IL QUINTETTO CHE HA CAMBIATO IL JAZZ

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nella foto Wayne Shorter

Di questa formazione lo stesso Miles successivamente disse « I knew right away that this was going to be a motherfucker of a group. » (Capii subito che sarebbe stato un gruppo coi controcazzi)

Nel 1963 Davis contattò un sassofonista che Coltrane gli aveva consigliato, George Coleman, un bassista amico di Chambers dai tempi di Detroit, Ron Carter, e due promettenti giovani musicisti, il batterista diciassettenne Tony Williams e il pianista Herbie Hancock. Tuttavia i rapporti tra Coleman e il resto del gruppo non erano buoni  perchè considerato troppo tradizionale e il sassofonista finì per andarsene. Già alla fine dell’estate del ’64 Davis aveva convinto Shorter, di cui anche gli altri membri del gruppo erano entusiasti, a lasciare la formazione di Art Blekey di cui faceva parte. Fu così che una serata all’ Hollywood Bowl segnò l’inizio del più grande quintetto della storia del jazz.

Lo stile del gruppo si allontanava dall’approccio all’improvvisazione tipico dell’hard bop e stabilì uno stile che venne da alcuni chiamato “freebop” o anche “time no changes”. Uno stile in cui l’esecuzione, invece di concentrarsi sul giro armonico, si concentra sul tempo e sul ritmo, mentre la parte armonica viene sviluppata in maniera modale. Lo spirito di modernità  fu uno degli elementi principali di questo gruppo che verrà ricordato a Roma il prossimo 27 febbraio.

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Sab. 27/02/2010
Expanding Miles ’65-’68
PMJO special guest Flavio Boltro
Progetto originale per la Fondazione Musica per Roma
Auditorium  – Sala Sinopoli  >>> Acquista biglietti  
h. 21:00  € 12.00

Rielaborazioni per big band dall’ultimo grande quintetto di Miles Davis

Torna ad esibirsi all’Auditorium la Big Band romana, Parco della Musica Jazz Orchestra con un ospite d’eccezione, il trombettista Flavio Boltro. Il progetto “Expanding Miles ’65-’68” con gli arrangiamenti di Maurizio Giammarco, cerca di ritrovare quelle magiche atmosfere del quintetto che Miles Davis aveva formato proprio alla fine degli anni ’60. Ron Carter al basso, Tony Williams alla batteria, Herbie Hancock al pianoforte e Wayne Shorter al sax, furono, insieme a Miles, il quintetto più importante della storia del jazz.  Una miscela inconfodibile, 5 vere leggende del Jazz, un sound unico e un elevato livello di improvvisazione.

MORE INFO:

Maurizio Giammarco direzione e arrangiamenti
Flavio Boltro tromba

Gianni Oddi, Daniele Tittarelli sax contralto, soprano, clarinetti e flauti
Gianni Savelli, Marco Conti sax tenore, soprano, clarinetti, flauti
Elvio Ghigliordini sax baritono, clarinetto, flauto
Fernando Brusco, Claudio Corvini, Giancarlo Ciminelli, Aldo Bassi trombe, flicorni
Mario Corvini, Massimo Pirone, Luca Giustozzi tromboni
Roberto Pecorelli trombone basso
Roberto Tarenzi pianoforte
Luca Pirozzi contrabbasso
Pietro Iodice batteria

fonte approfondimenti wikipedia

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Vodpod videos no longer available.

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CONSIGLIATO PER I PIU’ ATTENTI

A seguire vi consiglio di non perdere la puntata di LEZIONI di ROCK, a cura di Gino Castaldo e Ernesto Assante, dedicata ai Weather Reports, uno dei gruppi jazz fusion più significativi degli anni settanta e ottanta. La band nacque alla fine degli anni sessanta da uno spin-off di un gruppo di musicisti che ruotavano intorno a Miles Davis. Il nucleo stabile del gruppo è stato costituito dal pianista Joe Zawinul e dal sassofonista Wayne Shorter. >>> EVENTO SU FACEBOOK  

