DOPO GUALAZZI

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A qualche giorno dalla conclusione di Sanremo 2011 abbiamo provato  a chiedere ad alcuni rappresentanti del mondo della musica, in particolare del jazz, la propria opinione in merito alla vittoria di Raphael Gualazzi per la categoria Sanremo giovani. In realtà vincitore non solo della categoria Giovani, ma anche premio della critica “Mia Martini” e premio della critica radio e tv, Gualazzi è stato scelto da tutti, dal pubblico, dall’orchestra, dalla stampa e persino dalla critica.

Un successo che potrebbe avere il sapore di una vittoria di categoria, quella della musica suonata con tanta intensità da diventare sublime, quella fatta di grandissimi musicisti che vivono per lei, lontani dai riflettori. Il jazz è tutto ciò. Per suonare come Gualazzi ci vuole sicuramente talento, anni di studio e una vasta cultura. Ci vuole anche quel famoso fattore X che oggi, forse per colpa di una certa televisione, non ha più quel valore distintivo. Invece Rapha si distingue benissimo e, seppure il brano presentato ‘Follia d’amore’ non sia il pezzo del secolo, a lui è stata riconosciuta una sua forte ‘appartenenza’ alla musica e un virtuosismo senza pari. 

LA DOMANDA

Un musicista di estrazione jazz blues, Raphael Gualazzi, è il vincitore per la categoria giovani di Sanremo 2011 con un brano arrangiato da Vince Mendoza (sessione fiati) e con la presenza di Fabrizio Bosso sul palco e nel disco. Pensi che possa essere una vittoria indiretta anche per il jazz? E più generale, all’indomandi dell’assegnazione del Grammy Award a Esperanza Spalding – come miglior nuovo talento, è ipotizzabile una maggiore diffusione del jazz o addirittura il ritorno alla popolarità di un tempo?

LE OPINIONI:

Significa che sta succedendo qualcosa e l’altra sera, è di certo successo qualcosa di evidente, chiaro e molto raro.. si è fatta musica che aveva le tre E: Energia, Estro, Espressività, le tre F: Fuoco, Funambolismo e Forza, le tre G: Gioco, Garbo e Grazia.. e via così per tutto l’alfabeto e per 63 definizioni, tutte una meglio dell’altra.. Di certo il micidiale livello trombettistico di Bosso era l’integrazione perfetta alla macchina da guerra messa su da Gualazzi ma anche la stessa, resa sola da un vuoto circostante, sarebbe stata inutile. Invece no, no e no! Abbiamo avuto la sensazione di un fuoco nuovo. Questi ragazzi sono il nostro Rinascimento, la speranza che attraverso di loro si possa tornare a ficcare il naso fra i dischi e ritrovare King Oliver e James P. Johnson.. Ma anche a proiettarsi verso luoghi nuovi ed inesplorati, novelli Ellington del Nuovo Millennio.. E quindi, l’altra sera, mi sono eccitato di brutto e mi sono fatto rapire il corpo dal ritmo e la mente dall’ironia e dal gioco. Poi sono di nuovo svenuto.. ero giustificato.. avevo la febbre..o forse era il resto che” ron-ronava” nel sottofondo… Massimo Nunzi trombettista compositore

E’ stata premiata l’originalita’ che si contrappone a tutte le varie gradazioni dell’ovvieta’ a cui siamo abituati. Un musicista con una formazione completa che unita ad una sana pazzia e’ capace di entusiasmare chi lo ascolta. Conoscevo gia Raphael a causa delle mie scorribande su you tube e sono felice che un virtuoso musicista sia stato premiato in una manifestazione dove il jazz difficilmente e’ mai entrato. Non e’ mai troppo tardi per alzare il livello e colgo l’occasione per ringraziare la Caterina Caselli perche’ non sbaglia un colpo. Complimenti davvero . Io invidioso ? Si perche’ e’ nato nell’81.  Gianni Mazza musicista, compositore, direttore d’orchestra.

