TOM HARRELL, la sua Roma in un disco

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E’ stata una grande emozione vedere una così bella performance prima e parlare con lui dopo. Scoprire che dietro a un musicista perfetto, capace di dosare la sua grande forza come un pennello leggero con cui dipingere immagini di cristallina bellezza, si cela una persona carica di emotività, apparentemente delicata come una farfalla.

Tom Harrell alla Casa del Jazz di Roma il 19 luglio scorso ha veramente stregato tutti con il suo quintetto, in un crescendo musicale di notevole intensità, con un repertorio dedicato a Roma e contenuto nel nuovo disco Roman Nights, notti romane. Per il tempo del concerto l’attenzione del pubblico è stata massima e i tre bis concessi alla fine, oltre al tentativo di richiesta del quarto bis, dimostrano un apprezzamento totale. Nella performance risaltano i suoi tratti più tipici che già conoscevamo come il suo affinato lirismo, la sua inesauribile vena compositiva, la sua generosità verso i musicisti che lo accompagnano, Wayne Escoffery al sax tenore, Danny Grissett al piano, Ugonna Okegwo al basso e Johnathan Blake alla batteria, quattro musicisti di primissimo ordine. Colpisce la compostezza di questa ritmica, che apparentemente rimane in disparte svolgendo per lo più un ruolo di accompagnamento, ma che senza voler strappare l’applauso rivela grandi capacità e costanza nello sviluppo dei temi e nella straordinarietà dei solo. Un ritmo incalzante, quando vuole ricordare la bossa o la ‘dance’ di fine anni settanta, sempre senza esagerare e superando ogni possibile cliché. Così è la musica di Tom Harrell, fonte di ispirazione per moltissimi artisti, anche in Italia. Il suo jazz è melodico anche quando affronta lo swing; è perfettamente impregnato della cultura afroamericana di sempre ma proiettato ai giorni nostri, con il sostegno di una ritmica che si lancia in sound accattivanti e più familiari alla contemporaneità. La tromba diventa lo strumento ideale attraverso il quale Mr. Tom Harrell esprime la sua grande sensibilità e una totale padronanza del linguaggio.

Ho avuto la fortuna di scambiare con lui una battuta alla fine del concerto. Già salendo le scale verso il suo camerino ho provato una grande emozione e nel vedermi davanti a lui ho sentito un vero tuffo al cuore. Impossible astenermi dal fargli ‘la’ domanda che sin dal primo momento avrei voluto chiedergli: … Tom che cosa di Roma ti ha dato l’ispirazione per scrivere un nuovo lavoro e dedicarlo proprio alla mia città?

Tom: “Cio’ che mi ha sempre interessato qui è la cultura in generale e lo stile di vita in particolare. Io seguo con molto interesse i temi legati alla longevità, e ho scoperto che l’olio d’oliva racchiude delle proprietà “antietà” uniche; proprio questo stile di vita in Italia, che io reputo salutare è importante per me, perché quando stai bene con te stesso e in salute allora sei capace di essere positivo anche con il mondo che ti circonda, di conseguenza hai la possibilità di essere più gentile nei confronti di tutti. Inoltre mi sento legato a Roma perché mia madre mi ha sempre detto che nella nostra famiglia c’è qualche radice romana” ….Allora sei uno di noi Tom! Sei un po’ romano anche tu!! Tom: “Oh si!! Sono anche io un po’ romano” (..ridendo di cuore!)

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Questo post è privo di immagini in quanto Tom Harrell ultimamente non desidera essere né fotografato, né registrato, né ripreso in video. Nel rispetto di questa decisione non abbiamo nessun contenuto multimediale per il suo concerto. Ci rimane il bellissimo ricordo di una serata veramente unica e indimenticabile alla Casa del Jazz di Roma.

CAPODANNO 2010: Room26

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Giov.  31|12|2009
Roaring Twenties

Cenone in Jazz 
DJs: Luis Radio & Tony Humphries
Richiesto agli ospiti di indossare una maschera/costume 
 anni venti
ROOM26
P.za Guglielmo Marconi, 31

 info@room26.it  tel. +390654649512

Tra gli eventi più sofisticati a Roma nella notte di S. Silvestro, vi segnalo la serata al Room26, music club in zona Eur con uno degli impianti acustici migliori esistenti oggi, diretto da Luis Radio, dj romano colto e di grande esperienza che, supportato da uno staff di veri professionisti, contribuisce a rendere ogni momento veramente indimenticabile.

Ci offrono un capodanno all’insegna della grande musica, con un cenone a base di Jazz e a seguire un party nel segno della House music che vedrà alla consolle, oltre che il padrone di casa Luis Radio, uno del massimi artisti del genere a livello mondiale, Mr. Tony Humphries.  Una serata in maschera, che l’organizzazione richiede ai proprio ospiti, che ricorderà i ruggenti anni venti, quando il benessere economico coincideva con la decadenza, quando a New York esplodeva il Jazz e in Europa il Futurismo rappresenta  lo stato d’animo di un intero continente.

