TALENT SCOUT: ZAFACON da Barcellona

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6 mesi di Romalive  27/03/08  –  27/09/08

Per (auto)celebrare questi primi sei mesi di Romalive ritorno a Barcellona, dove ho trovato la spinta, l’ispirazione e l’amore che mi hanno portato su questa lavagna nera a parlare dell’unica cosa al mondo che riesce a farmi tacere quando parla lei. La Musica.

Romalive è assolutamnte una bambina di sei mesi, ora forse comincia a muovere i piedini in maniera un po’ più consapevole. Camminare? Bè forse è troppo presto… Ma tra un po’ si comincia a gattonare.

Grazie a tutti i miei amici. 

 


Ad Aprile di questo anno passando per Barcellona, dove ormai avrete capito che ci sto bene, ho conosciuto il gruppo Zafacon. Dopo mesi di avvicendevoli ‘inseguimenti’ sono riuscita a fare una chiacchierata con uno di loro, il napoletano Sergio di Finizio, Basso, cofondatore del gruppo, arrangiatore, musicista, il quale mi ha raccontato un po’ della loro storia. In questo ultimo periodo hanno realizzato il loro primo video dal brano ‘solo las olas’  ed ora Zafacon vorrebbero registrare il primo album. Certo la strada è dura e la concorrenza elevata, ma anche il loro talento.

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DA NAPOLI A BARCELLONA.
Mi chiamo Sergio di Finizio. Suono il Basso. Sono nato a Napoli,  anche se sono cresciuto a Caserta e poi tornato in città per gli studi universitari.  Musicista per istinto individuale dall’età di 6 anni. Il primo basso sono riuscito a comprarlo con i miei risparmi a 13 anni, studiando da autodidatta il primo anno, poi con un insegnante, PietroPaolo Veltre per più di tre anni. Armonia e improvvisazione nel jazz, a Barcellona dove sono arivato alla fine del 2003 arrivai a Barcellona. O, per meglio dire, arrivai in Catalunya visto che mi trovavo a Terrassa, per un dottorato di ricerca in fisica applicata, che finalmente dovrei concludere fra pochi mesi. Il primo periodo a Terrassa è stato difficile, quando, dopo l’estate, mi trasferii a Bercellona, cambiarono le cose nel giro di un paio di settimane. Attraverso www.atiza.com, una pagina di annunci per musicisti, entrai in contattato con Rafo e Bernat, batteria e voce di Zafacon. Internet riesce a mettere in contatto persone che altrimenti non avrebbero l’opportunità di conoscersi.

COME NASCE ZAFACON.
Zafacón come progetto nasce nel 2004,  da me, Bernat (voce e chitarra) e Rafo (batteria). Nel 2005 Bernat andò a Firenze a fare l’Erasmus e verso la fine del 2006 riprendemmo a suonare finalmente tutti insieme… A Gennaio 2007 si uni’ al gruppo Gabriel, il percussionista. Poi l’anno successivo, a Gennaio 2008, è arrivato il trombettista Iván mentre a Giugno scorso il tastierista Sebastian. Questa è dunque la formazione completa:

Sergio di Finizio (Napoli), al basso, Rafael Dujarric alla batteria (Rep. Dominicana), Bernat Garau alla chitarra e voce (Palma de Mallorca), Gabriel Grases alle percussioni (Venezuela), Ivan Samso alla tromba (Barcelona) e Sebastian Fonseca al piano (Chile).

 

LA NOSTRA MUSICA.
La nostra musica è una fusione delle influenze di ciascuno di noi, soprattutto funk – principalmente grazie al background mio e di Sebastian – e della musica latina per i latini del gruppo, soprattutto Gabriel. Ma c’è anche pop, soprattutto nella voce, a volte un pizzico di drum’n’bass. Personalmente lo definisco funk-latino ma in realtà finora nessuno ha saputo “etichettare” quello che facciamo!
Qualcuno dice che Zafacón suona come Zafacón. Direi che è un buon passo verso il sound originale che stiamo cercando.