Ho sempre pensato che la salvezza del jazz fosse quella di rinnovarsi e di allargare la sua utenza presentandosi in contesti più popolari e dando il messaggio ai giovani che fare jazz e’ Figo e non da sfigati I due esempi da te citati sono perfettamente in linea con quanto ho detto ed e’ esattamente quello che cerco di fare come direttore artistico nei miei locali. Riccardo Manenti direttore artistico eventi jazz

No. Non l’ho sentito. E’ grave? Io credo di no. La kermesse sanremese già da molti anni ha segnato nel nostro paese la consegna senza condizioni del mercato discografico nelle mani della RAI e dunque della televisione. Infatti adesso Sanremo neanche conta più di tanto, superato da Amici e compagnia bella, con i discografici che pur di vendere qualche disco – perchè tra parentesi loro non sono capaci a venderli (questi famosi managers…!) – hanno consegnato il loro culo nelle mani dei televisivi, che il loro di culo tra parentesi non si ricordano neanche più di averlo…. Io mi sono da tempo ribellato alla logica perversa del “comunque bisogna tenersi informati”. Nei confronti di questo mondo ho un atteggiamento da sendero luminoso, penso che debbano morire tutti visto che hanno fatto morire perfino la musica commerciale (!) – che comunque lateralmente era un settore nel quale ogni tanto si lavorava – figuriamoci quella che piace a noi. Per quanto mi riguarda bisognerebbe semplicemente boicottare gli ascolti, andare in giro e dire Sanremo? Che diavolo è? Punto e basta. Scusa lo sfogo e comunque ti mando un caro abbraccio come sempre. Maurizio Giammarco compositore sassofonista, direttore della PMJO, parco della musica jazz orchestra

Sicuramente la vittoria di Gualazzi a Sanremo ha dato una ulteriore visibilità al jazz. Ma questo è un processo iniziato da qualche anno. La vittoria di Stefano di Battista nella categoria gruppi nel primo festival di Bonolis e Fabrizio Bosso ormai habitué del festival. Artisti come Simona Molinari, Sergio Cammariere prima di Gualazzi già avevano dimostrato che anche il grande pubblico ama le sonorità del jazz. Certo parliamo di canzoni confezionate ad hoc per l’occasione, ma forse non lo erano nella loro realtà anche “Over the Rainbow” e tanti altri grandi standard del jazz? Il jazz è nato come una musica popolare ed è stata la prima musica “pop” della storia. Credo che il “problema” della scarsa diffusione del jazz, ovviamente parliamo dei grandi circuiti, sia da scrivere anche al mondo del jazz stesso. Per troppi anni il jazz si è estraniato dalla gente e si è mascherato da musica nobile a causa dei suoi operatori. Si è pensato che creare una “nicchia” culturale al pari della musica classica, il jazz potesse diffondersi e difendersi dall’evoluzione del mondo musicale. Ma la musica classica dispone di grandi fondi pubblici che al jazz sono preclusi. Tutto ciò ha portato ad un’involuzione che ha isolato e poi escluso il jazz dai circuiti commerciali e dal grande pubblico. Personalmente credo che il rilancio del jazz debba per forza passare attraverso la conoscenza del grande pubblico. Tornare ad essere quello che era, ossia musica popolare, rimane l’unica speranza per il jazz. Gli stessi artisti devono andare verso il pubblico ed in parte verso i loro gusti, che sta a noi migliorare, comprendere le nuove sonorità e linguaggi della musica di oggi. Certo in tutto questo non può essere dimenticata la tradizione e lo swing. La vittoria di Esperanza Spalding dimostra che un percorso simile è possibile. Che anche il grande pubblico apprezza e che da tutto ciò il jazz può solo trarre una nuova linfa. Dopo tutto nel jazz non sono i buoni musicisti a mancare ma le possibilità e la visibilità. Chiuderei con una frase del film gli Aristogatti.. Tutti amano il jazz. Italo Leali direttore Tuscia In Jazz

Ciao Cristiana, ti dico due parole approposito di questa ennesima vittoria del….jazz a Sanremo, si perchè in realtà gli antesignani di questi ultimi anni sono stati Cammariere, Di Battista, Bosso i quali hanno portato timidamente un pizzico di classe in una realtà Sanremese che a fatica finalmente sta iniziando a svestirsi di un abito eccessivamente retrò sfoggiato ostinatamente per anni e ormai consunto! e ad indossare uno stile più fresco, attuale…diciamo un prét-à-porter all’italiana. Raphael Gualazzi è un musicista che mi ha colpito subito per questa voce graffiante e sensuale e mi piace ascoltarlo per radio, compiaciuta per la sua vittoria!…qualcosa è cambiato e vero si vincono riconoscimenti, premi, jazz e musica futura…. è un binomio in perfetta consonanza a mio parere potenzialmente capace di incuriosire ed accendere l’ attenzione del pubblico come si è dimostrato ancora una volta quest’anno a Sanremo. Speriamo che il pubblico….dedichi la sua attenzione e la sua partecipazione a tutto il jazz di qualità…anche se non griffato “SANREMO” fuori dal Festival c’è tutto un mondo di musicicsti “pazzeschi” dove trovi la terra vera! Antonella Vitale jazz vocalist, compositrice.

