‘Dal vivo’ ci possiamo salvare, sempre

Standard

A tutti i delusi, a tutti gli arrabbiati, a tutti quelli che hanno perso il sonno ed, infine, la speranza, davanti allo spettacolo tragicomico sanremese. A tutti quelli che diranno basta o che lo hanno detto già. Voglio dire che la musica dal vivo ci salverà sempre. Ora più che mai

Ecco come ritrovare la perduta ‘umanità’ in pochi semplici passi. Consideratelo un Tutorial. Anzi questo è il Tutorial per restare persone libere e pensanti (e non i loro numeri).

1 spegnere la TV
2 accendere il cuore e la mente
3 indossare le migliori intenzioni
4 coinvolgere i migliori amici
5 uscirne fuori

VI CONSIGLIO A ROMA DAL 4 AL 6 FEBBRAIO di passare al Boogie Club di Roma, al riparo dal trash, ascolterete dei grandi musicisti ed artisti, in grado di donare forti emozioni. Continua a leggere per scoprire il programma e, in fondo al post, trova tutti i contatti del Boogie Club Roma.

Continua a leggere
Pubblicità

SMALLS JAZZ CLUB: GUAI PER IL PICCOLO TEMPIO DEL JAZZ DI NEW YORK

Standard

Infame, diremmo noi a Roma. Tant’è che un qualche anonimo denuncia (senza reali fondamenti) uno dei più frequentati jazz club del mondo, nel cuore del jazz mondiale a New York. Lo racconta il proprietario Spike Wilner in una nota pubblicata sulla pagina del club e ricevuta dagli iscritti alla newsletter. 

Lo Smalls Jazz Club è stato denunciato in forma anonima alla State Liquor Authority, per aver violato le regole anti COVID. Nello specifico è stato segnalato per aver infranto la regola per cui a nessun locale è consentito pubblicizzare o imporre un biglietto per un evento musicale. Una legge specifica dello Stato di New York piuttosto controversa e dichiarata incostituzionale da un giudice federale, che tuttavia ha permesso ad un ‘anonimo’ detrattore di denunciare lo Smalls e di fargli piombare il loco due agenti di polizia sotto copertura, i quali tanto per iniziare hanno evidenziato una serie di piccole infrazioni assolutamente non relative al COVID. Cibo inadeguato, secondo una nuova regola per cui i bar devono servire “cibo sostanzioso” con qualsiasi bevanda alcolica.

Va ricordato – come fa Wilner in questa lunga nota esplicativa LINK – che lo Smalls ha una licenza di taverna senza cucina. Infatti il cibo servito ai clienti che lo desiderano, arriva da una vicina paninoteca. Nonostante questo le forze dell’ordine hanno insistito nel qualificare il club come ristorante. E dato che un ristorante senza cucina è come un’automobile senza ruote, si potrebbe subito pensare alla malafede di qualcuno. Ovviamente sono state segnalate anche varie anomalie in materia di prevenzione COVID – cosa che il dipartimento dello sceriffo, passato al club per i controlli di routine una settimana prima non aveva rilevato, ma, al contrario aveva riscontrato condizioni conformi ai requisiti di legge. Comunque, la principale infrazione secondo gli ufficiali della SLA resta il fatto che, attraverso il sito web, siano stati pubblicizzati i live e venduti gli ingressi, infrangendo di fatto quella legge, controversa e incostituzionale di cui sopra.

“Il nostro problema – dichiara il proprietario e direttore Spike Wilner – è che in realtà non abbiamo nessun altro metodo per essere operativi se non questo. Soprattutto, noi non abbiamo una cucina. Siamo, da 25 anni, un luogo di musica dal vivo. Ma l’ispettore è stato spietato e ha portato il nostro caso a un’udienza segreta della commissione SLA, per votare sulla sospensione sommaria della nostra licenza. Di tale udienza non siamo stati informati e non ci è stata data la possibilità di difenderci.”

