#JAZZITFEST. UNO + UNO = TRE

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#Jazzitfest è sharing, zero contributi pubblici e impronta zero ambientale.
#PASSAPAROLA  Collescipoli – Terni  26-27-28 giugno 2015

IL MERCHANDISING: 1+1= 3 SHARE YOUR JAZZ

Il progetto grafico del merchandising Jazzit Fest#3, firmato da Davide Baroni, comunica la formula 1 + 1 = 3 per rappresentare i vantaggi che nascono dallo stare assieme e dal condividere princìpi, valori e obiettivi: acquista le T-shirt  e le bag
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JAZZIT FEST 2015: SOSTIENI CHI HA VALORI

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Carta dei valori

Torna JAZZIT FEST dal 26 al 28 Giugno nella bellissima Collescipoli sopra Terni. Forti del successo della passata edizione, la festa delle buone idee e del confronto a impatto zero per il JAZZ, ideata da Luciano Vanni tornerà a riempire di note e parole il borgo di Collescipoli a fine giugno. Sarà una festa e io ci sarò. Ma prima di parlare di cosa farò con il team di Social PopUp nell’edizione 2015 , voglio ricordarvi che cosa è JAZZIT FEST

“Siamo una good practice europea” [Luciano Vanni]

Il Jazzit Fest, fin dalla sua prima edizione promossa nel 2013, si è caratterizzato per la sua prassi organizzativa basata su una“Carta dei Valori e Codice Etico” in cui sono esposti i nostri dieci punti cardinali:

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SI, ANCHE IL JAZZ E’ UN ‘PRODOTTO’

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Si, anche il Jazz è un ‘prodotto’! Per rispondere al post sul blog Tracce di Jazz prendendo spunto da una conversazione su Facebook, nata e alimentata da un certo risentimento su ciò che in questi giorni sta avvenendo a Collescipoli (#jazzitfest 2014 ovvero il primo vero grande tentativo di EXPO italiana del Jazz).

Non sono per nulla d’accordo sul fatto che la musica non sia un Prodotto. E se voi volete morire di jazz e di fame, io no! Il jazz è certamente ciò che di bello ed emozionante ha scritto il writer nel suo post, che riassumo nella frase “Noi veicoliamo un senso profondo“. Penso però che poi viene tutto il resto, ovvero, oltre all’azione puramente compositiva e performativa, c’è un importante indotto che è fondamentale per la musica stessa e di cui è impossibile fare a meno.

Persone come me, social media manager della musica o come Marc del Jazz Club “28Divino”, del proprio attaccamento e amore al Jazz ne hanno fatto un LAVORO o meglio per ora un tentativo di guadagno. Come in tutte le imprese, se qualcosa non va, noi dobbiamo fare i conti con il nostro operato. Valutare cosa abbiamo sbagliato, cosa invece è stato positivo, come migliorare, chi ci può’ aiutare, ecc.. Chi fa impresa conosce  bene i termini  joinventure,  rischio e bilancio o almeno dovrebbe. Alla stessa maniera, ma con differenti approcci, il musicista fa impresa e allo stesso tempo è artista e ‘venditore’ della propria creatività, che è il ‘prodotto’.

Ma analizziamo la parola nella sua etimologia. PRODOTTO: Frutto di qualcuno che lo ha generato, prodotto, in ambito concreto e astratto; es.: prodotto della terra, prodotto dell’ingegno;  ma se nella parola ‘prodotto’ di Marketing, si riesce a vedere il suo significato principale, ovvero ‘far arrivare a più persone possibili’ la propria musica attraverso un normalissimo e doveroso  lavoro di promozione, che normalmente si fa in ogni ambito, tale principio nulla toglie al valore intrinseco e importantissimo della musica jazz. Anzi è bene che più persone sappiamo e conoscano la sua bellezza, e quella di Marco Colonna è solo uno dei tantissimi stupendi esempi di jazz made in Italy. Ma per fare questo, inevitabilmente SERVE avere anche una visione più commerciale, il che non significa ‘svalutare’ ma al contrario aumentare il valore di quel dato prodotto (disco, progetto, artista), farlo arrivare a tutti e far capire soprattutto il pensiero nascosto nell’opera del compositore o esecutore, che rappresenta il valore aggiunto dell’Arte e che distingue un disco di jazz da un dentifricio.

