Amy Winehouse, ti dico solo grazie

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Amy Winehouse, ti dico solo grazie by cristiana.piraino
 cristiana.piraino on Flickr.

Ok e’ morta. Ma favore basta. In poche ore il web e i media sono invasi dai racconti di una storia triste fatta di droga, alcool e solitudine. Il suo ultimo penoso palco di Belgrado. Leggo e sento una cascata di c’era d’aspettarselo o di lo avevamo detto e ancora di molti la cosa non sorprende. Invece a me soprende e sconvolge, perché speravo che per Amy ci fosse un futuro. Prima di tutto penso che Amy Winehouse ci abbia regalato un’emozione musicalmente grande, dando vita un vero e proprio filone, sulla scia del quale si sono indirizzate moltissime artiste – alcune copiando totalmente il suo esempio (in Italia dalla Ferreri alla Zilli) ma senza riuscire nessuna a eguagliare o tanto meno a portare avanti il suo discorso.

Di questo dobbiamo parlare. Della sua musica. Ma se proprio si volesse avere un pensiero per lei, allora tutti riflettano sul fatto che le dipendenze da alcool e droga pesante non sono il risultato di ‘essere imbecilli’ o almeno non dopo la prima volta che lo fai. Amy é stata l’ultima nata nell’olimpo dei grandi.

NEWS: in uscita a settembre Miles Davis Quintet Live In Europe 1967

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Miles Davis Quintet - Live In Europe 1967: IL BOOTLEG SERIES VOL. 1 by cristiana.piraino

Live In Europe 1967: IL BOOTLEG SERIES VOL. 1
Miles Davis Quintet
3 cd, 1 dvd, booklet di 28 pagine, disponibile in tutto il mondo a partire 20 settembre 2011.

Per gli amanti di Miles Davis e del jazz è in arrivo sul mercato una raccolta di contenuti inediti del trombettista afroamericano, riconosciuto ormai come uno dei geni musicali del XX secolo. Una Delux edition con musica e video da inserire (assolutamente) nelle nostre collezioni. “Miles Davis Quintet – Live In Europe 1967: IL BOOTLEG SERIES VOL. 1” sarà disponibile a partire da settembre 2011. Si tratta di materiale mai pubblicato, anche se noto, relativo alla stagione dei live europei di Miles con il suo storico quintetto nel periodo ottobre-novembre 1967.

Il quintetto di Miles dal 1964 al ’68 – detto anche il secondo grande quintetto con Wayne Shorter al sax tenore, Herbie Hancock al pianoforte, Ron Carter al basso e Tony Williams alla batteria – è riconosciuto come uno dei punti di riferimento del jazz e, nonostante l’inevitabile trascorrere del tempo, l’eredità concettuale continua a influenzare le formazioni di oggi. L’esibizione live del gruppo, dopo tre anni di intensa collaborazione, arriva a toccare il punto più elevato del pensiero di Miles circa l’improvvisazione ‘leaderless’ e mostrando un livello di interplay sublime entra a pieno titolo nell’olimpo delle massime esperienze musicali.

Il contenuto del package è stato selezionato da materiale di proprietá delle televisioni di stato di Belgio, Danimarca, Francia, Germania e Svezia e comprende una serie di cinque performance realizzate nell’arco di nove giorni in diversi festival europei, tra la fine di ottobre e la prima settimana di novembre ’67. In particolare contiene le registrazioni audio dei concerti di Anversa, Copenaghen e Parigi, oltre al video dei set di Karlsruhe in Germania e di Stoccolma. Il delux box va considerato un tassello chiave per comprendere ciò che fu il punto forza espressivo di questa formazione capace di reinventarsi sul palco ogni sera.