I pezzi nascono principalmente dalla mente di Bernat o mia e poi insieme li arrangiamo e spesso prendono cammini molto diversi da quello che si era immaginato al principio. Alcune cose sono anche nate facendo un poco di jam in sala prove. I testi sono invece tutti di Bernat meno qualcuno che è di Gabriel. Anche Sebastian ha una buona vena compositiva, però per al momento il suo contributo è solo un arrangiamento bomba di jammin’ del grande Bob Marley.

INCIDERE UN DISCO? 
Magari!! Diciamo che avremmo abbastanza materiale…ci sono alcuni pezzi nuovi che dovremmo terminare e abbiamo da fare un grande lavoro di arrangiamenti con quello che già abbiamo…proposte finora non ne abbiamo avute. Suonare, al di la del piacere personale che ne deriva, è una specie di investimento a fondo perduto: gli strumenti, le sale prove, i trasporti, quello che ci guadagni in in termini economici e`pochissimo. Qui a Barcellona non è banale suonare dal vivo: i locali di musica live si contano sulle dita delle mani e per accedervi è strettamente necessario presentare una buona registrazione, cosa che costa soldi e per il momento noi ci stiamo arrangiando come possiamo. Lo stesso vale per i concorsi, voglio dire.. il cammino è lungo. Credo che oramai la cosa più normale sia l’autoproduzione e poi magari trovare o meglio farsi trovare da qualche label per la distribuzione. Una soluzione che ti lascia molta libertà e, sicuramente, una strada meno accidentata…

Come se la cava un italiano con il flamenco? Mi sembra che sia presente nella vostra musica. Non c’è ancora molto flamenco in quello che facciamo. Ci sono delle sonorità nel brano sal y pimienta, mentre abbiamo più influenza della cosiddetta rumba catalana, che forse può ricordare un po’ il flamenco ad un orecchio non espertissimo in materia, ma in fondo sono diversi. Riguardo alla musica popolare il discorso e’ un po’ complesso. Il flamenco è una musica ricchissima e complicata,  da qualche mese lo sto studiando in profondità e ti assicuro che è un bordello assoluto! Ma lo faccio per cultura personale e anche perche’ qui a Barcellona, ma soprattutto al sud del Paese, è molto molto ascoltata.

Tra le persone con le quli ho suonato voglio ricordare Xavier Bon, Matias Miguez e David Reed, il chitarrista Marc Borau, con me in un duetto jazz e poi  il pianista Gabriele Prevato, di Venezia, con il quale ho formato un altro duetto jazz prima di Zafacon.

PER CONOSCERE MEGLIO IL GRUPPO ZAFACON E LA LORO MUSICA:

www.myspace.com/zafacon            www.myspace.com/sergiodfz

www.DEEZER.com – FINALMENTE LEGALI

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Deezer il sito web che crea un nuovo concetto di musica in rete. Il sito francese nato dalla mente di due giovanissimi esperti di web e appassionati di musica Daniel Marhely e Jonathan Benassaya.

 

Fonte  www.deezer.com  about deezer

Il loro modello di business, che prevede una forma di negoziazione con i grandi enti per la tutela del diritto d’autore, si concretizza con la firma di un accordo con le due principali agenzie francesi la SACEM e la SESAM nell’agosto 2007 e, di conseguenza, con il lancio del primo sito web musicale interamente gratuito e legale. In seguito deezer ha siglato degli accordi con alcune grandi case discografiche, tra le quali Sony BMG e il gigante Universal Music. La mission è di offrire gratuitamente e legalmente alla rete tutti i tipi di musica e di permettere agli autori e ai possessori di diritti di ricevere una parte dei ricavi pubblicitari.