Per concludere, fare ‘impresa’ nel Jazz significa dare a questa musica – fatta di tanti prodotti musicali – una possibilità in più. Io credo fermamente che ogni mancanza sia una vera opportunità e in Italia oggi manca un’Industria strutturata di jazz. JazzitFest Expo, in queste ora sta provando a capire come fare per diventare Industry, creare lavoro e nuove possibilità con l’obiettivo unico di valorizzare il settore, affinché aumenti la richiesta rispetto all’offerta per tutti e non solo per le caste, semmai ce ne fossero. Non vedo cosa ci sia di male in tutto ciò.

Infine vi lascio qualche immagine da Collescipoli, dove stiamo trasmettendo ai più giovani la nostra esperienza. (ft. Credits di Davide Susa)

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di C. Piraino

JAZZITFEST 2014: PARTNERSHIP & RESIDENZE CREATIVE

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JAZZIT FEST

 

PARTNERSHIP

ACCADEMIA EUROPEA DI FIRENZE / accademia didattica
ARV / Acciai Rivestiti Valdarno
ASM TERNI spa / società che produce e distribuisce energia, illuminazione, acqua potabile e gas naturale
ASSOCIAZIONE PRODUTTORI CILIEGIOLO DI NARNI / associazione di produttori vitivinicoli
AUDIATION INSTITUTE / scuola musica secondo la Music Learning Theory di Edwin E. Gordon
CAFFE’ CARBONELLI / torrefazione artigianale
CAR2GO / società che fornisce un servizio di car-sharing
CENTRO OTTAVA / Accademia didattica
CEPLAST / società di produzione buste e sacchi biodegradabili
CIAM – ASCENSORI / società specializzata in installazioni, permessi e riparazioni di ascensori
CIRCLEME.COM / social network internazionale
COOPER & STOCK spa / progettazione e ufficio tecnico
DEEZER / sito per ascolto di musica on demand
DITT / Distretto turistico della provincia di Terni che, per l’occasione, ha dato vita a una “Accoglienza Diffusa”
EMMA for Peace Euro Mediterranean Music Academy for Peace / organizzazione internazionale no-profit
FALEGNAMERIA NOBILI / falegnameria artigianale
FLY ADSL / società specializzata nei servizi internet
FONDAZIONE SIENA JAZZ / accademia didattica
FONDERIA DELLE ARTI / scuola di musica e accademia didattica
GLOBAL SHAPERS – WORLD ECONOMIC FORUM / associazione di cooperazione internazionale
GREEN CONSULTING / società specializzata nella progettazione web e in consulenza turistica
IG TERNI / società di esperti in comunicazione new media
IL TURISMO CULTURALE / piattaforma editoriale dedicata al viaggio e all’enogastronomia d’eccellenza
JAZZIT / piattaforma editoriale dedicata al jazz
INTERNATIONAL FILM ACADEMY / scuola e accademia di cinema internazional
LA SPESA IN CAMPAGNA /associazione di produzione enogastronomica
MC DISTRIBUZIONE / distribuzione di bibite e acqua
MILK STUDIOS / casa di produzione artistica e post produzione audio
NEW YORK UNIVERSITY–JAZZ STUDIES NYU STEINHARDT / dipartimento jazz New York University
NOTABENE / accademia didattica
NOVAMONT / società leader europea per la produzione di bioplastiche a basso impatto ambientale
PERCENTOMUSICA / accademia didattica
PRO LOCO COLLESCIPOLI / per la cooperazione sociale e la promozione turistica: offrirà il servizio ristoro
RO’ FILM / scuola cinematografica e casa di produzione
SAINT LOUIS COLLEGE OF MUSIC / accademia didattica
SOUNDTRACKER / applicazione e social musicale con una banca dati di 32milioni di brani
SPOTIFY / servizio musicale di streaming on demand
STAS / società di service musicale
STEFANAGELI / gli artigiani della migliore norcineria umbra
STRADA DEL VINO ETRUSCO ROMANA / associazione di produttori vitivinicoli
TECNO ANTINCENDIO / società specializzata in certificazioni anti incendi
TRABALZA ASSOCIATI / Ufficio Legale
TUTTA CARTA / distribuzione e vendita di prodotti realizzati con carta
UNESCO ITALIA / l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha concesso il patrocinio
WASHINGTON UNIVERSITY IN ST.LOUIS accademia didattica
WESTERN AUSTRALIAN ACADEMY OF PERFORMING ARTS / accademia didattica