“Questo momento per Miles è fortemente segnato dalla presenza di Shorter e Williams” commenta il trombettista jazz Aldo Bassi. “E’ sicuramente un periodo di transizione dove forse Miles si e’ trovato disorientato. Inizia ciò che per lui rappresenterà l’allontanamento dal lirismo degli anni precedenti a favore di un sound stridente ottenuto attraverso percorsi impervi e difficili. Con il quintetto del periodo ’64-’68 trova il giusto sostegno per la musica in divenire. Il suono del gruppo mantiene una forte identità mentre le strutture dei brani sono in continuo movimento tanto che si ottiene un diverso risultato a ogni performance. I concerti di questo momento sono realizzati senza interruzioni tra i brani, come un unico pezzo mutante, segno evidente di un work in progress. E’ importante sottolineare inoltre, che questo periodo, o la sua fine, coincide con l’inizio di nuova fase di sperimentazione per Miles che scopre il mondo dell’elettronica. L’estremizzazione di questa fase, che si ottiene negli anni immediatamente successivi, con l’apporto di Chick Corea, Joe Zawinul (successivamente Keith Jarrett),  Dave Holland,o lo stesso Wayne Shorter, rischia di produrre più caos che musica se non fosse per la grande creatività e personalità dei musicisti di cui Miles si è sempre circondato.”

L’esempio di Nelson Mandela

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Oggi e’ il compleanno di un grande uomo. Nelson Mandela e’ per me il ritratto di come la politica dovrebbe essere. Esempio e verità, rispetto e equilibrio. Pragmatico sul problema, giusto nella soluzione. Anche io, come molti, voglio bene a Madiba e semmai potessi (se ne avessi l’autorità) farei in italia una serie di Commissioni del perdono per riconciliare i grandi nemici politici, le destre e le sinistre, affinché possano comprendere che ora c’è bisogno di unire le forze e smettere di fare la ‘guerra’ di potere, per risolvere i problemi veri – quelli che affliggono il singolo e intere comunità. Mandela dal profondo dell’Africa ha dato al mondo una grande lezione di comportamento. Siamo ancora in tempo. AUGURI a tutti noi! .. da me

In memoria di Massimo Urbani

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Su Facebook oggi troverete una Pagina Evento in memoria di un grandissimo sassofonista italiano scomparso nel 1993 proprio il 24 giugno. Per tutti quelli che lo hanno conosciuto personalmente e per quanti volessero dimostrare stima e affetto, sulla pagina troveranno spazio per lasciare il proprio pensiero. Foto, video, piccole storie. Io non l’ho conosciuto personalmente, ma la sua musica e’ certamente parte del jukebox  ideale della mia vita.

>> PAGINA MEMORIAL su FB

CORRISPONDENZA ROMA-MILANO

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Elena è una blogger milanese. Come me si intrufola nel underground jazzistico della sua città. Il Jazz è il genere da lei preferito fra tutti quelli di cui si nutre sin da bambina, dalla lirica al metal. Si autodefinisce ‘Criticona musicale’ e coerentemente lo è. Il fuoco incrociato del web, di post e di feed, ci ha fatto incontrare virtualmente e scoprire che Milano e Roma hanno due lady blogger del jazz (noi) che in qualche modo si assomigliano anche se, a gemellaggio avvento e senza ombra di dubbio, ci siamo definite la Gemella Buona (romalive) e la Gemella Cattiva (imnotagroupie).  Vai alla PAGINA GEMELLAGGIO.

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All’indomani dei grandi cambiamenti di Milano (nuovo sindaco eletto Pisapia) Elena mi scrive dell’euforia che ha riempito la sua città “Sono giorni memorabili qui a Milano, i cittadini paiono tutti più gentili e solari… Speriamo che sia un’onda benefica che riesca a contagiare il resto d’Italia. Un abbraccio arancione!” Io le rispondo con una lettera aperta in segno di stima in questo 2 giugno così importante.

Bene Sorella!! siamo felici anche a Roma, dove ti ricordo che si patisce la vicinanza con il sistema e spesso si percepisce la negatività. C’è chi lavora accanto al palazzo dove vive qualche ministro, circondato dai suoi bodygard, primo esempio che mi viene in mente, e penso che non mi sarebbe dispiaciuto levare da Roma qualche cucuzzaro. Posso solo immaginare questa euforia milanese di cui mi parli, come se avesse vinto l’Italia ai mondiali. Perchè ha vinto l’Italia.

Penso che siamo in un momento positivo. L’italiano negli ultimi 30 anni si è trasformato in un essere un po’ viziatello, in genere, ma per questo più emancipato delle popolazioni come quelle del nord africa nella comprensione dei diritti e doveri e,  sebbene ci sentiamo vicini nella sofferenza, in confronto alle dittature imposte e dichiarate di quei paesi, noi abbiamo volontariamente affidato allo stato ogni responsabilità, quasi in un gesto liberatorio. Per anni la politica dunque è stata libera di agire mentre il popolo, si godeva la vita, una volta assolto il proprio dovere di elettore (come in realtà dovrebbe essere in un sistema fatto di rispetto e di equilibrio tra le parti).  La mia impressione è che noi tutti, traditi nei fatti, sentiamo nuovamente di volere un ruolo guida, più che altro siamo costretti ad accorciare il guinzaglio a questo cane che si morde la coda.

Tuttavia siamo fortunati perchè in Italia possiamo esprimere il nostro pensiero con una semplice seppur appuntita matita su una banale scheda elettorale. Non dovremo combattere per strada come i vicini nordafricani e morire per affermare il nostro diritto a destituire un governo che sì, abbiamo eletto in passato, ma perchè convinti da parole che promettevano fatti concreti e importanti cambiamenti, dimostrando allo Stato un grande senso di fiducia. Questa fiducia è stata tradita.

Come ti dicevo è un momento positivo perchè sembra che qualcosa sia cambiato nelle nostre teste e che improvvisamente tutti sentano una grande voglia di affermare la propria aspirazione ad essere migliori. Non sappiamo del tutto cosa vogliamo o come immaginiamo la nuova classe politica. Sappiamo solo che non vogliamo più la vecchia. E una volta per tutte riperdiamoci lo slogan Forza ITALIA!

Roma 2.6.2011

Silenzio imbarazzante. Niente Musica Oggi.

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Per figli dimenticati, abbandonati, uccisi.

‘Chiuso per grave lutto, si prega di non rivolgere domande inopportune’. Questo è il cartello appeso fuori di un asilo nido in un caldissimo giorno di fine maggio in Umbria. Poniamo l’accento sulla parola ‘caldo’ perché, apparentemente e nuovamente proprio l’afa é colpevole di un’altra morte tanto assurda da imporre il silenzio della scuola, delle autorità, della chiesa e persino della famiglia e degli amici, in realtà di un paese intero forse di una nazione. Silenzio troppo silenzio. Perché seppur l’imbarazzo e il ’non sapere proprio come giustificarla, questa volta’ sono comprensibili, non possiamo tacere davanti alla morte per distrazione paterna di un essere umano di pochi mesi di vita. Ancora uno.

Per questo mi sento di tornare indietro alla scorsa settimana, quando la piccola Elena moriva dopo due giorni di agonia nell’ospedale di Ancona per un edema celebrale formatosi nelle quasi 6 ore in cui suo padre, uno stimatissimo professore universitario e marito, l’ha dimenticata nell’auto parcheggiata al sole cocente. Rifiutandomi di comprendere il perché si tentava di attribuire la colpa a un’amnesia, quasi a voler macchiare la vicenda di un non so che di patologico, come fosse una malattia, tanto crudele quanto improvvisa (e reversibile), che avrebbe colto un uomo sano, ho preferito assegnare all’accaduto il primo posto nella classifica delle Distrazioni di certi padri. Se la prima morte crudele mi ha lasciato sbigottita, insinuando in me il dubbio, la seconda quella del piccolo Jacopo, mi ha fatto così incazzare tanto da sentirmi a mio modo colpevole di non aver gridato prima un pensiero che covo da tempo, ma che ora confermato dai fatti diventa per me certezza. In questo paese i figli maschi crescono male, passando praticamente di balia in balia come eterni bambini, da madre a fidanzata, da moglie a figlia, con il risultato di rimanere incapaci di fare e di pensare allo stesso tempo, portati inconsciamente a respingere, da generazioni forse da sempre, un senso di responsabilità superiore e non scritto con il quale tutti però dobbiamo fare i conti come adulti e soprattutto come genitori. Troppe attività vengono ‘evitate’ al figlio maschio, nella casa o nelle cose semplici, privandoli così della possibilità di sviluppare quelle capacità multi-tasking cui invece le donne sono superdotate. In questo l’uomo e’ decisamente il sesso debole.