Dom. 14/03/2010
WEATHER REPORT – I SING THE BODY ELECTRIC
Rassegna Lezioni di Rock
Auditorium Parco della Musica
Teatro Studio
h. 11:00 a.m. 5,00 €

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VI SEGNALO 22/23/24 OTTOBRE 2009

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Giov. 22/10/2009
PMJO – Parco della Musica Jazz Orchestra
Auditorium Ennio Morricone
Tor Vergata – Rome
La PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra presenterà in occasione del concerto di Tor Vergata il suo repertorio di standard jazz e alcune composizioni originali. Ensemble di grande qualità, ma anche collettivo “stimolante e ospitale”, la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra, l’orchestra jazz residente dell’Auditorium Parco della Musica, ha realizzato oltre 100 concerti e più di 50 progetti originali collaborando con i più importanti artisti della scena internazionale.

>>> go to event on Facebook

 

Ven. 23/10 /2009
SADE MANGIARACINA TRIO
28DiVino
via Mirandola 21 (piazza Ragusa)

Il trio, guidato dalla giovane pianista siciliana, presenta un repertorio di composizioni originali dal sapore mediterraneo, ma anche pezzi influenzati al jazz nord-europeo, senza tralasciare l’influenza mondo jazzistico moderno americano.

Sade Mangiaracina, piano
Caterina Palazzi, contrabasso
Maurizio Chiavaro, batteria

>> go to event on Romalive
>>about Sade Mangiaracina

 

Sab. 24/10/2009
TRIO GENTILE
La Fonderia
Via dei Reti 38/A (san lorenzo)

Viaggio attraverso le canzoni del ’900 da Conte a De Andre’ da Tom Waits a Capossela. Brani strumentali originali e non con arrangiamento improvvisativo rivestito da ritmi latini.

Aldo Bassi – tromba
Massimo Gentile – piano e voce
Armando Sciommeri – batteria

>> go to event on Facebook

FLAMENCO NELLA CAPITALE

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Sono appena rientrata dalle mie vacanze che ho trascorso in Spagna dove, come sempre ho passato il tempo lentamente. Peccato che non abbia trovato grandi novità in campo musicale, anche se forse non mi sono dedicata abbastanza nella ricerca, ma il vento caldo delle Baleari mi cullava sotto il sole caldissimo.

Passando per Barcellona ho saputo da alcuni artisti di strada che ora è vietata qualsiasi rappresentazione artistica non autorizzata – insomma è vietata la street art e in particolar modo la musica suonata dal vivo, cosa che in precedenza rendeva la città un vero e proprio teatro a cielo aperto.

Che la Spagna si fosse lasciata tarpare le ali dal fantasma della crisi… una parola effettivamente che riempie le conversasioni di molti dei nostri vicini iberici, forse troppo, e che ha favorito l’inevitabile aumento dei prezzi e l’abbassamento del livello di qualità diffuso, in modo piuttosto omogeneo, in tutti i settori. Per la musica è come se la fantomatica o reale crisi avesse appiattito le menti e bloccato l’ispirazione e la creatività. Peccato! 

 

10-20 sett. 2009 
¡FLAMENCO!
Festival di Flamenco
Ballo, Canto, Musica e approfondimenti

Auditorium Parco della Musica
vai a >>>  programma per orari, costi e sale

Per trovare un po’ di sapore di Spagna vi ricordo che continua fino al 20 settembre la terza edizione di ¡FLAMENCO! festival dedicato al genere nato in Andalusia, espressione artistica tra le più antiche e spettacolari, capace di evolversi fino ai giorni nostri e continuare a rappresentare la contemporaneità in cui è radicato. Il flamenco, o flamenquito come viene definito in modo quasi affettuoso, è nel dna culturale della Spagna, e come tale si mescola ai generi più giovani apportando sempre quel sabor differente e unico – riconoscibile e tipico. Trovo affascinanti ad esempio Ojos de Brujo un gruppo musicale spagnolo formatosi a Barcellona, nel ’96 . La loro musica si caratterizza per la fusione di stili, cercando diversi punti di incontro tra il flamenco con altri stili musicali, come il reggae, l’hip hop, il rock e la musica elettronica.