RESIDENZE CREATIVE

  • un gruppo musicale: Angelo Olivieri ZY Project
  • un artista: Clet Abraham
  • uno studio di produzione discografica: Milk Studios
  • una casa di produzione cinematografica: Ro’ Film – International Film Academy
  • una organizzazione internazionale: Global Shapers | World Economic Forum
  • sei blogger: Andrew Holgate (ROMA JAZZ), Cristiana Piraino (@Romalive), Maurizio Jazzaroma Alvino (JAZZ@ROMA), Daniela Floris, #lozoodisimona e #mylittledowntown Pink

 

Romalive medi partner di Jazz it expo

 

 

 

CI SIAMO! #JAZZITFEST 2014

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JAZZIT FEST ITALIAN JAZZ EXPO

Jazzit Fest – Italian Jazz Expo, il più grande Meeting del Jazz italiano mai organizzato prima, II edizione 27 – 28 – 29 giugno

Con il patrocinio dell’UNESCO, il borgo medievale umbro di 300 abitanti ospita all’interno delle sue antiche mura un expo del jazz italiano con 60 showcase e 350 musicisti coinvolti / 3 residenze creative / 150 operatori del settore / 3 giorni di musica ma anche seminari, workshop e conferenze / 1 campus didattico con oltre 100 allievi e 20 docenti / 1 concorso musicale con 9 gruppi / 1 cinema jazz con una programmazione di 60 videoclip e film / un’area per bambini / circa 100 volontari provenienti da tutta Italia / 10.000 presenze attese. L’evento ha creato il paradigma “ZIM Zero Impact Music”, ovvero FESTIVAL A IMPATTO ZERO.

Tra i partner: Spotify, Deezer, Soundtracker, NEW YORK UNIVERSITY – JAZZ STUDIES NYU STEINHARDT, WASHINGTON UNIVERSITY IN ST.LOUIS.

PAESE A “FESTIVAL DIFFUSO” + PROGRAMMA “OPEN SOURCE” + SENZA CONTRIBUTI PUBBLICI + SENZA IMPATTO AMBIENTALE + COMUNITA’ DI COWORKING, ecco i punti principali del progetto:

Si tratta di un progetto che si distingue per contenuto, prassi produttiva e organizzativa, un evento con un suo “Codice Etico e Carta dei Valori” che possiamo così sintetizzare:

1. È il più grande meeting di settore mai realizzato prima in Italia e nasce per favorire un incontro tra musicisti, direttori artistici e produttori discografici, manager e promoter, fotografi e giornalisti così da mettere in moto un meccanismo virtuoso di reti commerciali e di aggiornamento professionale: si attendono almeno 350 musicisti, 150 operatori del settore, 100 volontari, 60 standisti, 6 scuole di musica, 35 testate giornalistiche accreditate e 10.000 presenze.

