto alcuni brani pubblicati nel CD Sirio, uscito nel gennaio 2008. Alessandro è un eccellente pianista con una raffinatezza armonico-melodica unica. Per quanto riguarda Stefano Nunzi e Alessandro Marzi, li ho potuti apprezzare in occasione di collaborazioni con altri gruppi. Di loro mi ha colpito la bravura e la versatilità. In particolare di Stefano la solidità e la creatività, mentre di Alesssandro la grande sensibilità che gli consente di cogliere anche la più piccola delle sfumature.