Ciao Cri, non mi va di essere polemico ma penso che il jazz sia qualcosa di diverso da quello che ho sentito quest’anno ed anche nelle precedenti versioni (Amalia Gre, Niki, Cammariere…). Fabrizio è bravo, lo sappiamo, Mendoza pure ma il brano non mi è piaciuto e Gualazzi non è un cantante…mi dispiace. I jazzisti vengono ancora chiamati “a servizio” della musica pop e mai per quello che veramente sanno fare, come sempre. Ma a Sanremo non serve Bosso, Mendoza o di Battista; serve qualcuno che sappia scrivere ed interpretare le canzonette che fanno parte di un patrimonio internazionale non troppo impegnato ( né musicalmente, né politicamente né altro…), canzonette e basta! E le devono cantare e ballare tutti quelli a cui piacciono e che non necessariamente amano il jazz e la musica colta. Anche la presenza di Vecchioni al festival mi è parsa fuori posto e forse sarebbe stato meglio se fosse andato al Tenco anziché “travestirsi” da cantante sanremese… Mi auguro che il jazz possa continuare a vivere per quello che è e non per quello che alcune case discografiche chiedono di essere. Riccardo Biseo pianista e compositore Jazz

Ciao Cristiana, credo che il brano proposto da Gualazzi sia buono e interessante e trovo giusta la vittoria, credo che il jazz stia vivendo un buon momento e che in ogni caso viva di luce propria…sembra che il jazz piaccia a tutti ma poi caso strano, ci sono sempre poche risorse per questo genere musicale. Personalmente sono abbastanza drastico, le influenze non mi sono mai piaciute. Giorgio Lovecchio produttore discografico Jazz

Riguardo Sanremo, sono 15 anni che non lo vedo e non lo sopporto piu.. quindi è meglio che non dica niente… anche se Gualazzi (visto velocemente su youtube) sembra un vero talento, Bosso lo ha salvato parecchio però. Lo sai che io le canzoni swing… non siamo tanto in sintonia ;-)) Marc Reynaud 28DiVino Jazz Club

Raphael, c’è Esperanza.

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Esperanza e Raphael, due artisti giovani e grandi, attraverso i quali forse è possibile intravedere un nuovo orizzonte.

Nel giorno in cui Esperanza Spalding ha vinto il Grammy Award 2011 come la miglior New Artist, battendo anche  il favorito idolo delle ragazzine Justin Bieber, possiamo dire che finalmente una speranza c’è. Siamo forse più vicini a compiere quel cambiamento in fondo culturale e rafforzare la nostra capacità di comprendere la musica. Il sound di Esperanza, seppur accattivante, è molto sofisticato e le due cose insieme possono trasmettere il desiderio di ‘ascoltare’ nel modo migliore. Si tratta di rompere schemi piuttosto radicati, ma un tale riconoscimento al jazz è un primo segnale che qualcosa si sta muovendo.

Il ciclo della musica contemporanea si trova nuovamente in fase crescente e sembra che il pubblico si avvicini anche a generi più elaborati, come il jazz ad esempio, che ovunque sta vivendo una nuova primavera. Nel regno del pop, la vittoria della contrabbassista  americana, ’a little old jazz musician’ come lei stessa si definisce, può essere interpretata come una nuova tendenza ad apprezzare armonie più raffinate e a valorizzare il sound rispetto all’ immagine. Un passo avanti per noi e, per la prima volta dall’alto della classifica, una piccola jazzista dell’Oregon guardando in giù, troverà quell’intruglio tecnologico di Lady Gaga.