Queste sono solo alcune delle caratteristiche del portale: ascolto real time dei brani scegliendo tra oltre 2,5 milioni di pezzi, radio tematiche,  aggiornamenti continui su artisti e opere,  condivisione delle playlist e gusti musicali con tutti gli utenti della community, talent-scout, download e storage dei propri mp3.

Contenti tutti, credo. L’iniziativa di Deezer in qualche modo riporta la bilancia più dalla parte di chi vive intensamente il duro lavoro di creare, produrre e realizzare musica. L’artista negli ultimi tempi è stato molto penalizzato dalla rete, che pur permettendo la divulgazione rapida delle opere, lo ha relegato in un ruolo di player svantaggiato, rispetto ad un traffico che aumenta sfruttandone il nome ed a un’utenza ormai dedita alla pirateria più sfrenata, per colpa dei siti capeggiati da emule, che solo per il fatto di essere condivisi da moltissimi, perdono agli occhi dell’opinione pubblica quella connotazione di ‘pirateria’ che invece li contraddistingue e soprattutto li fa stare in vita.

Ci vorrebbe una nuova etica, basata sulla correttezza. Gli artisti vanno ripagati in qualche modo per poter continuare e perché quella musica che ci piace tanto ascoltare quasi sempre è frutto di tanto lavoro.

PROVARE DEEZER

Per aiutarvi ad entrare nella mentalità Deezer ho scelto un brano tratto dalla colonna sonora del film-musical Mamma Mia che uscirà a breve in Italia e che sarà STREPITOSO dal punto di vista musicale .

 ENTRA IN DEEZER 

FESTIVAL DEL CORTOMETRAGGIO

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CORTINTESTA INTERNATIONAL SHORT FILM FESTIVAL

Scuderie Aldobrandini, FRASCATI
11-14 settembre h.18:00/24:00

Ingresso Gratuito

Nell’ambito di > FRAMMENTI 2008… ASPETTANDO I TARTARI < sta per iniziare la quarta edizione di “Cortintesta International Short Film Festival“.
Il festival, che si terrà dall’11 al 14 Settembre all’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini di Frascati, nasce come concorso dedicato a registi di tutta Italia e da questo anno anche a produzioni estere. Oltre ai cortometraggi in concorso, il programma prevede proiezioni in collaborazione con il Tekfestival, Lumiere Film e Istituto Luce.

Ogni giorno dalle ore 19 i cortometraggi in concorso e inoltre:

Giovedi 11 – ore 22
Biutiful Cauntri (2007) di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio, Peppe Ruggiero

Venerdi 12 – ore 19 e ore 22
Jerusalem the East Side Story (2008) di >Mohammed Alatar<
Cover Boy – L’ultima rivoluzione (2006) di Carmine Amoroso.

Sabato 13 – ore 22 “FRAMMENTI DI TEK”
Il Carnevale di Dolores (2007), di Cristina Mantis
Domenica 14 – ore 20:30 “FRAMMENTI DI TEK”
Margem di Maya Da-Rin (2007), dopo le premiazioni dei vincitori.

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Segue il Comunicato stampa di presentazione dell’Associazione Culturale SEMINTESTA
Via Mamiani 6 – 00044 Frascati – Roma
Tel/fax 0697245570
ufficiostampa.frammenti@gmail.com cell. 3407234725
www.semintesta.it
www.myspace.com/semintesta

…[Frammenti ospiterà quest’anno la quarta edizione del CORTINTESTA INTERNATIONAL SHORT FILM FESTIVAL, dedicato ai filmakers di tutta Italia e non solo.

Quest’anno il Festival, uscirà dall’affascinante cornice di Villa Sciarra per approdare nell’ancora più suggestiva atmosfera dell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini.