2. È un evento open source, con un programma generato direttamente dalla comunità di riferimento

3. È un evento prodotto, per scelta, senza contributi pubblici ed è interamente finanziato da donazioni spontanee, da sponsorizzazioni private, dal servizio di ristorazione e da un crowdfunding in sharing: il 50% dell’incasso sarà destinato a finanziare i musicisti che si esibiranno nei 60 showcase e il 50% sarà destinato alla produzione dell’evento

4. È l’evento che ha lanciato il paradigma “ZIM Zero Impact Music”, ovvero FESTIVAL A IMPATTO ZERO: prodotto senza contributi pubblici, senza impatto ambientale, con piena raccolta differenziata e facendo leva sui princìpi del coworking sociale e della mobilità alternativa

5. È organizzato nel piccolo borgo medievale umbro di Collescipoli (TR) che diventerà un “Paese a Festival Diffuso” grazie al coinvolgimento dell’intera comunità attraverso la Pro Loco.

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A JAZZIT FEST: CONCERTI PER I PIU’ PICCOLI

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Bambini

 

Sabato 28.6.014 a Collescipoli, durante JAZZIT FEST 2014. Le lezioni-concerto dedicate ai bambini da 3 a 6 anni hanno lo scopo di far vivere ai bambini un’esperienza di ascolto musicale partecipato dal vivo. In armonia con la Music Learning Theory di Edwin E. Gordon, durante il concerto, in un’atmosfera di rilassamento e divertita partecipazione, i bambini potranno interagire con la musica. Molto più che ascoltatori, vivranno la musica e il far musica.Alla base di questa proposta è l’idea che la musica con bambini di questa età debba e possa essere un’esperienza globale che attiva il corpo, la mente e le emozioni.

Le lezioni-concerto dedicate ai bambini da 0 a 36 mesi si ispirano alla Music Learning Theory di Edwin E. Gordon secondo cui il bambino sviluppa la sua attitudine musicale nei primi anni di vita attraverso un’esposizione alla musica che rispetti le sue grandi capacità di ascolto e di assorbimento. In uno spazio accogliente adulti e bambini potranno ascoltare gli Insegnanti Audiation Institute e i musicisti ospiti che suoneranno e canteranno per loro.Durante la lezione – concerto i bambini potranno interagire con i musicisti e saranno liberi di muoversi ed emettere suoni con la voce. Nessun intento intrattenitorio dunque, semmai il tentativo di dare un’opportunità ai più piccoli di vivere l’ascolto della musica suonata dal vivo in modo autentico. Segnatevi all’Evento FB 

MAGGIORI INFO

#JAZZITFEST-ITALIAN JAZZ EXPO#2:  Collescipoli (TR), 27 – 29 giugno 2014 1 borgo medievale umbro, Collescipoli, con 300 abitanti; 1 expo del jazz in Italia con 60 showcase e 350 musicisti coinvolti; 3 giorni di musica, seminari, workshop e conferenze; 1 campus didattico con 6 scuole, oltre 100 allievi e 20 docenti; 6 residenze creative; 1 cinema jazz; 150 operatori del settore; 3 concerti per bambini; circa 110 volontari provenienti da tutta Italia; 10.000 presenze attese! Una grande festa della musica “A Impatto Zero”, prodotta senza contributi pubblici, senza impatto ambientale e in coworking sociale.  fai la tua donazione: sarai un nostro socio! http://bit.ly/1izXVCc | EVENTO FB  

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EXPAND YOUR CREATIVITY con PAUL WERTICO al JAZZITFEST

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Paul Wertico, storico batterista del Pat Metheney Group ospite eccezionale al #jazzitfest, sarà protagonista di un momento imperdibile di knowledge sharing durante prima grande Expo italiana del Jazz a Collescipoli. Il workshop si annuncia unico nel suo genere! 