Il Festival in corso all”Auditorium parco della Musica presenta un flamenco più tradizionale con alcuni tra gli artisti più rappresentativi. L’auditorium ha assicurato che la maggior parte degli spettacoli sarà rappresentata in prima nazionale o per la prima volta in Italia.

Vi segnalo che il giorno 16 settembre ci sarà il concerto della PMJO – Parco della Musica Jazz Orchestra che incontrerà un’altra big band che unisce jazz e flamenco, Perico Sambeat Flamenco Big Band diretta dal sassofonista valenciano Perico Sambeat per un concerto che si prevede unico in cui la sezione fiati della PMJO incontra la ritmica della formazione spagnola.  

Nel programma della rassegna, oltre agli spettacoli di baile, cante, toque, saranno presenti serate danzanti, incontri, masterclass, mostre, eventi speciali. Un’occasione unica per conoscere le ultime tendenze del flamenco, per vedere all’opera i suoi più importanti esponenti, per praticarlo e per gustarne tutte le espressioni.

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Molto attesa anche il 18 e 19 settembre Rocío Molina la giovane ballerina di Málaga che presentrà gli spettacoli Oro viejo e Almario, in qualità di coreografa e interprete. Rocío è una delle più importanti bailaoras contemporanee dal grande talento anche creativo e straordinarie doti interpretative. 

 

>>> programma

 

FESTIVAL DI FLAMENCO – PROGRAMMA

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10-20 sett. 2009 
¡FLAMENCO!
Festival di Flamenco
Ballo, Canto, Musica e approfondimenti

Auditorium Parco Della Musica

>>> POST DI APPROFONDIMENTO

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Sab.  12/09/2009  
!LezioniConferenze!
“Claves de la música flamenca”
Teatro Studio ore 18:00

Sab.  12/09/2009   ¡BAILE!
Fuensanta La Moneta
“Lo que trae el aire”
Sala Petrassi ore 21:00

Sab.  12/09/2009  ¡CANTE!
Diego el Cigala
“Dos lagrimas”
Sala Santa Cecilia ore 21:00

Dom.  13/09/2009  
!LezioniConferenze!
“Comprende el flamenco”
Teatro Studio ore 11:00

Dom.  13/09/2009   ¡BAILE!
Masterclass di Baile
Isabel Bayón
Teatro Studio ore 15.30

Dom.  13/09/2009  ¡BAILE!  
Masterclass di Baile
Isabel Bayón
Teatro Studio ore 17:00

Dom.  13/09/2009  ¡TOQUE!
Cañizares
“Origen Flamenco”
Sala Petrassi ore 21:00

Lun.  14/09/2009  ¡BAILE!
Isabel Bayón
“Tan Solo Flamenco”
Sala Petrassi ore 21:00

Mart.  15/09/2009  ¡BAILE!
Isabel Bayón
“La puerta abierta”
Sala Petrassi ore 21:00

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VI SEGNALO 

Merc.  16/09/2009   ¡TOQUE!
Perico Sambeat Flamenco Big Band
Sala Petrassi ore 2100

featuring
PMJO
, Javier Colina, Marc Miralta, Albert Sanz, Guillermo McGill, Gerardo Núñez, Carmen Cortés, El Duende

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Gio.  17/09/2009  ¡CANTE!
El Pele
“La Fuente de lo Jondo”
Sala Petrassi ore 21:00

Ven.  18/09/2009  ¡BAILE!
Rocío Molina
“Oro Viejo”
Sala Petrassi ore 21:00

Sab.  19/09/2009  ¡BAILE!
Rocío Molina
“Almario”
Sala Petrassi ore 21:00

Dom.  20/09/2009  ¡CANTE•BAILE•TOQUE!
¡Noche de Sevilla!
Maratona Flamenco
Piazza Navona ore 20:00

STRUMENTI RUBATI

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Amici di Romalive vi inoltro questo appello di un amico musicista al quale hanno rubato gli strumenti poche sere fa a Roma mentre stava per salire sul palco:
 

MESSAGGIO:

Salve, so che molti di voi già hanno appreso la notizia del furto che ho subito. Vorrei dare maggiori informazioni sui miei strumenti musicali, che il 2 luglio scorso a Roma in zona Testaccio nello spazio  Città dell’altra economia poco prima di un concerto mi sono stati rubati insieme allo zaino che li conteneva.