“I certainly did not expect to even be considered for that type of nomination. Me being  a little old jazz musician and everything.” E.Spalding

Nello stesso giorno e sul filo dell’entusiasmo per un  Grammy Award che  potrebbe avere un valore socio-economico in quanto premia una intera categoria, perchè non credere che uno come Rapahel Gualazzi, voce e piano  jazz di strabiliante bravura, possa compiere il miracolo e imporsi in un festival di (quasi tutte) canzonette. Con Follia d’Amore, brano ispirato alla grande tradizione jazzistica, Gualazzi sarà una delle otto nuove proposte di Sanremo 2011. Per Gino Castaldo è un discendente di Buscaglione, Conte e Tom Waits, per Caterina Caselli  un nuovo giustissimo investimento da fare. Gualazzi però deve rimanere uguale a se stesso, senza cambiare nulla e continuare il suo discorso, rischiando, così come ha sempre fatto dal momento in cui ha scelto il jazz. Sarebbe un errore il contrario,  proprio quando una parte di pubblico comincia forse a capire la differenza.

“.. se tutti quanti siamo in orbita nella follia ..” R. Gualazzi

   

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Seminari del Festival internazionale del Jazz di La Spezia

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Dedichiamo questa pagina a una iniziativa importante per tutti i musicisti che desiderano approfondire la propria tecnica con dei grandi professionisti. I seminari si svolgeranno durante la 43sima edizione del Festival Internazionale del Jazz della Spezia dal 25 giugno al 10 luglio 2011. Da quest’anno il più longevo festival jazz d’Italia cambia la sua struttura organizzativa e ha come nuovo direttore artistico Italo Leali. Prevederà inoltre un premio alla memoria del suo fondatore e delle clinics.

Dal 3 al 10 luglio si terranno i corsi che vedono come protagonisti ed insegnanti Mark Turner, Larry Grenadier, Peter Bernestein, Aaron Goldberg, Jeff Ballard, Gegè Telesforo, Aldo Bassi, Giorgio Rosciglione, Karl Potter e Gegè Munari. Oltre a loro saranno protagonisti come concertisti Rosario Giuliani, Flavio Boltro, Rick Margitza, Leonardo Corradi, Domenico Sanna, Massimo Davola, Marco Valeri e tanti altri.

SPEZIA JAZZ MASTERCLASS 2011

Gli Insegnanti:

Pianoforte Aaron Goldberg
Sax Mark Turner
Bass Larry Granadier and Giorgio Rosciglione
Guitar Peter Bernestein
Trumpet Aldo Bassi
Drums Jeff Ballard and Gege Munari
Voice Jazz Gegè Telesforo
Percussion Karl Potter
Combo 1 Aldo Bassi
Combo 2 Tutti gli insegnati a turno
Combo 3 Gege Munari
Combo 4 Giorgio Rosciglione

MORE INFO

Direttore Festival Italo Leali
Direttore dei seminari Lucio Ferrara
Segretaria di produzione Deborah Della Porta
Info 393 9511130 e.mail italoleali@tusciainjazz.it  

  • Tutti i corsi sono compresi nella quota d’iscrizione
  • Per gli iscritti ingressi gratuiti a tutti i concerti.
  • Gli allievi dei corsi si esibiranno nei concerti della Notte in Jazz con gli insegnanti
  • Gli allievi oltre alla partecipazione hai corsi saranno tenuti a esibirsi nelle Jam Session del Festival con i loro insegnanti.

I seminari avranno luogo dal 03/07 al 10/07 2011 a La Spezia nell’ambito della 43 edizione del Festival Internazionale del Jazz della Spezia. Si svolgeranno di mattina e di pomeriggio con lezioni di strumento, di musica d’insieme e di teoria e armonia. Sono accessibili a chiunque desideri approfondire la conoscenza tecnica di uno o più strumenti nell’ambito della musica jazz. Sarà rilasciato un attestato di frequenza. Gli orari saranno forniti direttamente sul luogo. Gli allievi saranno tenuti a presentarsi entro le ore 18.00 del giorno 02/07/10 presso il Centro Allende dove saranno forniti gli orari delle lezioni ed i pass per l’accesso alle manifestazioni del festival.

