
Nero, parola dell’anno, Se potessi dare un premio e nominare la donna dell’anno,
per capacità, sensibilità, coraggio e forza morale, non avrei dubbi. Per me è Cecile Kyenge
Tramite Flickr: Con questo pensiero vi auguro buona fine e buon principio e un buon nuovo anno.
2013! Un anno in cui la parola ‘nero’ ha dominato in molti modi. Un numero non molto amato sin dal principio, da esperti di numerologia e dalla superstizione popolare, eppure è stato un altro anno della nostra vita. Di certo un anno particolare in cui la sofferenza ha sfiorato, nel peggiore dei casi, travolto molte persone. Ma ad analizzarla meglio questa ‘sofferenza’ ci si accorge che spesso è questione puramente materiale. Certamente il costo della vita ha piegato la schiena di moltissime famiglie sulla carta e nei telegiornali, perché parliamoci chiaro l’Italiano (non si sa come, ma si sa come) se la cava spesso al nero. Tante altre persone, forse la maggior parte, hanno solo dovuto rinunciare al superfluo. 6 o 12 paia di scarpe in meno nel 2013, oh! e di certo non si è fatto un buco nero nelle scarpiere ben rigonfie di certe signore. Anche in questo caso, dei grandi benestanti, per via del redditometro possiamo tranquillamente ipotizzare l’utilizzo della parola in nero.