Tony Humphries nato a Brooklyn, New York, nel 1957. Nel 1975, riesce ad avere la sua prima serata al Club El Morocco, a Manhattan, ma non prende in considerazione l’idea di fare il dj come professione. Nel 1982, diventa dj resident di un club del New Jersey, lo Zanzibar Club, da dove al sabato, le sue serate, verranno trasmesse in diretta radiofonica. Allo Zanzibar Club, Tony Humphries, ci resterà per ben 12 anni, fino al 1994, come dj resident. Lavora anche allo studio 54 di New York. Nello stesso periodo, porta il Garage Sound di New York, in Europa, a Londra, al Ministry of Sound, dove nel gennaio del 1993, diventa dj resident. Nello stesso anno diventa anche dj resident di un prestigioso club italiano, l’Echoes di Rimini, dove resterà per 4 anni. Nel 1997, dopo anni passati praticamente in Europa. Nella sua carriera, Tony Humphries, ha realizzato più di 200 remix per artisti molto importanti. Fra i tanti, sono da ricordare i suoi primi lavori, ad inizio di carriera, per Mtume, che gli fece vincere il suo primo disco d’oro, per Chaka Khan, Regina Belle, Donna Summer, Jungle Brothers, Queen Latifah.

Luis Radio nato a Roma. La passione e la totale dedizione alla musica Dance le ha dimostrate fin da giovanissimo quando nella sua cantina selezionava la musica per pochi amici creando sin da allora l’atmosfera giusta per indimenticabili party sempre all’ insegna della musica Disco e House. Un training che l’ ha portato in seguito a perfezionare la sua tecnica grazie anche alle esperienze acquisite lavorando accanto al grande DJ Tony Humphries. 

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Informazioni

Cenone + Entrata Club 100,00 €

Entrata Club dopo mezzanotte in prevendita 60,00 €

PREVENDITE ENTRATA E PRENOTAZIONI CENONE:

capodanno@room26.it

Tel. +390693386336   Mobile:  3290385251

CAPODANNO 2010: Big Mama

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Gio. 31|12|2009 BLUES
LOUISIANA RED & THE BLUES MACHINE
HAPPY BLUES NEW YEAR 2010

BIG MAMA  >>> music clubs roma
Vicolo San Francesco a Ripa 18
tel. 065812551

Ingresso con prenotazione

Gran Veglione di Capodanno con il Bluesman LOUISIANA RED e la sua BLUES MACHINE. L’avvento del 2010 sarà festeggiato con una lunga maratona musicale che durerà fino all’alba del 1 gennaio. Alle 21.30. aprirà il club. Alle 23.15 inizierà il concerto. Il primo set arriverà a lambire la mezzanotte, quando la musica degli strumenti e quella dei tappi di champagne si uniranno in un fragore che sancirà l’entrata nel nuovo anno. Il concerto continuerà con un lungo secondo set che si protrarrà sino a quando verranno offerte a tutti i clienti le ormai famose LENTICCHIE E COTECHINO di Mamma Rita, una tradizione lunga quanto il Big Mama.

Informazioni

info su disponibilità posti e prenotazioni: Tel. 06.5812551 oppure prenotazioni@bigmama.it

Tesseramento al  BIG MAMA

La tessera del club serve per assistere alla maggior parte dei concerti senza pagare nulla, ad eccezione di eventi maggiori per alcuni dei quali viene applicato un biglietto d’ingresso. E’ necessaria sempre, per poter assistere agli spettacoli del Big Mama. La tessera costa 14 Euro per tutta la stagione artistica (da settembre a giugno). In occasione di concerti con biglietto di ingresso, è possibile acquistare una tessera mensile (validità 30 giorni) al prezzo ridotto di 8 euro. La tessera si acquista direttamente all’ingresso del locale.

“EARTH DAY” CON BEN HARPER A ROMA

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Merc. 22/04/2009 CONCERTO DI PIAZZA
EARTH DAY
Various Artists
Giornata Mondiale Della Terra
Ingresso Gratuito  dalle h. 20:00

INFOLINE tel. 060608  
Come arrivare con i mezzi

Roma ospita per il terzo anno consecutivo le celebrazioni per la Giornata mondiale della terra, “Earth day”, il 22 aprile 2009, con un concerto gratuito a Piazza del Popolo a partire dalle ore 20:00. L’evento, ci tiene a sottolineare l’organizzazione, è ‘a impatto zero’, perche’ per le emissioni di anidride carbonica, che saranno inevitabilmente generate durante il concerto, la terra verrà ricompensata dalla piantumazione di 1000 alberi all’interno della riserva del parco dell’Aniene vicino Roma (iniziativa sostenuta dalla radio Life Gate) e quasi 10 ettari di nuova foresta in Costa Rica. Inoltre la serata verrà trasmessa in mondovisione dal canale 710 di Sky National Geografic Music e sul web >>National Geografic Hd a partire dalle 22:00.

