LEZIONI DI ROCK, MESSAGGIO DI PACE ALLA SAPIENZA

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Ven. 19/03/2010
LEZIONI di ROCK, LEZIONI di PACE

incontro con Ernesto Assante e Gino Castaldo
Aula Magna Università LA SAPIENZA di Roma
Piazzale Aldo Moro, 5
 h. 18:30  Ingresso libero  >> evento su Facebook  

INFOLINE  3332378378

Alla fine non c’è dubbio che l’idea di una”terra promessa”
sia un’idea trainante, una forza propulsiva
che ha attraversato il rock dalle origini, fino ai nostri giorni.

di Gino Castaldo La terra promessa

Evento promosso dal III Municipio di Roma e l’Associazione P4P presentano e con il progetto umanitario della Prem Rawat Foundation, ospite speciale Mondo senza Guerre

Arriva alla Sapienza di Roma la Lezione di Rock più amata in città, quella di Ernesto Assante e Gino Castaldo, critici musicali, giornalisti e scrittori, ma soprattutto i nostri Professori del Rock. Le loro domenicali LEZIONI di ROCK all’Auditorium di Roma sono diventate un appuntamento fisso i tantissimi amanti di questo genere, tanto da risultare spesso sold-out al botteghino. Venerdì 19 alle 18:30 nell’aula Magna de La Sapienza saranno eletti per qualche ora ‘docenti universitari’  e condurranno una lezione molto speciale perchè dedicata al Rock e all’impegno umanitario della musica nel nome della Pace. Attraverso i loro racconti veranno ricordate le tappe principali del cammino che ha portato la musica giovanile dalla dimensione di puro intrattenimento a quella di una profonda riflessione su sè stessi e sul mondo, fino all’ impegno sociale, politico e umanitario.

Durante il pomeriggio saranno presenti i volontari italiani di P4P che presenteranno le iniziative della Prem Rawat Foundation, associazione umanitaria impegnata nei paesi critici del mondo dove si adopera con le proprie strutture per portare cibo e assistenza sanitaria. Il suo fondatore Prem Rawat ci ricorda che “Smettere di sognare, è lo sbaglio più grande che fanno le persone” >>web fondazione

Voi vi nascondete nei vostri palazzi mentre i sangue dei giovani scorre dai loro corpi e viene sepolto nel fango (Bob Dylan- Masters of War)

 

LEZIONI DI ROCK ricordando Wayne e Joe

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Dom. 14/03/2010
WEATHER REPORT – I SING THE BODY ELECTRIC
Rassegna Lezioni di Rock
a cura di G. Castaldo e E. Assante
Auditorium Parco della Musica
Teatro Studio
h. 11:00 a.m. 5,00 €

Oggi una puntata molto speciale delle LEZIONI di ROCK di Gino Castaldo e Ernesto Assante, perchè dedicata ai Weather Reports, una formazione di grande energia dei primissimi anni ’70. Basti pensare ai suoi  fondatori il pianista Joe Zawinul, scomparso di recente, e il sassofonista Wayne Shorter, quest’ultimo dopo dopo aver militato a lungo nel mitico quintetto di Miles Davis, danno vita a uno dei gruppi ‘padri’ del jazz fusion.

Lo stesso Miles Davis alla fine del 1969 pubblica il disco Bitches Brew nel quale utilizzando le strumentazioni elettroniche del rock, risce a trovare un nuovo stile, che vede il jazz tradizionale, sempre presente nell’improvvvisazione, mescolarsi con le ritmiche del funky. Questo album, come molte delle cose scritte da Miles, ha generato un nuovo stile che fu definito sin da subito fusion, proprio per la sua caratteristica di realizzare una fusione tra stili diversi. E proprio in questo lavoro di Miles è presente Joe Zawinul, che ormai passato alle tastiere dal pianoforte, contribuisce alla svolta stilistica.

Sulle orme del suo precedente band leader, Shorter insieme a Zawinul danno vita ai Weather Report, che sin da subito viene considerata la band più innovativa del jazz fusion e oggi, a distanza di molti anni, la più importante.

Medley dall’album I sing the body electric, 1972 Weather Report

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Lezioni di rock: Lo Zeppelin è tornato!

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Di Federico Ugolini

Evidentemente anche i Led Zeppelin hanno suonato in tanti luoghi e in tanti modi, ma di certo hanno lasciato la loro impronta, come un vero e proprio marchio di fabbrica nella storia del Rock. La musica, così come s’intendeva negli anni cinquanta e sessanta, stava cambiando forma e i Led Zeppelin hanno segnato con il loro sound inconfondibile questo passaggio. Domenica 28 febbraio le Lezioni di Rock di Gino Castaldo e Ernesto Assante, hanno proposto, in una gremita sala Petrassi dell’Auditorium di Roma, il loro personale viaggio attraverso il suono esoterico e graffiante di Jimmy Page, Robert Plant e compagni.

La trama segue intrecci particolari partendo dal Blues di Willie Dixon e di Muddy Water che a un certo punto della storia si innesca nelle sonorità degli Small Faces, la famosa Mod Band londinese, e poi quegli stessi Riff, riveduti e corretti, finiscono nelle mani di Page e diventano “Whole lotta love”, uno dei più grandi successi della Band inglese. Da questo momento in poi il Rock indossa una nuova veste e si getta a capofitto in una dimensione onirica e psichedelica in cui tutto può e deve accadere.

Le situazioni live sono gli spazi temporali che la Band apre davanti al proprio pubblico, momenti in cui sul palcoscenico domina la magia creata dalle movenze accattivanti di Plant, dall’uso di strumenti elettronici come il Theremin e, a completare il quadro, dall’immagine di Jimmy Page dal sorriso beffardo quasi volesse rimarcare quella seducente affinità con il satanismo che da sempre lo circonda.

Assante e Castaldo passano così in rassegna alcuni dei momenti più emblematici della Band, le affinità con il Blues, certo, ma anche con la musica Folk rivisitata più volte nei loro dischi, con canzoni quali “Thank You” e la bellissima “That’s the way”. Non mancano le chicche filmate e i consueti aneddoti interessanti raccontati dai professori del Rock, Elvis Presley compreso.

Al termine della lezione, prima del suono della campanella, il finale è d’obbligo e i due musicofili ci portano verso quella scala per il paradiso, fatta di simboli e di pietre che non rotolano ma che restano: “Starway to Heaven”, nella spettacolare versione eseguita al Madison Square Garden nel 1973, irrompe nella sala.

Siamo proprio in chiusura. Il quarto d’ora accademico ci lascia giusto il tempo di capire come la morte del batterista John Bonham, vittima degli effluvi alcolici, segna la fine della mitica Band. Resta però il Rock irriverente degli esordi e quello mistico degli ultimi anni. Un Rock che ora suona in una sola direzione, quella della musica dirompente e terribilmente attuale dei Led Zeppelin!

SanremoLIVE

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Iniziato il Festival di Sanremo sessantesima edizione! Incredibile, anche quest’anno la solita sfilata di brutte canzoni, artisti stonati e ospiti inattesi.

Quindi poco da dire se non che il livello musicale è stato ‘nulla-di-che’ salvando dal mucchio per patriottismo la nostra romana Noemi, Veronica per gli amici, che con una grandissima emozione è salita sul palco dell’Ariston facendo a mio parere una bella figura, anche se la voce inizialmente incerta per la tensione l’ha un po’ tradita.

Ma voglio suggerirvi un altro modo di vedere Sanremo che ribattezzero’ qui  SanremoLive. Tutto avviene su un blog molto animato da due super musicologi, in ordine alfabetico – come direbbe Clericetta – Ernesto Assante e Gino Castaldo. Assa e Casta, per la rete, contemporaneamente allo svolgimento del festival scrivono piccoli articoli estemporanei (post) sempre divertenti e appropriati – ai quali chiunque può rispondere con commenti o semplici battute. L’impressione è la stessa che si ha stando al bar con gli amici a guardare tutti (e mille) insieme lo stesso televisore. In fondo al principio fu’ così. Sessanta anni fa’ solo alcuni avevano la radio e successivamente il televisore e le persone si riunivano proprio nei bar e nelle case dei pochi possessori a vedere l’atteso Festival della Canzone Italiana.

