FUORI ROMA: TOP JAZZ PER IL TERREMOTO 30/9 – 2/10

Standard

fresu di battista marcotulli

Umbria Jazz ha rivolto un appello al jazz italiano per una concreta testimonianza di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia del 24 agosto. Ed i musicisti, quegli stessi che da anni frequentano i palcoscenici del festival e che vi hanno lasciato tanti ricordi bellissimi, sia per loro che per il pubblico, hanno risposto con entusiasmo.

Paolo Fresu, Rita Marcotulli, Stefano Di Battista, Stefano Bollani, Enrico Rava, Francesco Diodati, Fabrizio Bosso, Julian Oliver Mazzariello, Gino Paoli, Renzo Arbore, Nico Gori Swing Group, Sticky Bones, Botta Band, Funk Off, Danilo Rea

Oggi sul palco un incontro raro e incredibile. Paolo Fresu con Rita Marcotulli incontrano Stefano Di Battista. Ci aspettiamo un bel po’ di scintille ma anche molto lirismo. Non mancate che il sostegno del pubblico è fondamentale!

LEGGI TUTTO

PROGRAMMA
30 settembre ore 21 Teatro Lyrick
Paolo Fresu – Rita Marcotulli duo
Stefano Di Battista special guest

Stefano Bollani “Napoli Trip”

1° ottobre ore 17 Teatro Lyrick
Enrico Rava – Francesco Diodati duo

Fabrizio Bosso – Julian Oliver Mazzariello duo
Gino Paoli special guest

A seguire, spazio adiacente al Palaeventi cena con piatti e prodotti tipici del territorio.

1° ottobre ore 21,30 Teatro Lyrick
Renzo Arbore Hot & Swing night:
una serata con Renzo Arbore

Nico Gori Swing Group

Sticky Bones

Botta Band.

2 ottobre ore 11,30 Centro Storico Funk Off
Lungo il percorso ci saranno tre postazioni organizzate dalla Pro Loco di Assisi dove si potrà gustare un tris di primi tipici delle aree colpite dal terremoto: Amatriciana, Norcina, lenticchie di Castelluccio.
E dalle 15:30 a Norcia!

ore 17.00 Cattedrale di San Rufino
Danilo Rea

#smm #socialmedia per S.Di Battista
a cura di Social PopUp
cristiana.piraino@gmail.com 

 

Bravi Umbria Jazz!

Pubblicità

(SURVIVOR) JAZZ IN CORSO

Standard

Toglietemi tutto ma non la musica, perché posso vivere anche senza scarpe, ma senza la Musica no. Intanto, prima di elencarvi Festival, Rassegne ed Eventi Jazz in corso o in partenza, in giro per lo stivale, mi preme ricordare cosa di molto importante non c’è più a Roma. Ecco cosa abbiamo perso:

Villa Celimonata  Jazz .. ora pro nobis
Villa Carpegna Odio L’Estate .. ora pro nobis
La Casa Del Jazz  .. ora pro nobis
e non dimentichiamo mai l’Angelo Mai .. ora pro nobis

 

RASSEGNE PRONTE PER L’USO!
Segnalatemi la vostra se volete:

Estate in Terrazza | THE SWING GARDEN

Dal 11 luglio al 26 Settembre ESTATE IN TERRAZZA 2014 Seconda Edizione di Estate in Terrazza. Spazio di incontro per l’estate romana. Un angolo di Roma inedito, dall’aperitivo con il tramonto ai concerti jazz, tango, bossa nova, folk, blues e tanto altro. Dopo concerto con la Milonga di Elettrotango Bar. Sul loro Fb il programma completo (Evento: Estate in Terrazza | THE SWING GARDEN)

  Continua a leggere

A UMBRIA JAZZ torna Keith Jarrett

Standard

Keith Jarrett Polar Music Prize winner 2003 Foto: Micael Engstr?m/IBL
Chissà con quale spirito salirà questa sera sul palco di Umbria Jazz 2013, dopo che l’ultima volta nel 2007 aveva preso a insulti, e pesantissimi, il pubblico accorso da ogni parte per assistere al suo concerto (e che l’organizzazione aveva dichiarato la rottura definitiva con questo artista). Il tutto per ‘colpa’ un flash indesiderato. Oggi si meriterebbe lui una risposta. Un NON applauso basterebbe.

JAZZ MEMORY: MICHEL PETRUCCIANI

Standard

Ricordare sempre Michel Petrucciani è  un dovere per me.  Italo-francese, fu il più grande pianista del secolo scorso. Costretto dalla sorte a convivere con un corpo che avrebbe fermato chiunque altro, lui fu capace di esprimere attraverso il pianoforte una forza immensa – musicale, di pensiero, di azione. In questo video trovato su youtube Petrucciani esegue un medley di brani storici della canzone italiana, a sua maniera e regalandoci 6 minuti di pura bellezza. Morì a 36 anni, giovanissimo eppure ci rimangono ore di registrazioni, video e tantissimi dischi che consiglio ai più giovani di iniziare a consultare. In verità, tutti, possiamo continuare a imparare da un talento così grande.