Mi scuso se ho generalizzato. Ma quanto è vero troppo spesso. Comunque vada quei due uomini devono pagare con l’aggravante dell’errore inqualificabile. Ora la parola passa, infatti, ai tribunali ai quali ricordo che la mamma della bimba deceduta la scorsa settimana aspetta un’altra bambina. Donne, queste madri, alle quali do tutto il mio sostegno, ma che dovrebbero dimenticare quei finti padri così come loro hanno fatto con i loro figli.

Aperte le iscrizioni ai corsi di Percentomusica anno 2011-12

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Dal  1 Maggio Percentomusica ha aperto le iscrizioni per l’anno 2011-2012, offrendo condizioni agevolate e importanti promozioni a chi procederà all’iscrizione prima di settembre. Il Centro, operando senza fini di lucro, non effettua campagne promozionali di massa ma la qualità degli insegnamenti è tale che grazie al solo passaparola ogni anno centinaia di studenti accorrono da tutta l’Italia, anche grazie alle formule didattiche pensate per studenti fuori sede, saturando talvolta l’offerta dei corsi a numero chiuso.

Tra le iniziative promozionali più importanti per l’anno a venire segnaliamo la possibilità di sostenere degli incontri di orientamento gratuiti con gli illustri docenti, individuali e della durata di 45 minuti.

Un’ottima occasione per conoscere la reale qualità degli insegnamenti è quella di assistere ai numerosi eventi a cui il centro da luogo, specialmente nel periodo estivo, nei più importanti palchi della capitale e non solo. Primi tra tutti gli E.Y.E. ovvero End of Year Exhibition i concerti di fine anno nei quali allievi e docenti condividono lo stesso palco dando luogo a esibizioni di altissima qualità musicale dal Jazz al Rock. Gli EYE sono previsti per quest’anno nei giorni 20, 22, 27 e 29 Giugno, pressò il Live Club Antù di Roma in via G. Libetta 15c (Zona Ostiense).

>> pagina Romalive di Percentomusica

 

Centro per la Formazione Artistica Percentomusica
Via dei Cessati Spiriti 89  00179 Roma
Tel 06.7803408  Fax 178.607.329.5  info@percentomusica.com 
Tutte le informazioni sul centro e gli eventi su www.percentomusica.com

 

41 primavere 1 nuovo concept

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Nuovo lavoro e nuovo anno (dopo il mio immancabile compleanno), ma sempre la stessa me. I ‘giorni’ trascorsi sono stati piuttosto impegnativi e se li dovessi riassumere in una frase direi in ‘no connection’, perchè sono stata in giro per la comunità europea senza nessuno strumento di navigazione o tantomeno tempo disponibile a farlo. E come sempre a pagare le conseguenze del mio girovagare è il blog. E menomale che in questi giorni Luca Nostro, corrispondente da New York, ci sta mandando un po’ del jazz della grande mela (per leggere L. Nostro >>Link). A proposito siamo arrivati a 200 mila amici di Romalive. Che bel regalo..

Per Romalive Music Blog ho in mente un nuovo concept. Ma non c’è da stupirsi, perchè cambiare è necessario e proprio come una vecchia pelle, arriva il momento di togliere qualcosa che non ci appartiene più. In realtà tutto accade perchè deve accadere. E se qualche anno fa, nel 2008, sono stata la prima a realizzare un Blog sugli eventi musicali romani, oggi non mi sento più di parlare di programmazione, anche perchè sono in tanti a farlo anzi troppi, alcuni anche molto bene, con redazioni organizzate piene di brava gente… Vorrei invece raccontarvi di più portandovi con me dentro la musica o durante un sound check o semplicemente nelle mie farneticazioni (causate dalla musica ovviamente)

Last but not least, dal 20 di Aprile ho iniziato a lavorare in Q-Cells Azienda di Fotovoltaico.. fatemi un grande in bocca al lupo!