EXPAND YOUR CREATIVITY sarà un  laboratorio di musica d’insieme con un focus speciale sulla creatività legata all’improvvisazione. Per questo il workshop è aperto a tutti gli strumenti e a tutti i musicisti. Durante il corso tenuto da una vera star della musica jazz mondiale Paul Wertico, si lavorerà molto sulla creatività di gruppo e sulla condivisione delle esperienze. MAGGIORI INFO: diretto dal batterista PAUL WERTICO per una totale di 6 ore da sabato 28 giugno (dalle 15.00 alle 18.00) e domenica 29 giugno (dalle 15.00 alle 18.00) in Palazzo Catucci (Collescipoli, TR), in occasione del Jazzit Fest-Italian Jazz Expo. Costo € 60.00. Durante il Workshop i partecipanti avranno modo di condividere le esperienze di uno dei più grandi batteristi al mondo

Contact | info@jazzitfest.it scaglia.gianmarco@gmail.com

BIOGRAFIA

Paul Wertico, batterista statunitense. Nel 1983 entra a far parte del Pat Metheny Group (con il quale vincerà 7 Grammy Award) dove rimane fino al 2001. A febbraio del 2001 lascia il gruppo per dedicarsi alla famiglia e seguire i suoi altri interessi musicali. Negli ultimi anni Wertico ha continuato a suonare, ha creato il Paul Wertico Trio e ha collaborato con musicisti come:Larry Coryell, Kurt Elling e Jeff Berlin.Dal 2000 al 2007 è stato membro di un gruppo di rock progressivo polacco gli SBB. Il suo primo CD da leader è intitolato The Yin and the Yout. Questo album verrà acclamato dalla critica. Nel 1998 registra un Cd dal vivo con il Paul Wertico trio, intitolato Live in Warsaw con il chitarrista John Moulder e il bassista Eric Hochberg. Nel 2000 con lo stesso gruppo registra un altro album intitolato Don’t Be Scared Anymore,nel 2004 Wertico incide StereoNucleosis.

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#JAZZITFEST: DIALOGO SUL FARE MUSICA CON UN MUSICISTA

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luciano vanni jazzitfest 2014

Luciano Vanni, direttore di Jazz It e ideatore della prima Jazz Expo Italiana, è una persona con una visione sul settore jazzistico a dir poco geniale e che io condivido pienamente. Risponde su Facebook a un musicista in relazione ad un argomento che sta rimbalzando parecchio in questi giorni per via dell’imminente Expo di Collescipoli, (27-28-29 Giugno) in merito al ‘suonare o fare qualcosa gratis’ e quello che ne consegue. Come sempre Luciano usa le parole giuste, messe in fila nell’ordine corretto, una dopo l’altra misurate come solo un bravissimo e rispettabilissimo  uomo di cultura, quale è, sa fare. Vi prego di leggere tutto molto attentamente, per capire meglio come funziona JAZZITFEST e soprattutto per comprendere il messaggio e la grande svolta innovativa che questa manifestazione porta con se. Anche io come Romalive sarò a Collescipoli e ringrazio Vanni per aver pensato anche a noi, blogger ed editor, che da anni dietro le quinte ci occupiamo di portare avanti il grande messaggio umano che il jazz rappresenta. 

DIALOGO SUL FARE MUSICA CON UN MUSICISTA > #JazzitFest

Nella pagina facebook privata del pianista Carlo Morena, come risposta a un suo post di partecipazione e adesione ai valori del Jazzit Fest-Italian Jazz Expo, c’è stata questa risposta dal collega musicista Giuseppe D’Alessandro: “Sarebbe piaciuto anche a me. Ma non posso perdere del lavoro per suonare gratis… dolori da freelance. E’ una formula che non mi piace.” 

Si tratta – per fortuna quest’anno decisamente meno che in passato – di una considerazione che ogni tanto riemerge tra i musicisti italiani di jazz e allora, come faccio sempre, dedico tempo e attenzione a rispondere: non tanto per difendermi o per dire una verità (ciascuno ha ovviamente le sua), ma per esprimere un mio personale punto di vista. Si tratta di un post abbastanza lungo. Lo pubblico in tre parti anche sulla mia pagina perché si tratta di un ragionamento che potrebbe interessare collettivamente.

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