CURIOSITA’

Michel Petrucciani è sepolto a Parigi accanto a Fryderyk Chopin. [fonte Wikipedia] Continuate a sostenere Wikipedia come me  

di Cristiana Piraino

MINISTRO ORNAGHI RISPONDE AL JAZZ ITALIANO: SIETE APPREZZATI E SOSTENUTI

Standard

la Stampa Umbria Jazz

>> link La Stampa articolo completo

E’ bene ricordare i detti popolari, come ‘Dare un un colpo al cerchio e uno alla botte’. Nel mese scorso è divampata la polemica intorno all’argomento ‘jazz come parte o meno cultura italiana’ a seguito di una presunta dichiarazione del  Ministro per i Beni e le Attività Culturali‎ Lorenzo Ornaghi. Ovviamente gli animi jazz si sono scaldati parecchio e da giornale a giornale, vedi sopra La Stampa, hanno fatto rimbalzare la notizia circa la sospensione dei fondi pubblici a favore o contro il più importante Festival italiano di Jazz che dal 1973 si svolge in Umbria, incrementando un sentimento negativo in quanti, musicisti e addetti ai lavori,  fanno parte di questa categoria già fin troppo sottovalutata. Io stessa, dalla mia pagina Facebook, dimostrai risentimento verso Ornaghi. Tuttavia andando a cercare bene per capire esattamente come stanno le cose, ho trovato un interessante comunicato del MiBAC stesso, pubblicato sul loro sito istituzionale. In primo luogo il comunicato smentisce (e ne siamo sollevati) la bruttissima frase attribuita al ministro Ornaghi il quale non ha affermato, che il jazz “non è espressione diretta della cultura italiana”, ma cosa ben più importante mette in chiaro i veri motivi per i quali il finanziamento a Umbria jazz è stato sospeso. Ovvero, secondo il comunicato, per mancanza dei requisiti necessari a ricevere un finanziamento. Vi invito a leggere il comunicato.

*

COMUNICATO

Con riferimento a quanto apparso negli ultimi giorni sulla stampa in merito all’esclusione della manifestazione Umbria Jazz dal contributo ministeriale per il 2012, si rendono necessarie le seguenti rettifiche e precisazioni. Il Ministro Ornaghi non ha mai inviato una lettera a sua firma a Umbria Jazz. Non ha dunque mai scritto, né tantomeno affermato, che il jazz “non è espressione diretta della cultura italiana” secondo quanto riportato da un quotidiano quest’oggi. Tale affermazione non corrisponde in nulla alle convinzioni del Ministro, ed è altresì smentita da tutte le azioni adottate dall’Amministrazione in materia di spettacolo dal vivo, sia nel passato sia in questo anno finanziario.
Va altresì precisato che al Ministro per i Beni e le Attività Culturali non compete l’assegnazione dei contributi economici, essendo tale compito amministrativo affidato dalla legge alla Direzione generale per lo Spettacolo dal vivo, la quale ripartisce la quota destinata alle attività musicali ai numerosi organismi che presentano istanza, sulla base di uno specifico parere adottato dalla Commissione consultiva per la Musica.
Le manifestazioni di jazz vengono correntemente sovvenzionate se in armonia con le disposizioni che regolano la materia (legge 14 agosto 1967, n. 800, e Decreto ministeriale 9 novembre 2007) e se giudicate rispondenti ai requisiti di qualità adottati dalla predetta Commissione consultiva per la Musica, come per tutte le altre manifestazioni di spettacolo. Quest’anno la medesima Commissione ha reso parere favorevole al sovvenzionamento di ben 17 manifestazioni dichiaratamente di jazz (nel 2011 esse furono 15). Molte altre manifestazioni sostenute dal Ministero contengono nei loro programmi importanti avvenimenti jazzistici.
Tali manifestazioni, dunque, sono sempre state apprezzate positivamente e sostenute economicamente dal Ministero. Quanto al caso specifico, si rende noto che l’istanza presentata dalla “Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz” di Perugia non è stata ammessa all’esame qualitativo della Commissione Musica in quanto priva del requisito di cui all’art. 4, comma 2, del Decreto ministeriale 9 novembre 2007 (carenza dei tre anni di attività dalla data di costituzione dell’organismo richiedente il contributo, alla data della domanda fissata al 31 gennaio 2012) ed altresì del requisito di cui all’art. 12, comma 1, lett. b, del medesimo Decreto (esclusività della figura del Direttore artistico che risulta in comune con l’Associazione Teatro Mancinelli di Orvieto). Per lo stesso ultimo motivo alla Associazione orvietana è stato conseguentemente negato il contributo. Si tratta di norme certamente severe, ma che da moltissimi anni regolano i contributi ai settori dello spettacolo dal vivo. [Roma, 6 novembre 2012 Ufficio Stampa MiBAC Tel. 06.67232261]  _____ fine comunicato