Un flauto marca Philipp Hammig serie 862? di cui purtroppo non ricordo esattamente la matricola,  con testata in legno Zaralli. Un ottavino Yamaha.

Prego chiunque venga a conoscenza di questi strumenti di mettersi in contatto con me. Grazie di cuore.

Elvio Ghigliordini  http://www.myspace.com/elvioghigliordini

 
Elvio è un musicista straordinario. Con il suo flauto è in grado di regalare momenti di grande forza ritmica e vivacità melodica e allo stesso tempo di vera poesia. Oltre ad essere un jazz man di grandissimo livello, conosce la magia della latin jazz e dei sound latino americani che riesce a trasferire ai massimi livelli a noi che lo ascoltiamo.

Se qualcuno di voi – e so che ci sono tanti musicisti che leggono questo blog -riuscisse ad arrivare a questi strumenti rubati o gli venissero proposti sulle bancarelle di Roma o ‘sottobanco’ perfavore contattateci anche direttamente attraverso Romalive scrivendo alla redazione romaliveventi@gmail.com o direttamente a me cristiana.piraino@gmail.com. E’ molto doloroso perdere così il proprio strumento, al di là della beffa subita. E se il ladro stesse leggendo queste righe gli chiedo di ascoltare come suona quel flauto nelle mani di Elvio. Perfavore riportaglielo. Grazie!!

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JAZZ NELLA CAVEA

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Dom.  05|07  Cavea h. 21:00
Auditorium Parco della Musica
Doppio Concerto
da 15,00 a  20,00 €

BRAD MEHLDAU Solo PIANO

 PMJO
 

Dal 2005 Brad Mehldau è ospite fisso della programmazione di Musica per Roma. Le sue esibizioni sempre diverse hanno fatto apprezzare lo straordinario talento e l’incredibile varietà stilistica dell’artista.

Sul palco della cavea, il pianista si esibirà subito prima della Parco della Musica Jazz Orchestra, l’orchestra residente dell’Auditorium Parco della Musica, attiva dal 2005, che presenterà in anteprima le musiche originali del nuovo disco, contenente inediti assoluti e i migliori brani di un repertorio perfezionato nel corso di quattro anni di attività.  

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short bio MEHLDAU:

(tratto da wikipedia) Brad Mehldau è salito alla ribalta giovanissimo negli anni Novanta. Pianista di formazione classica si è presto convertito al jazz. A New York frequenta la Nuova Scuola per le Ricerche Sociali e ha come insegnanti i pianisti Fred Hersch, Kenny Werner e il batterista Jimmy Cobb. Quest’ultimo lo assolda per suonare nella sua band e il sassofonista Joshua Redman lo chiama per il suo quartetto. Nel 1994 Mehldau forma un trio sulle orme e sotto l’influenza del pianista Bill Evans a cui si ispira e dal quale ha ereditato la capacità armonica e introspettiva. Incide il primo album intitolato Introducing nel 1995, un manifesto dei suoi prossimi lavori in trio. Nel 1999 concepisce Elegiac Cycle, album solista, diverso dal solito, vagamente impressionista, postmoderno, minimale, dove sono udibili gli studi classici che impregnano la sua cultura musicale. Nel 2000 arriva il disco Places, sempre in trio e forse il migliore di tutti. Incide nel 2002 Largo non più con il suo abituale trio ma con gruppi diversi: altri spazi si stanno aprendo alla musica di Mehldau. Con Live in Tokyo conferma la maturità raggiunta come solista e la rivista statunitensa di jazz “Down Beat” ne glorifica la sua arte premiandolo come miglior pianista jazz del 2004.