A qualcuno è sembrata un’esecuzione dei bar che dovevano essere ‘terminati’ dalla SLA uno dopo l’altro. Il caso dello Smalls era l’ultimo bar all’ordine del giorno dell’udienza. “Per un miracolo – continua nella nota Wilner – e il nostro avvocato ha detto che non era mai accaduto prima, due dei tre commissari hanno votato contro la mozione. Non mi è chiaro il motivo per cui siamo stati risparmiati, ma mi piacerebbe credere che sapessero chi siamo e non volessero estinguere un’istituzione culturale. Verremo comunque multati e probabilmente in modo significativo, ma lo Smalls vivrà per vedere un altro giorno.”

Day by day we soldier on.

– Spike Wilner –

CONTINUA A LEGGERE PER SCOPRIRE COME LO SMALLS STA SOPRAVVIVENDO NELLA PANDEMIA

Continua a leggere

STEFANO DI BATTISTA RESIDENT AL ALEXANDER DAL 13 AL 17 SETTEMBRE

Standard

stefano di battista Alexanderplatz jazz club roma

“Con orgoglio possiamo annunciare il musicista di riferimento del jazz italiano, l’unico che è andato oltre le frontiere e che ha collaborato con uno dei più grandi musicisti di jazz del 900: Michel Petruciani”. E’ così che Eugenio Rubei, direttore artistico dello storico Alexanderplatz Jazz Club romano alla 34^ stagione, annuncia la presenza come resident artist di STEFANO DI BATTISTA, nella settimana dal 13 al 17 Settembre 2016. Senza alcun dubbio tra i musicisti numero uno al mondo per il sassofono, Stefano Di Battista riesce a compiere quella rara magia di unire e trasmettere tecnica e sentimento. Amatissimo in Francia dove è osannato come una rock star, ha suonato al fianco di moltissimi artisti che elencarli diventerebbe complesso. Certamente tutti ricordano, come lo stesso Rubei sottolinea, le sue collaborazioni con Michel Petrucciani, ma anche con con Elvin Jones – lo storico batterista di Coltrane, con McCoy Tyner e Bobbie Hutcherson, e poi con alcuni dei mostri sacri del jazz mondiale come Quincy Jones, Herbie Hancock, Ron Carter, Joe Lovano, Tom Harrell. Stefano Di Battista nel nostro paese ha collaborato con tutti i principali colleghi jazzisti ed è uno dei musicisti più conosciuto anche dal grande pubblico per aver portato il suo sax in progetti con Lucio Dalla, Erri De Luca, Claudio Baglioni, Enrico Rava, Massimo Ranieri, Alex Britti e tanti altri grandi artisti della nostra musica. Continua a leggere

EUGENIO RUBEI “SENZA JAZZ NON SO STARE”

Standard

Eugenio Rubei  

Non puoi dire di conoscere qualcuno fino a che non lo conosci bene. Cresciuto a pane e jazz e messo alla prova da un padre non facile, Eugenio Rubei ha trasformato in positivo tutte le sue esperienze che sono diventate per lui un bagaglio di vita molto strategico con il quale ogni giorno affronta il suo lavoro. E’ per questo che oggi, senza ombra dubbio, Rubei jr è uno che di jazz in Italia ne sa parecchio. In questa sincera chiacchierata con Romalive parla di se stesso e del jazz ovviamente. Non un’intervista, ma la possibilità di capire attraverso la voce di uno dei principali jazz club in Italia, cosa stia succedendo nel settore e come si può  affrontare il domani. Rivolge una critica puntuale e giusta verso un sistema che non aiuta ma che delega totalmente ‘la questione’ ad imprenditori come lui che per passione portano, o tentano di portare, alla ribalta la musica assumendosene personalissimi rischi. Ringrazio pubblicamente Eugenio Rubei per aver dato il suo punto di vista su temi ‘caldi’ in un momento storico che non è affatto facile anche per lui e che non si può comprendere fino in fondo senza conoscere l’esperienza di chi la performance la rende, di fatto, possibile. 