Ne deduco che nessuno abbia messo in dubbio il JAZZ in quanto non cultura. Anzi, il Jazz viene sostenuto, come viene sostenuta la professionalità e chi fa le cose fatte secondo le regole. Nero su bianco i ‘tecnici’ del governo Monti, che saranno pure brutti e cattivi ma i calcoli li sanno fare, ci stanno dicendo che il jazz italiano è gestito con superficialità, se una grandissima istituzione non riesce a risponde ai requisiti di qualità adottati dalla Commissione consultiva per la Musica, cito il comunicato, e mi chiedo allora perchè una Fondazione così importante si deve comportare come un gestore di pub alle prime armi al quale fanno la multa per canna fumaria mancante! Sono dettagli? non lo so, dobbiamo avere dubbi. Certamente Umbria jazz è uno dei festival più importanti nel mondo di cui dobbiamo esserne fieri. Va preservato, sostenuto ma di riflesso Umbria Jazz deve sostenere il jazz dimostrando professionalità e democrazia nelle scelte artistiche.

*

GLI ARTICOLI E IL DECRETO ‘GALEOTTI’

art. 4, comma 2, del Decreto ministeriale 9 novembre 2007

2. Nessun soggetto può essere ammesso a contributo se non ha svolto almeno tre anni di attività nel settore musicale, ad eccezione delle attività ordinarie promosse da enti territoriali ed istituzioni ed enti pubblici. La Commissione individua prioritariamente le risorse da destinare alle nuove istanze.

Art. 12, comma 1, lett. b, del Decreto ministeriale 9 novembre 2007 (ma leggiamo anche il punto 1)

12. Festival e rassegne.
1. Può essere concesso, ai festival di cui all’art. 36 della legge 14 agosto 1967, n. 800, e alle rassegne di rilevanza nazionale od internazionale che contribuiscono alla diffusione ed al rinnovamento della musica e allo sviluppo della cultura musicale, anche in relazione alla promozione del turismo culturale, e che comprendono una pluralità di spettacoli, nell’ambito di un coerente progetto culturale, realizzato in un arco di tempo limitato ed in una medesima area, un contributo, che riveste carattere integrativo rispetto ad altri apporti finanziari, in misura non superiore al centocinquanta per cento di questi ultimi, se ricorrono le seguenti condizioni:

a) programmazione di almeno dieci spettacoli con prevalenza di soggetti italiani e per la restante parte anche di qualificati soggetti stranieri;

b) direttore artistico di prestigio culturale e di capacità professionale specifica, in esclusiva rispetto ad altri festival;

c) sovvenzione di uno o più enti pubblici.

di CRISTIANA PIRAINO

GIG NOTTURNA DEI TOP JAZZ ITALIANI

Standard


Trio di Roma – Umbria Jazz Winter
Photo by cristiana.piraino

TRIO DI ROMA
Rea Pietropaoli Gatto
Club Bevipiano (…ma suona Jazz )
Centro storico
h.24:00

Usciti dal Salone dei 400  a concerto non proprio finito (vd. post precedente), ci ritroviamo in molti nelle stradine di Orvieto. Il confronto è inevitabile e i commenti ci trovano tutti d’accordo. Scofield ci ha deluso. Di discorsi se ne possono fare tanti, ‘non era la serata giusta’, ‘ il repertorio era sbagliato’, ‘l’acustica inadatta’ .. etc.. resta il fatto che i sentimenti post-concerto vanno dalla delusione all’incazzatura forse anche per i 28 euro versati a biglietto..

Ma la notte ci riserva ancora un grande momento, a cui tutti cerchiamo di partecipare. Al Bevipiano sta per iniziare una Gig con il Trio di Roma. Tre amici per la pelle con la loro amicizia nata tra i banchi di scuola a Roma e che oggi rappresentano una delle formazioni più interessanti a livello nazionale che si riflette anche sulla scena internazionale, portando il jazz italiano sui palchi più prestigiosi.

A parte queste considerazioni che sono dati di fatto, il gruppo è strepitoso e la loro musica ci coinvolge dalla prima all’ultima nota. La gig è stata l’apice di una giornata da sogno!!

Il Trio di Roma ha presentato alcuni brani del loro ultimo (e primo) lavoro discografico dedicato alle colonne sonore di film celebri e meno noti. L’idea è unica in quanto lo è lo stile e la realizzazione stessa. Più volte sono stati presentati progetti in jazz legati a importanti colonne sonore, ma questo lavoro non è assolutamente scontato e rappresenta una vera novità anche perchè, dopo oltre 20 anni di intensa collaborazione, questo disco effettivamente è il primo per lo storico Trio. Alla fine del concerto ho acquistato il CD e ora me lo sto ascoltando per il piacere del mio udito.

Infine una bella sorpresa. Il Trio ha invitato sul palco due amici colleghi, Rosario Giuliani e Aldo Bassi, per suonare insieme due pezzi e concludere in modo esplosivo una performance indimenticabile (nella foto il momento in cui Aldo e Rosario sono saliti sul palco del Bevipiano). I pezzi suonati sono stati Straight no Cesar e Cherokee.

.