Ve lo suggerisco vivamente e sono sicura che non ne potrete più fare a meno. E come me anche voi d’ora in poi attenderete l’inizio Sanremo con tutta un’altra idea!! (clicca sulla scritta e entra!! all’orario del Festival…)

 

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Suggerito durante la prima serata di Sanremo da SanremoLive
Vampire Weekend – Cape Cod Kwassa Kwassa

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LEZIONI DI ROCK: JETHRO TULL

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Dom. 10/01/2010
JETHRO TULL  ‘Aqualung’

Lezioni di Rock. Viaggio al centro della musica
Teatro Studio
h. 11:00  €  5.00

a cura di
Ernesto Assante e Gino Castaldo

fonte auditorium.com

Era il 1971, un anno incredibile nella storia del rock, l’anno di Who’s Next, di Led Zeppelin IV, di Imagine, di Sticky Fingers, tanto per citare qualche titolo. Era l’anno in cui uscì Aqualung, album realizzato dagli inglesi Jethro Tull. Una band originale e curiosa, con un solista che invece di imbracciare una chitarra elettrica aveva in mano un flauto e un suono che riusciva a mettere insieme il blues, l’hard rock, il folk inglese, il pop, il jazz e persino, in passato, qualche briciolo di follia. Aqualung, con alcuni dei suoi celeberrimi brani, come la title track o Locomotive Breath, è il disco che porta i Jethro Tull di Ian Anderson nell’olimpo delle superstar del rock, un disco che ancora oggi merita di essere ascoltato con attenzione, raccontato fino in fondo.

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Le Lezioni di Rock di Castaldo e Assante sono molto attese, per tanto vi consiglio di acquistare i biglietti in anticipo, o se decidete di farlo il giorno stesso, di telefonare per verificare l’effettiva disponibilità di posti.

>>> Calendario Lezioni di Rock 2009-10

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LEZIONI DI ROCK: sold out per Michael J.

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dal 01/11/2009 al 16/05/2010
LEZIONI DI ROCK
Viaggio al centro della musica –  V Ed.
a cura di Ernesto Assante e Gino Castaldo
Auditorium Parco della Musica
Teatro Studio, Sala Petrassi
h. 11:00 € 5.00
Info 06 80241281

Dom. 22/11/2009
Michael Jackson – Thriller

Domani Lezione di Rock dedicata all’amatissimo Michael Jackson. L’evento è sold out da almeno due settimane e i fortunati che sono riusciti a comprare il biglietto assisteranno ad una puntata della rassegna a cura di Gino Castaldo e Ernesto Assante, critici musicali, giornalisti, che si annuncia straordinaria.

Qualcuno, spero, me lo raccontarà, perchè io stessa non sono riuscita a prendere i biglietti e, ai cari amici dell’Auditorium, dico solo che avrebbero potuto assegnare una sala più capiente, vista la massiccia richiesta di biglietti.

MORE:  

>>> PROGRAMMA COMPLETO DELLA RASSEGNA

 

LEZIONI DI ROCK 2009|2010

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dal 01/11/2009 al 16/05/2010
LEZIONI DI ROCK
Viaggio al centro della musica –  V Ed.
a cura di Ernesto Assante e Gino Castaldo
Auditorium Parco della Musica
Teatro Studio, Sala Petrassi
h. 11:00 € 5.00
Info 06 80241281

Inizia domani 1 novembre la quinta edizione della rassegna LEZIONI DI ROCK, incontri di approfondimento a cura di Gino Castaldo e Ernesto Assante, critici musicali, giornalisti, ma soprattutto due grandi appassionati di musica, quella buona  e vera, che sanno riconoscere e trasmettere raccontandone, come si farebbe a un amico, tutti i dettagli spesso inediti della storia e di cio’ che ha fatto nascere o spesso finire una determinata situazione musicale. Che si parli di un artista, di un disco o di una band in generale, Lezioni di Rock è sempre l’occasione per imparare qualcosa in più grazie ai racconti dei due esperti, che ne sanno una più del devil, supportati da ottimo materiale video, foto e audio a rendere ogni incontro più completo.