Continua a leggere

RECORD NIGHT 02 |2014 ‘INCIPIT’

Standard

Ven 28.2.2014
RECORD NIGHT 2014 | 02
presenta INCIPIT di Sebastian Marino Trio

#Jazz Night Charity Cafè
Via Panisperna 68. Rione Monti
Ingresso Gratuito

Sebastian Marino Piano | Andy Pietropaolo Contrabbasso | Luca Fareri Batteria

Secondo appuntamento con la Rassega RECORD NIGHT. Un modo per dimostrare il nostro sostegno alle nuove produzioni discografiche. Questo mese andiamo a scoprire le composizioni del pianista esordiente Sebastian Marino, raccolte nel suo album INCIPIT di recentissima pubblicazione edito a quattro mani con la Indaco Record. Un’opera prima dove si nota un grande impegno sul piano compositivo e degli arrangiamenti. Un disco bellissimo che segna a nostro parere l’inizio di un bel percorso artistico. Continua a leggere

28Divino Jazz I° CLASSIFICATO JAZZIT AWARD 2012

Standard

Jazzit Award 2012 28divino

Il Club romano di Via Mirandola vince il primo premio del Jazzit Award 2012 come miglior club d’Italia. Una bellissima notizia e la giusta conclusione e nuovo inizio per Natachà e Marc, proprietari del club 28Divino che non solo ne fanno la programmazione artistica, ma si occupano di ricevere e servire gli ospiti, facendoli sentire sempre ben accolti. Pensandoci bene,  ci si sente a casa con loro e sicuramente è uno dei motivi per cui nel tempo ho assistito alla trasformazione di un ex-pub con cantina in uno dei club di Roma più influenti musicalmente e ben organizzati per tutto ciò che riguarda l’accoglienza, con una numerosa cerchia di frequentatori che si rispecchia anche nei numeri di followers sui social networks del club. Quindi aver letto su Facebook qualche giorno fa che il premio di Jazzit 2012 è stato vinto proprio da loro mi ha reso felice, perchè credo che questo riconoscimento sia meritatissimo. Finalmente il 28Divino entra ufficialmente nella lista dei principali Club capitolini del Jazz. Anche se chi lo frequenta già lo pensava.

Pur non essendo passati indenni attraverso questi anni difficili in cui a soffrire di più sono le piccole realtà proprio come il 28Divino, loro sono andati avanti e non oso chiedere a che prezzo (a livello personale). Non solo, ma hanno intrapreso il cammino della Cultura, offrendo qualcosa che non si trova spesso nei cartelloni. La sperimentazione. Offerta al pubblico del 28 attraverso una programmazione molto attenta a tutto ciò che è diverso o fuori dagli schemi, pur rimanendo sempre Jazz e pur non disprezzando repertori che includono standard. Ma i progetti presentati al 28 hanno sempre un valore aggiunto che rende ogni gig unica e momentanea, assolutamente da non perdere. Ho subito inviato una mail a Natachà nei giorni scorsi per chiederle un commento a caldissimo. Lei mi ha risposto e, felice, pubblico. Congratulazioni

Come ci sentiamo? Qual’è il nostro segreto??? wow! Credo che già tu abbia dato la risposta. Cristiana!.. Voglio dire, come l’hai scritto su FB per complimentarci 🙂  mi viene da piangere per quanto sono felice per voi! Questa tuo sentimento riassume tutto ciò che vogliamo dare alla musica ‘vivente’, all’ascolto, ai musicisti et sopratutto ai nostri “AvventoriAscoltatori” cioè: Emozione!!! Niente è più bello in questo mondo che di emozionarci. E dai noi passano emozioni. Credo che in più del fantastico lavoro che fa Marc per la musica, per il jazz a Roma, la gente qui da noi trova proprio un certo feeling, si sente a suo agio, che siano giovani meno giovani o anzianotti si sentono in sintonia, c’è scambio, c’è semplicità, nascono amicizie e progetti… oserei dire c’è il “VERO”? 🙂 Forse (visto i ns background) il 28DiVino Jazz è anche uno ‘spazio culturale’ Qui c’è spazio (piccolo è vero 🙂 per Mostre fotografiche (La first di Panucci faremo la first di De Petris) alcune performance teatrali , arte (attualmente c’è la mostra di Valerio Scarapazzi – ci sono opere esposte, i nostri robottini d’epoca, puoi leggere, giocare a Carom, Backgammond, scacchi e ovviamente si parla di Jazz. Noi , il “28” siamo così e sicuramente la gente lo percepisce, lo sente, lo riconosce e l’apprezza perchè sente che facciamo tutto con tanta passione e cuore! Questo credo sia il vero segreto: Metterci ‘cuore’ dentro tutto quello che facciamo (con grande fatica, e tu lo sai visto che ci conosci sin dalla ‘nascita’) e quando si tocca ‘li’… fa tanto bene a l’anima e la musica, tutta, vive di questo!

