“First Name: Oona” è un disco sornione, che ti scorre sottopelle, che ti gira nelle orecchie, che ammicca e ti chiede di premere ancora “play”. Almeno Úna volta.
Oona Rea (si legge Una) classe 1991, talento innato e figlia d’arte di Danilo con il quale ha girato palchi di mezzo mondo, cresciuta a “pane e blues” si è formata come cantante nel Conservatorio di Santa Cecilia. Oona è una vera sorpresa! Una vocalità lontana da ciò che il jazz e la musica in genere sono soliti ascoltare oggi. C’è chi l’ha paragonata a voci rare e strabilianti come Annette Peacock, da pochi giorni si è presentata ufficialmente al ‘mondo’ con il suo album di debutto “FIRST NAME : OONA” ed. Jando Music e Via Veneto Jazz, un disco che sorprende dalla primissima nota, suonato meravigliosamente da un line up di Top Jazz internazionale. Al primo ascolto già ti entra nel cuore e decidi subito di mandarlo in loop.
Luigi Masciari con Oona ha composto le musiche e ha anche suonato la chitarra e curato gli arrangiamenti. Al basso, a suonare le nove canzoni, il grande Alfredo Paixão, il poetico Alessandro Marzi ha aggiunto una batteria. E ogni tanto è andato a trovarli in studio anche Danilo Rea, che ha suonato un pianoforte qui e là.
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