Il Festival segue lo scopo di ricercare e proporre gli stili e le forme più innovative sviluppate in formati non convenzionali, come il cortometraggio.
Ricerca che parte dal territorio della provincia di Roma per sconfinare in tutto il mondo.
Infatti pur confermandosi come vetrina del cortometraggio di produzione locale con una delle sezioni riservata alle opere provenienti dal Lazio, ci sarà una sezione nazionale nella quale il vincitore si aggiudicherà il Primo Premio “Il Tuscolo” offerto dal noto mensile dei Castelli Romani, e per la prima volta anche una sezione internazionale, viste le numerose richieste pervenuteci dall’estero.
I lavori sono stati selezionati dalla direzione artistica in base all’originalità, al coraggio di affrontare temi sociali, e alla sperimentazione di nuovi linguaggi e tecniche visive. I cortometraggi saranno in seguito visionati da una giuria composta da Alessandro Cappabianca, critico cinematografico, tra i fondatori di “Filmcritica” e autore di numerosi saggi cinematografici, Massimo Vattani, direttore artistico del Tekfestival, e da Serafino Murri, critico, regista e docente universitario.

Fuori concorso un’interessante selezione di proiezioni che affronta problematiche e disagi sociali, racconta storie di emarginazioni, e forse mette luce su pregiudizi ormai cristallizzati nel sentire comune.

La sezione fuori concorso si apre Giovedi 11 alle 22:00, grazie alla collaborazione di Lumiere Film, con Biutiful Cauntri (2007) di Esmeralda Calabria, Andrea D’Ambrosio, Peppe Ruggiero: storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio, quello della Campania dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici.
Venerdi 12 alle 19:00 , grazie alla collaborazione dell’Associazione Amicizia Italo-palestinese, l’attenzione si sposterà su Gerusalemme con Jerusalem the East Side Story (2008) di Mohammed Alatar: un’attenta analisi delle politiche israeliane per la conquista della superiorità demografica e dell’egemonia sulla città.
Si prosegue alle 22:00, in collaborazione con l’Istituo Luce, con Cover Boy – L’ultima rivoluzione (2006) del regista Carmine Amoroso, che parteciperà alla serata. Un film low-budget , girato con un nuovissimo formato digitale HDV, che racconta di due mondi che causalmente si incontrano: quello di chi, sfuggito alla rivoluzione post comunista evade dal proprio paese alla ricerca di un futuro migliore, e quello di chi, precario, vive la crisi della disoccupazione occidentale in italia.
Per “Frammenti di Tek”, la selezione che ogni anno viene realizzata in collaborazione col Tekfestival, verranno proposti i due film vincitori della sezione nazionale e internazionale.
Sabato 13 Settembre sarà presentato dalla regista Cristina Mantis Il Carnevale di Dolores (2007), docufilm elaborato sulla base di un lungo lavoro di osservazione su alcuni noti barboni di Roma.
Domenica 14 lo spazio sarà invece dedicato a Margem di Maya Da-Rin (2007), che documenta uno dei viaggi, che, partendo dal confine tra Brasile e Colombia arriva fino alla città peruviana di Iquitos, trasportano quotidianamente animali, merci e persone: si intrecciano storie, impressioni, paure, speranze.
Domenica 14 la serata si concluderà con le premiazioni dei vincitori
.]…

fonti: Associazione Culturale SEMINTESTA

ESTATE 2008. ROMALIVE va in Vacanza

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..è ora di andare in vacanza anche per Romalive, ma dato che non amo molto ‘gli addii’  lo farò velocemente, anche perchè il mese che ci terrà separati, come tutti i periodi di vacanza, purtroppo volerà. Quindi metto a posto gli strumenti, do un’ultima veloce occhiata a questo foglio nero.. con un po’ di dispiacere negli occhi per il distacco .. e via. Si parte. Meta, la pace dei sensi.