BEN HARPER, accompagnato dalla sua nuova band Relentless7, è sicuramente l’evento più atteso in città. Un artista di talento e per questo già annoverato tra i grandi musicisti di questa epoca. Ma non solo, perchè Ben Harper con la sua musica, che mescola sapientemente il rock con il folk e le influenze reggae, si è dimostrato un artista impegnato socialmente attraverso i testi delle sue canzoni capaci di toccare profondamente i temi trattati. Ben Harper presenterà alcuni brani del nuovo album in uscita il 24 aprile 2009.

Durante la serata saranno ospiti sul palco altre tre formazioni veramente da non perdere, i torinesi Subsonica e artisti internazionali quali >> Nneka,(artista hip-hop dalla Nigeria)  Bibi Tanga & The Selenites, nel video (black music, groove, funk da Parigi). La serata si concluderà con un DJ set a cura di Mathieu Schreyer.

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WEB: al sito tutto nuovo http://earthday.ngcitalia.it/  per vedere in streaming il concerto e dove troverete tutte le informazioni sulla Giornata mondiale della Terra e i consigli per vivere in modo sostenibile.

MOSTRA FOTOGRAFICA: “Ghiaccio estremo” del fotografo James Balog, sul National Geografic Channel il 22/04/09. Una grande ricerca fotografica dedicata alle regioni polari dove i ghiacciai si stanno scogliendo. Balog ha fotografato le stesse immagini per tre anni consecutivi, offrendo un’immagine reale e attuale della drammatica situazione che il nostro pianeta sta vivendo.

 nel video Bibi Tanga – It’s The Earth That Moves

Vodpod videos no longer available. 

BOB DYLAN A ROMA

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Ven. 17/04/2009
BOB DYLAN
Palalottomatica (Eur)

Tribuna centrale 69,00
Tribuna laterale 57,50
Parterre non numerato 46,00
Terzo anello num.centrale  46,00
Terzo anello num. laterale 40,25

Arriva a Roma ad aprile il cantautore e poeta americano Bob Dylan. E’ di sicuro uno degli ultimi miti viventi del ventesimo secolo. Ha dedicato la sua vita e continua a farlo alla musica, quella con la emme  maiuscola, impegnandosi per la Società civile armato pacificamente dei testi delle sue canzoni quelle che tutti ormai riconosciamo come Poesia.

Dylan è una delle più importanti figure nella musica degli ultimi cinquant’anni non solo per il suo paese, gli Stati Uniti, che proprio un anno fa nel 2008 gli assegnava il premio Pulitzer per essere il personaggio più rappresentativo della cultura e della storia americana.

[nota: Il Premio Pulitzer è un premio statunitense, considerato come la più prestigiosa onorificenza nazionale per il giornalismo, successi letterari e composizioni musicali. Fonte: wikipedia]

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 CONSIGLIATO

Parole nel vento
raccolta di saggi inediti su Bob Dylan

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Alessandro Carrera ha selezionato dodici magistrali saggi, tutti inediti in Italia, attraverso i quali vengono scandite le tappe della straordinaria carriera di Bob Dylan. Dal primo profilo dylaniano apparso sul “New Yorker” nel 1964, fino a un saggio su Dylan come maestro dell’arte della memoria, pubblicato nel 2006; ne emerge un ritratto multiplo ed esteso nel tempo, la biografia intellettuale a più voci di uno dei più significativi artisti del nostro tempo.

In Parole nel vento (ed. Interlinea) Alessandro Carrera ha raccolto e tradotto i migliori saggi di critica musicale inglese e americana su Dylan: da Ralph J. Gleason uno dei fondatori di “Rolling Stone” ad Alex Ross, critico musicale del “New York Times”, fino a Ellen Willis, giornalista moglie di Stanley Aronowitz che favorì l’incontro tra Dylan e i Beatles, solo per citarne alcuni. Ne emerge un ritratto multiplo ed esteso nel tempo. Completa il libro un interessante saggio di Carrera sulla traduzione della canzoni di Dylan e sulla difficoltà di renderne il significato in Italiano, non traducendo alcune parole dal particolare potere evocativo. 

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 .. non posso non dire che.. 

Portando Bob Dylan al Palalottomatica ancora una volta  si evidenzia quanto Roma sia carente di spazi di taglio medio per la musica di livello. Il Palalottomatica, negli anni certamente migliorato dal punto di vista dell’acustica, rimane tuttavia inadeguato ad ospitare un artista come Bob Dylan per evidenti problemi di sound che nonostante tutti gli sforzi fatti persistono in quella location che, sottolineiamo ancora una volta,  non è stata progettata per la musica. E proprio in occasione di tali concerti – dove è fondamentale ascoltare ogni singola nota, ogni parola e l’incontro delle due – che le amministrazioni locali romane e laziali dovrebbero assolutamente mettere in conto la costruzione di una location al chiuso che sia progettata in ogni suo dettaglio per assicurare un elevato livello acustico. Siamo a Roma e non si vive di soli centri commerciali!