Allora certamente quando leggi che il ’28’ è ‘il jazz club più amato d’Italia’ come ci ha detto Luciano Vanni di Jazzit, et bien oui, ti emozioni! Ci sentiamo molto orgogliosi di quello che abbiamo fatto e che facciamo ed è una bella soddisfazione! Cosa ci porterà? Ma ….. di sicuro un bel riconoscimento, ma rimaniamo sempre ‘poveri’ Se non entrano (piccoli) fondi o (piccoli) sponsor sarà durissimo resistere. Quest’anno finalmente abbiamo avuto il piano, e questo grazie al libero contributo dei nostri soci. Doveva arrivare alla befana 2012 è arrivato all’apertura di questa stagione. Ma ce l’abbiamo fatta! Voilà Cristiana! Ci sentiamo semplicemente felici e questa felicità di sicuro la risentono anche i nostri “Sostenitori” e amici che ci seguono! Un grande bacio. Natachà

MORE INFO

Il 28Divino si trova in via Mirandola 21, zona Piazza Ragusa
sito web, facebook, G+  Jazz Marc Roma dove trovate video di gig

QUICK PRESS Riapre a Febbraio il Charity Café

Standard

FOOD & WINE – COCKTAIL BAR – LIVE MUSIC CLUB
Via Panisperna, 68 – Rione Monti – Roma

HAPPY HOUR TIME
dal Lunedì al Sabato fino alle 21:00
aperto dal Lunedì al Sabato dalle 15:00 alle 02:00

tel. 06 47825881

info@charitycafe.it
charitycafe.it
Facebook Charity Café

Nuovo Look, per il piu’ accogliente dei locali romani. A via Panisperna ha riaperto il Charity Cafe’ dopo una attenta ristrutturazione dei locali che si annuncia ‘rivoluzionaria’ di cui pero non sveliamo i particolari per non togliere il gusto della sorpresa. Gaetano e il suo prezioso staff di collaboratoti inaugurano la 12esima stagione di questo delizioso locale del jazz e del blues, genere amatissimo anche dai cultori del jazz. Il palco sara’ aperto a concerti e jam session per la comunita’ romana, e non.

Nuovo Locale: WILLIAM’s CLUB

Standard

Partiamo dal fatto che il William’s Club in Via Flaminia Vecchia 575 è  uno dei locali storici di Roma. Sin dal ’70 questo club ha offerto musica dal vivo e dj set. Chi ha più di trenta anni, ricorderà certamente che insieme al Piper e al Jakie’O, il William’s è uno dei pochi locali ad essersi mantenuto da oltre quarant’anni. Non ha mai cambiato nome e non c’è da meravigliarsi se negli ultimi anni la sua luce si era un po’ spenta, perchè nei passaggi da una gestione ad un’altra può capitare, come d’altronde è successo anche agli altri locali ‘concorrenti’ sopra nominati.

Oggi pero’ su iniziativa dell’agenzia di comunicazione Culture Club Communications, che ne cura la direzione artistica, il William’s vive una nuova stagione. Aperto dal 12 gennaio scorso si pone l’obiettivo di diventare un vero e proprio salotto della musica offrendo il palco alla scena romana più vivace e distintiva del Jazz contemporaneo.

Romalive augura al William’s Club un grande in BOCCA AL LUPO!! Dandogli il benvenuto su queste pagine gli offre inoltre la possibilità di raccontare la propria storia perchè di certo, dietro le quinte ci sono cuori che scalpitano e passioni che spingono alla realizzazione di progetti giustamente ambiziosi e quasi sempre autofinanziati. Romalive vuole raccontare queste storie. Scriveteci amici del William’s e condividete con noi la vostra avventura.

MORE INFO

Via Flaminia Vecchia, 575 –Roma
Tel. 06.3338697
Ingresso con consumazione 10:00 €
WEB: williamsclub.com
Culture Club Communications
cell. 3332125000/3285313090
WEB: cultureclub.it