UN VERO TRAGUARDO
Romalive a Settembre compirà 6 mesi, un vero traguardo per una piccolissima testata. Tra i risultati raggiunti c’è un dato statistico che mi riempie di gioia, 4500 visitatori dei post dell’Estate Romana. Il lavoro portato a termine con costanza su questo Blog è il frutto della passione e dell’amore che ho per la musica e il desiderio di divulgarne le mille sfaccettature e gli infiniti dettagli, che la rendono la forma d’arte più completa e più seguita di questo pianeta. Grazie veramente a voi tutti. Romalive non mancherà a Settembre e tornerà con nuove idee e spunti di riflessione.

Buone Vacanze !!
CristianaP

foto: gentile concessione del musicista
Bruno Valente Batterista 
dei ‘Verderame’

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Il canale YouTube di Romalive.
Tuttii video del Blog in una unica playlist,
una compilation Estate 2008, e molto altro.

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Portate la vostra radio in vacanza in streaming da ogni parte del mondo
(LINK)
 

Rai Radiouno      Radio Deejay      Radio Italia Solo Musica Italiana        
Rai Radiodue      RDS R.Dimensione Suono     RTL 102.5 Hit Radio                              
Radio 105 Network       Rai Radiotre      RMC Radio Monte Carlo                      
Radio Capital     Radio Kiss Kiss Network      m2o  
Cadena 100 – Barcelona      IbizaSonica – Ibiza                          

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A tutti i Genitori in ascolto, un piccolo appunto di viaggio
Fonte ‘Campagna Bimbi sicuri in Auto’ www.mondomotoriblog.com

LE REGOLE PER TRASPORTARE I BAMBINI IN AUTO (fonte La Repubblica.it)

L’uso dei dispositivi di ritenuta è obbligatorio dalla nascita fino al raggiungimento dei 36 Kg di peso. Fino ai 9 Kg i bambini devono essere trasportati in senso contrario alla marcia dell’auto e sul sedile posteriore. Dopo i 10 Kg si può cominciare a sistemare il seggiolino secondo il senso di marcia. I bambini di età superiore ai tre anni possono occupare un sedile anteriore solo se la loro statura supera 1,50 mt.  I bambini di statura non superiore a 1,50 mt devono viaggiare legati agli appositi seggiolini. Possono non essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, a condizione che non occupino un sedile anteriore e siano accompagnati da almeno un passeggero di età non inferiore a sedici anni.

I bambini non possono essere trasportati utilizzando un seggiolino di sicurezza collocato sul sedile anteriore se la macchina è provvista di airbag frontale, a meno che non possa essere disattivato. Il posto più adatto è il sedile posteriore, al centro, che protegge anche da eventuali urti laterali.

Lo schienale del seggiolino deve essere ben appoggiato al sedile della macchina e le cinture presenti sul dispositivo devono sempre essere allacciate, anche per brevi tragitti.

Per i trasgressori sono previsti il ritiro di 5 punti dalla patente e una sanzione da 68,00 a 275,00 euro.

Fonte La Repubblica.it

A TEMPO D’ESTATE

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‘La città è vuota, e menomale che c’è crisi!’ Stessa frase di circostanza, detta nello stesso giorno da due tassisti in due diverse città d’Europa. Sono mesi che dicono e tutti diciamo che c’è crisi. Per un anno abbiamo ascoltato e letto previsioni catastrofiche, secondo le quali solo pochi privilegiati avrebbero potuto godere delle vacanze, mentre la maggior parte della gente sarebbe rimasta a soffrire il caldo torrido della città o comunque a soffrire per qualcosa o per tutto. E dunque, il mese in corso è l’estate per tradizione. Però nel mio palazzo ci sono solo io. Quindi due sono le ipotesi o io vivo in un palazzo di privilegiati oppure qualcosa non quadra. Chissà perchè, con rispetto parlando per i miei adorabili e normalissimi vicini, credo che qualcuno abbia fatto male i conti. Un dubbio senza risposta, per ora e chissà per quanto. Vorrei solo evitare che il qualunquismo da taxi transfer divenga lo stile adottato dai media ‘di massa’ perchè riportare è d’obbligo, ma terrorizzare sulla base di numeri – per altro fatti da altri uomini – e quindi evidentemente soggetti all’errore umano, è in qualche modo massivamente crudele. Questo invece è un momento di riposo e riflessione. Dell’osservazione dei traguardi raggiunti e degli orizzonti in avvicinamento.

