Oggi aprendo Facebook ricevo questo messaggio “non ricordavo queste foto …. “. A scrivermi in chat è Roberto Panucci, bravissimo fotografo di musica, ma per me fotografo dell’anima e delle emozioni.
E guardando la foto, vi sarà chiaro il perché. Ebbene, nel suo immenso sito web, dove raccoglie da anni il frutto del suo prezioso lavoro sotto palco, ha ritrovato questa gallery, relativa al set di Roberto Gatto a Villa Celimontana 2010. Quando c’era Villa, quando Panucci fotografava spesso il jazz e quando Marco Tamburini era con noi.
C’è una gallery completa. Sono sicura che vi farà piacere ritrovare quel suo sguardo incantato dall’effetto della sua bellissima musica. GALLERY
Materiale protetto da copyright se vi serve chiedete a Roberto Panucci
L’ElectroSwing è un genere musicale con origini inglesi che fonde lo stile swing con musica elettronica di vario stampo, tra cui House, Hip Hop, Turntablism e Pop. L’electro swing è un genere molto conosciuto in Europa e le sue maggiori influenze derivano da artisti dell’era Swing come Django Reinhardt con il suo Jazz manouche o Louis Jordan e Louie Prima che sono più influenzati dal jazz o dallo swing. Lo stile Electro Swing nasce in Italia da un’idea della band Jazzbit Jazbeat con il remix del brano famosissimo “Sing sing sing” poi ripreso da nel 2010 da Yolanda be cool e da un remix del brano “It don’t mean a thing” della band Gabin che hanno aperto la strada alle molteplici band europee come i Caravan Palace e Parov Stelar, a seguire gli Algorhytmik, i Deluxe e Odjbox (il cui Electro Swing si fa molto alla musica gitana). In Italia i rappresentanti maggiori di questo genere sono Jazzbit Jazbeat, Gabin, The Sweet Life Society, DJ Farrapo, Dj Ghiaccioli e Branzini, gli Swingrovers e Dj Grissino.
Lo Swing house è un sottogenere dell’ElectroSwing ed è stato popolare negli anni ’80 e i primi anni ’90 ma un ulteriore revival si è rivisto nel 2011. Entrambi i generi sono collegati al revival del ballo swing, in particolare il Lindyhop
Se volete ascoltare un po’ di musica, oltre a ricercare gli artisti italiani appena citati, ecco una selezione di brani ElectroSwing tra i più famosi
Jazzbit Jazbeat – Sing sing sing
Jazzbit Jazbeat – Swingin’ man
Gabin – Doo uap, doo uap, doo uap
Caravan Palace – Suzy
Caravan Palace – Jolie Coquine
Caravan Palace – Brotherswing
Parov Stelar – Libella Swing
Parov Stelar – Catgroove
Parov Stelar – Chambermaid Swing
Parov Stelar – Booty Swing
OdjBox – Baker’s Dozen
Algorhytmik – Andrew’s Break
Algorhytmik – Muppet Chaud
Deluxe – Pony
PS: una nota fatta per Roma Jazz Festival 2014
di C.Piraino
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L’intreccio di due melodie distinte e separate, in principio, che poi nella seconda strofa arrivano a fondersi in una sola voce in un lucido susseguirsi di ‘Pensieri e Parole’ esattamente come in un dialogo tra due persone che si amano o che si sono amate, nel momento decisivo della loro relazione. Forse un addio. Senza dubbio un momento di verità. Era il 1971 e la coppia Mogol-Battisti pubblicava questa meraviglia. Esattamente 20 anni dopo, nel 1991, Mia Martini e Maurizio Giammarco realizzano una versione studio del pezzo degna di nota. E’ uno dei brani che preferisco in assoluto. Mi è venuta voglia di ascoltarlo perché oggi, 17 agosto, Mogol compie gli anni e vorrei dirgli mille volte grazie per tutto quello che ha scritto.
Nel video Rai, ritrovo un Lucio Battisti pazzesco e dal vivo. Fa venire i brividi e lascia un testamento artistico importantissimo. E pensare che nella sua epoca fu considerato da alcuni un tipo strano, incomprensibile e soprattutto stonato. Tuttavia, va ricordato che quella era l’Italia del bel canto e che un progetto come Mogol-Battisti stava solo iniziando a posare le fondamenta di un cambiamento straordinario.
[Archivio personale 2011] pubblicato sul numero 278 di Media Duemila Anno XIX Febbraio 2011
Oggi tornano alla mente alcuni versi di Martin Luther King “Siate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di capire a cosa siete chiamati e poi mettetevi a farlo appassionatamente”. Se pensiamo ai cambiamenti straordinari che quell’uomo ha provocato nelle coscienze, non solo dei politici del suo tempo, ma nel mondo intero, quelle sue parole, così vere e così semplici, evocano in noi una serie di pensieri: dalla Shoah, culmine tragico di eventi che hanno coinvolto milioni di persone nel ’900, alle inquietanti tensioni nei paesi del nord Africa, di queste ultime ore.
Si è conclusa da poco, con l’assegnazione dei titoli, la prima edizione del Airplay Music Award 2014-2015 di SoundCheck il programma di Radio 24 ideato e condotto da Gegè Telesforo. Nella lista dei premi musicali che ogni anno si svolgono nel nostro paese, questo award mi ha molto incuriosito per i risultati di alta qualità raggiunti – che in realtà rispecchiano l’elevata qualità dell’ascolto che questo delizioso programma radiofonico offre al pubblico di Radio 24, il sabato e la domenica (info programma)
Ho chiesto a Francesco Tromba, ideatore insieme a Gegè di questo premio, il significato e gli scopi che vogliono raggiungere con l’iniziativa: “Lo scopo del premio è quello di celebrare quegli artisti che sono stati lo zoccolo duro del programma, quelli più presenti in scaletta e quelli che hanno avuto un maggiore riscontro di pubblico, tramite le e-mail e i commenti sulle pagine social. L’altro slancio che ci ha fatto pensare agli Awards è quella voglia di fare sempre classifiche, proprio come faceva Rob Fleming, protagonista del romanzo di Nick Hornby “Alta Fedeltà”.
#Jazzitfest è sharing, zero contributi pubblici e impronta zero ambientale.
#PASSAPAROLA Collescipoli – Terni 26-27-28 giugno 2015
IL MERCHANDISING: 1+1= 3 SHARE YOUR JAZZ
Il progetto grafico del merchandising Jazzit Fest#3, firmato da Davide Baroni, comunica la formula 1 + 1 = 3 per rappresentare i vantaggi che nascono dallo stare assieme e dal condividere princìpi, valori e obiettivi: acquista le T-shirt e le bag
Torna JAZZIT FEST dal 26 al 28 Giugno nella bellissima Collescipoli sopra Terni. Forti del successo della passata edizione, la festa delle buone idee e del confronto a impatto zero per il JAZZ, ideata da Luciano Vanni tornerà a riempire di note e parole il borgo di Collescipoli a fine giugno. Sarà una festa e io ci sarò. Ma prima di parlare di cosa farò con il team di Social PopUp nell’edizione 2015 , voglio ricordarvi che cosa è JAZZIT FEST
“Siamo una good practice europea” [Luciano Vanni]
Il Jazzit Fest, fin dalla sua prima edizione promossa nel 2013, si è caratterizzato per la sua prassi organizzativa basata su una“Carta dei Valori e Codice Etico” in cui sono esposti i nostri dieci punti cardinali: