Sab. 5/12/2009 MOSTRA FOTOGRAFICA
ROBERTO PANUCCI Fotografo Jazz
Kinà Art Cafè
C.so Trieste 49/a (MARINO) >> more Locali di Roma
Tel 0693667719 – 0693661096
h.19:00
Ho conosciuto Roberto all’inizio della primavera scorsa, durante un concerto al 28diVino, vicino piazza Ragusa. Quella sera suonava Luca Nostro, pregiato chitarrista romano con il suo >> Organ Trio. Roberto era lì per fotografare il palco e con lui, come è mia consuetudine fare alla fine di ogni concerto con chi fa le foto, scambiai i biglietti da visita. L’indomani ricevo da Roberto in mail alcune di quelle foto e per me è stato un vero ‘colpo di fulmine’ artistico e una rivelazione di talento.
Tecnicamente, eccellente. Mi è difficile pero’ dare una definizione al suo modo di fotografare, sembra quasi che il suo occhio riesca a centrare sempre il momento in cui, quella piccolissima piega del viso o goccia di sudore impervista, particolari apparentemente insignificanti, riescono invece a trasmettere l’intero stato d’animo dell’artista e per assurdo a far ‘sentire’ la musica, fissata dall’obiettivo di Robero Panucci.
Roberto spesso ringrazia tutti, compresa la redazione di Romalive, per avergli dato spazio e fiducia, basti fare un giro sul suo sito ufficiale per leggere le decine di pensieri a lui rivolti dai musicisti, dalla stampa, dai noi blogger. Ma la verità è che questo Artista associa al grande talento che la vita gli da’ una professionalità e serietà nel lavoro che pochi hanno. La sua è la passione ed è contagiosa.
<<Mesi fa, quando tutto è iniziato non riuscivo a credere a quello che stava accadendo. Artisti che per me rappresentavano dei miti, degli idoli del jazz contemporaneo distavano meno di un metro da me ed io stavo lì a fotografarli, scoprendone i pregi, i difetti, catturando le loro emozioni e la loro musica in fotografie, le mie fotografie: un’emozione indescrivibile!!!
Poterli vivere e scoprire, essere partecipi di un evento e viverlo da dentro mi faceva emozionare come non mai!!
Non potrò mai dimenticare l’esperienza vissuta durante il sound check di Maria Pia de Vito, io accanto a lei appoggiato al piano e lei a suonare – per me – le mie sue canzoni preferite, oppure gli abbracci di Fabrizio Bosso dopo qualche tempo che non ci eravamo più visti.
L’educazione e la timidezza di Javier Girotto, il suo suono incredibile, il suo respiro, che ad un metro da lui sentivo entrare dentro me come una sofferenza, come un dolore, durante l’esecuzione di un brano dedicato ai desaparecidos!! L’umanità di Marco Siniscalco alle tre di notte davanti ad una birra, sotto le stelle di Villa Celimontana o l’umiltà di Franco Cerri che ad 84 anni ancora si emoziona come al primo concerto !!!
E ogni sera è una sfida! Una gara tra me e loro! Cercare di avvicinarsi entrando in sintonia oppure allontanarsi nel rispetto della loro timidezza o riservatezza! E quando riesci a trasmettere l’emozione, la loro emozione e la mia di spettatore privilegiato, tutto sembra, come il tempo in un attimo congelato dal clic! O come la goccia di sudore che scivola sulle ciglia di qualcuno che guardandomi negli occhi mi regala un sogno. Il suo sogno e la sua musica!
Spero davvero che le mie foto trasmettano tutti i miei mille sogni e le mille emozioni che ogni sera accanto a loro provo ascoltando la musica dei miei artisti preferiti! E se certe volte, guardando le mie foto lo spettatore si fermerà un attimo rapito da quel suono e da quel sospiro allora vorrà dire che le mie lacrime di gioia che talvolta scorrono sono arrivate fino a lui!! In quel sottile filo che unisce l’artista, il fotografo e lo spettatore, come quel qualcosa di magico che ci fa sentire parte unica di un sogno.>>
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