>>> WEB

Mehldau suona composizioni originali, standard jazz e arrangiamenti jazz di canzoni famose, con una preferenza per la musica di Radiohead di Nick Drake e dei Beatles. È conosciuto soprattutto come leader del Brad Mehldau Trio, con il bassista Larry Grenadier e i batteristi Jorge Rossy e Jeff Ballard (che ha sostituito Rossy nel 2005).

Mehldau a volte è confrontato con Bill Evans ma non gli piace il confronto, come spiega nell’introduzione a The Art of the Trio IV. Paragonato anche a Keith Jarrett, descrive i lavori solisti di Jarrett più come ispirazione che influenza. Altre influenze citate sono Miles Davis, Larry Goldings, Kurt Rosenwinkel, Jesse Davis, David Sanchez, e gli altri membri del suo trio. La sua formazione classica è evidente, e spesso suona una diversa melodia con ciascuna mano, in insoliti metri quali 5/4 e 7/4.

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MEMO:

Vi ricordo che il concerto della PMJO, dedicato al repertorio di Duke Ellington, che si doveva tenere a Villa Adriana il 26 giugno scorso – rimandato causa maltempo – si terrà nei prossimi giorni di Luglio nella stessa location >> POST COMPLETO 

PMJO: DUKE ELLINGTON A VILLA ADRIANA

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Lun. 29/06/2009  PMJO
Duke Ellington Memorial Concert
VILLA ADRIANA Tivoli
h. 21:00   €  15,00

JAZZ  EVENTO RIMANDATO CAUSA MALTEMPO ( al 12 Luglio)

>>> Programma completo del festival

 

Concerto della PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra, l’orchestra jazz residente della Fondazione Musica per Roma, diretta  dal sassofonista di grande esperienza e sensibilità artistica Maurizio Giammarco (nella foto in basso).

Al Festival di Villa Adriana, nella splendida cornice della residenza imperiale di Tivoli, la PMJO presenta parte del repertorio del compositore americano Duke Ellington, importante e fondamentale nella storia della musica afroamericana per lo straordinario fascino che ha sempre caratterizzato le sue composizioni. E’ considerato il più importante compositore di sempre negli Stati Uniti, che lo hanno premiato in vita e più volte da morto.

Edward Kennedy, detto Duke, ragazzo di colore nato a Washington DC alla fine del ‘800, proveniva da una famiglia benestante che gli ha permesso di compiere studi classici e per questo di avere un’ottima conoscenza dei grandi compositori. Esperienza che Duke è riuscito a trasferire nella musica jazz – che lui stesso pero’ non definiva Jazz, piuttosto American Music.

A partire dalla fine degli anni ’20, percorrendo sulla cresta dell’onda gli anni del boom dello swing, per arrivare a giorni più recenti – fino al 1974, data della sua scomparsa da questa terra, Duke Ellington ha avuto l’orchestra più longeva della storia del Jazz, regalando per circa 50 anni uno spettacolo di musica sofisticata e colta. Lo ricordiamo anche per essere stato il padre del jungle style ed uno dei più produttivi compositori della storia della musica. 

Siamo lieti e orgogliosi che la nostra PMJO possa raccogliere per una sera l’eredità della grande orchestra di Ellington.

PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra:

 
foto di Roberto Panucci al Campidoglio

Maurizio Giammarco direzione, arrangiamenti, sassofoni
Mario Corvini, Pino Iodice arrangiamenti
Gianni Oddi, Daniele Tittarelli sax contralto, soprano, clarinetti e flauti
Gianni Savelli, Marco Conti sax tenore, soprano, clarinetti, flauti
Elvio Ghigliordini sax baritono, clarinetto, flauto
Fernando Brusco Claudio Corvini, Giancarlo Ciminelli, Aldo Bassi, trombe, flicorni
Mario Corvini, Massimo Pirone, Luca Giustozzi, Roberto Pecorelli tromboni
Pino Iodice pianoforte
Luca Pirozzi contrabbasso
Pietro Iodice batteria

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LINKs

>>> un assaggio di musica di Duke

>>> wikipedia Duke Ellington