Lei, Janis, cosa gli urlerebbe in faccia al partito dell’allarmiso, se fosse ancora con noi? … con questo brano vorrei ricordare urlando che è Summertime. Tregua!!  

Vodpod videos no longer available. Janis Joplin – Summertime (Live Gröna Lund 1969)

Janis moriva quando nascevo nel 1970 così forte così debole.. ‘…offrendo delle interpretazioni assolutamente sincere, cariche di dolore, gioia, melanconia, passione, rabbia furente, senza mediazioni, se non la voce: una voce alla cartavetrata, fortemente emotiva e assolutamente commovente, una voce che toccava e tocca le corde profonde dell’animo umano per la sua sensibilità per il suo provenire direttamente dal cuore e arrivare al cuore e all’anima dell’ascoltatore..’ >Fonte Wiki<

Al Dueño de la Playa de Garraf, perchè senza dire nulla mi ha fatto vedere che la crisi è solo dentro di noi e nasce per lo più dal desiderio inconscio e indotto di cose di cui realmente non abbiamo bisogno… Aria fritta e tempo perso.  ❤

 

>RISPOSTE PIU’ CONCRETE
SULLA GROSSA CRISI
<

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CAPAREZZA. VIENI A BALLARE IN PUGLIA

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Vieni a ballare in Puglia, tremulo come una foglia… tieni la testa alta quando passi vicino alla gru, perchè può capitare che si stacchi e venga giù

Caparezza, menestrello pugliese, nato a Molfetta 35 anni fa e da circa 15 in pista, ha scelto di parlare con la sua musica del sociale utilizzando l’arma dell’ironia perchè, come dice lo stesso Caparezza, ‘parlando di sociale, se ti prendi troppo sul serio, anche se il tema è importante, rischi di diventare un guru a sproposito’ La sua verità è simpaticamente cruda. La verità intesa come la realtà, cioè quello che succede davanti ai nostri occhi e di cui possiamo parlare, sempre se riusciamo a vedere. E Michele Salvemini, in arte Caparezza, ci vede bene. Oltre ad essere musicalmente molto valido, con una cultura ampia e varia che partendo dal rap si mischia con il rock, per poi toccare la musica folkloristica italiana e tanto altro, riesce a dare una forma a ciò che scrive, parlando di cose tangibili e fotografando una situazione a volte dura, ma riuscendo sempre a garantire la risata – a denti stretti – come in questo video Vieni a ballare in Puglia, che, anche se girato nelle campagne di Taranto, rappresenta altri mille posti. Qui si parla dei temi più critici di questa epoca, lavoro nero immigrazione clandestina morti bianche inquinamento sfruttamento. Ci fa riflettere. Credo che abbiamo bisogno di simili voci che cantando con ironia risveglino un po’ gli animi intorpiditi dal bombardamento mediatico.

Viva la pizzica!!

MYSPACE <    > WIKI <    > WEB <

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Caparezza  – Vieni a ballare in Puglia 2008
dall’Album Le dimensioni del mio caos
Regia: Riccardo Struchil (come sempre per il capa!)

O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, //ti porto sempre nel cuore quando vado via// e subito penso che potrei morire senza te //e subito penso che potrei morire anche con te!

RELATED LINK > Italia, the day after <

LE LORO IDEE, LE NOSTRE GAMBE

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Per ballare non serve una >MetileneDiossiMetAmfetamina<, ma solo due gambe e la voglia di farlo.  A ricordarmi che la mafia c’è sempre, vedo che da noi >si continua a morire di ecstasi<. La mafia siciliana raccoglie e smista la droga per tutta Europa. E non centra la Musica, nè il ballo, nè il divertimento. Chi non ha avuto 16 anni, piccolo fiore … Noi siamo le madri dei nostri figli e voi siete uomini piccoli, nascosti come parassiti nelle pieghe delle umane debolezze. E allora vorrei che fossero ancora qui Falcone e Borsellino che dicevano che la mafia si combatte uniti. Ma noi, siamo abbastanza uniti in questo paese?  [….la diffusione di traffici su scala planetaria, di cui quelli di droga e di armi sono i più lucrosi e la sempre più marcata caratterizzazione di tali traffici come servizi, cioè come produzione e smercio di beni destinati al consumo di massa, nonostante la loro collocazione, in tutto o in parte, sul mercato nero e illegale. Tale collocazione permette agli operatori illegali di agire in una situazione di monopolio….] FONTE: > Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato <

19.luglio.1992 – 19.luglio.2008

> Paolo Borsellino wiki <  
>
Giovanni Falcone wiki < 
> Testamento spirituale di Paolo Borsellino <

Ancora Sicilia e mafia sulla mia lavagna nera. Argomento sentito, perchè la mafia è fin troppo presente – fino a che non scomparirà – e la Musica, che in genere è vicina al cuore delle persone, qui lo è ancora di più. Non possiamo dimenticare Falcone e Borsellino, perchè dalla loro morte, per assurdo, è cominciata la ri-nascita di una regione che è importante per l’Italia e per il mondo intero. La bellezza di questa terra viva e magica si comprende anche dalla sua Musica, note e parole che rimangono scolpite in testa, più di tanti discorsi preparati. Come il pezzo ‘Mi votu e mi rivotu’, nota ballata di Rosa Balistreri, dalla tradizione popolare siciliana, nel tempo eseguita da grandi voci siciliane e non. E’ il canto di una donna che pensa al suo innamorato e  sospirando si gira e si rigira nel letto passando notti intere senza dormire e pensando alla bellezza di lui..

Nel video interpretata da Carmen Consoli e Mario Venuti, siciliani doc  […. Sai quand’è che ti lascerò? Quando la mia vita finisce e muore. Colomba che voli sul mare, fermati perchè voglio dirti una parola, fermati perchè voglio prendere una penna dalle tue ali, per scrivere una lettera al mio amore…]

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>NO MAFIE<  >BAUSTELLE IN REGIA

LYRICS ‘Mi votu e mi rivotu’

Mi votu e m’ arrivotu suspirannu,
passu li notti ‘nteri senza sonnu,
e li biddizzi tò vai’ cuntimplannu,
mi passa di la notti ‘nfinu a ghiornu,
pi ‘ttia non pozzu ora ‘cchiù durmìri
paci non avi ‘cchiù st’afflittu cori,

sai quannu ca iu t’aiu a lassari
quannu la vita mia finisci e mori.
palumma chi ‘ccamini mari mari
ferma, quantu ti dicu du paroli

quantu ti tiru ‘na pinna di st’ali
quantu fazzu ‘na littra a lu me amuri

li littri ti ‘nni mannu a tri a dui
risposta ca di tia nun ‘aiu mai

Mi votu e m’ arrivotu suspirannu,
passu li notti ‘nteri senza sonnu,
passu li notti ‘nteri senza sonnu

 

 

PILLS. MARE O MONTAGNA ?

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Siamo giunti al fatidico momento di decidere le vacanze estive. E’ una questione delicata che scatena nelle famiglie vere e proprie cordate che tentano di scalare l’organizzazione interna, scatenado a volte battaglie intestine senza precedenti!! 
Mare o Montagna?  Quanti di voi si sono trovati esattamente nella stessa situazione?

Fatemi sapere …   

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EELST  feat. Giorgia – Ignudi fra i nudisti

> ELIO E LE STORIE TESE web <

grandi…