Anche io mi sento allieva di Gino ed Ernesto e grazie a queste lezioni di rock, che frequento con certosina assiduità, ho fatto crescere il mio bagaglio di conoscenze musicali. Non vi lasciate  ingannare dal titolo della rassegna, perchè se il rock è l’ingrediente fondamentale degli incontri domenicali, non macheranno il jazz, il pop, RnB e tutto cio’ che può essere considerato la grande Musica degli ultimi cento anni.


gino castaldo

PROGRAMMA 2009/10

Dom. 01/11/2009
Beatles – Remastered

Dom. 22/11/2009
Michael Jackson – Thriller

Dom. 06/12/2009
Santana – Abraxas

Dom. 13/12/2009
Coldplay – Viva la vida

Dom. 10/01/2010
Jethro Tull – Aqualung

Dom. 31/01/2010
Tom Waits – Raindogs

Dom. 21/02/2010
Aretha Franklin – Aretha

Dom. 28/02/2010
Led Zeppelin – II

Dom. 14/03/2010
Weather Report – I sing the body electric

Dom. 28/03/2010 Sala Petrassi
Queen – A night at the opera

Dom. 11/04/2010
The Cure – Seventeen seconds

Dom. 18/04/2010
Neil Young – Harvest

Dom. 09/05/2010 Sala Petrassi
2001 Odissea nello spazio

Dom. 16/05/2010
Depeche Mode – Violator

WOODSTOCK 40 ANNI

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August 15 -18, 1969
Woodstock Music & Art Fair
Bethel, New York

Ieri all’Auditorium serata di Lezioni di Rock dedicata ai 40 anni del festival più importante di tutti i tempi. A condurre la lezione come sempre i due giornalisti con la G maiuscola, Gino Castaldo e Ernesto Assante, molto preparati e in particolare, ieri, ancor più emozionati per l’argomento. Perchè Woodstock è stato un momento che sicuramente ha segnato e cambiato anche la loro visione delle cose e l’ho capito dall’entusiasmo nei loro occhi mentre ci raccontavano le vicende di quei tre o quattro giorni meravigliosi nel cuore del 1969.

Io non ero nata nel ’69, ma porto dentro di me la memoria tramandata di quell’evento a dir poco ‘perfetto’ da tutti i punti di vista, della musica e dell’organizzazione, che ha regalato al mondo una lezione di pace e unione e ci dimostra che, se le vogliamo, entrambe le cose sono possibili.

Woodstock è diventato un mito perchè rappresenta tutto quello che vorremmo essere. Prima di tutto musicalmente. Ma anche umanamente, liberi e al sicuro, riuscendo a godere in pieno della vita e sentirci uniti in questo. Woodstock rappresenta la voglia di pace espressa dalla massa ma è anche un susseguirsi di eventi ‘naturali’. Perchè naturalmente ‘si è fatto da se’. Potrebbe sembrare una facile allusione ai contorni festosi del festival, la droga prima di tutto, invece è la verità. Il festival infatti pensato per accogliere 70 mila persone, improvvisamente assume una nuova forma, quando in 500 mila si sono visti arrivare ed invadere pacificamente un’intero villaggio nelle campagne di Bethel, nello Stato di New York.

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un giovanissimo Santana – Soul Sacrifice – Woodstock 1969

Gli organizzatori di un festival oggi sanno benissimo che  sarebbe impossibile agire di fronte a variazioni così repentine e giganti come fu per Woodstock l’aumento spropositato di pubblico. Piuttosto si annullerebbe l’evento. Invece a Woodstock si andò avanti in maniera assolutamente naturale, con quel pizzico di incoscienza tipica di quando si è giovani, ma con la consapevolezza di dover proseguire una grande opera. Gli organizzatori, il più anziano di loro aveva 26 anni, hanno dimostrato una grande intelligenza, totale flessibilità e una ampia visione sull’umanità. Quattro ragazzi che hanno cambiato la storia della musica, ma come  giustamente ha sottolineato Assante, la Storia stessa. Oggi con una terminologia contemporanea si direbbe che la ‘macchina organizzativa’ ha funzionato alla perfezione. Per Woodstock invece si deve parlare di Anima, una grande anima che dall’alto della sua importanza e soprattutto della sua modestia, quella dell’artista nei confronti della musica, ancora dopo 40 anni illumina il cammino della musica da seguire ed è giovane e attuale. Credo che lo sarà per sempre..

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 Joe Cocker – A Little Help From My Friends – Woodstock 1969

 

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links

>> WIKIPEDIA Woodstock

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