STRUMENTAZIONI NECESSARIE

  • Gli allievi della sezione contrabbasso e chitarra saranno obbligati a portare il proprio amplificatore.
  • Le cantanti il proprio microfono ed almeno 4 spartiti nella loro tonalità in 4 copie.
  • I batteristi piatti, bacchette e rullante.
  • La classe di canto sarà divisa in 2 corsi con orari diversi 1 Beginner – 1 Advanced
    

COSTI

****** TUTTI COLORO CHE FARANNO PERVENIRE LA LORO ISCRIZIONE ENTRO IL 28/02/2011 IL PREZZO DEL SEMINARIO SARA’ PARI AD €. 150,00 *****

Il costo dei seminari è fissato in Euro 400,00 (vedi in basso gli sconti) ed il versamento dovrà essere effettuato entro il 30/06/2011 tramite bonifico bancario intestato:

ACT Ronciglione
BANK: CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DI VITERBO – CARIVIT
ABI 06065 – CAB 73240 – C/C 10062910
IBAN IT57X0606573240000010062910
BIC CRVIIT3V

Dovrà portare come causale la dicitura: Iscrizione Seminario La Spezia 2011 – nome e cognome dell’allievo e strumento.

SCONTI

Iscrivendosi in anticipo:
Dal 01.03 al 30.03.11 €. 250,00.
Dal 01.04 al 30.04.11 €. 300,00

HOTEL CONVENZIONATI

Sito www.a4passidalmare.com
info@a4passidalmare.com
Cell +393332488038

Jazz & Image Festival saluta la ‘sua’ Villa Celimontana

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foto di R.Panucci ‘Il palco di Villa Celimontana’

durante il sound check di J.Girotto estate 2010

Secondo alcune indiscrezioni che in queste ore circolano con insistenza, è possibile che il più importante evento jazzistico della capitale, Jazz & Image Festival, organizzato da Giampiero Rubei da diciassette anni, si sposti nel 2011 nella location di Villa Osio ovvero alla Casa del Jazz in via di Porta Ardeatina, abbandonando, almeno per ora, il parco del colle Palatino, dove dal 1994 ha trovato la sua collocazione. Una villa, Celimontana che ha rappresentato una parte importante di Jazz & Image,  tanto ‘modificare’ nel tempo la denominazione della rassegna che viene ormai riconosciuta come Villa Celimontana Jazz Festival.

La spiegazione di questo importante cambiamento, ancora non ufficiale, è che sembrerebbe che i frequentatori diurni della Villa e i vicini ‘di casa’ lamentino le interferenze acustiche e logistiche che il festival nonostante il suo prestigio arreca loro. Anche se ci tengo a sottolineare ancora una volta che si tratta di indiscrezioni. Dobbiamo però supporre che in un’epoca di ‘crisi’ che ha colpito anche il mondo dell’entertainment, sia naturale e giusto utilizzare senza costi aggiuntivi una location che è assolutamente disponibile e che oggi, ricordiamo, viene gestita dalla stessa organizzazione, sotto la guida di Rubei.

No hay miel sin hiel..* Senza dubbio il fatto di non poter più godere delle atmosfere di ‘Villa’ innesca una serie di perplessità, ma forse siamo colti dall’improvviso cambiamento e ci scopriamo nostalgici verso un evento che ormai è diventato una tradizione per noi. Se pensiamo però che in questo modo l’organizzazione avrà più risorse economiche per promuovere la musica e i musicisti, allora abbiamo davanti una prospettiva decisamente più ampia.  *(cit. Miguel de Cervantes nel Don Chisciotte).

Guardo la foto e sento la musica. Le Foto di Panucci

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Adoro il fotografo Roberto Panucci e stimo la persona che è. Perchè ci mette il cuore, la testa e l’anima! Quando questo accade nella fotografia musicale, guardando le foto mi sembra di sentire la musica.  In questo set (vai al LINK ), che potete vedere interamente sul profilo FB di Roberto Panucci, il concerto di Ilenia Volpe al Rising Love del 29-01-2011.

GIAMPIERO RUBEI, IL JAZZ A ROMA

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Giampiero Rubei Panucci
Nella foto di Roberto Panucci, Giampiero Rubei inaugura la stagione  2010 di Villa Celimontana Jazz.

In realtà noi del Jazz lo sapevamo già ma domenica scorsa è arrivata la conferma ufficiale della nomina di Giampiero Rubei come Direttore della Casa del Jazz di Roma. Un uomo che ora più che mai rappresenta il Jazz in Italia e che grazie alla sua lunga esperienza fatta di innumerevoli eventi, concerti, festival, produzioni e di Alexanderplatz, Villa Celimontana, Reate Jazz, Montalcino e molto altro, riceve questo incarico impegnativo, che per la città di Roma e per la sua musica lascia intravedere una nuova e ampia prospettiva.

Nel numero di Metromorfosi di Febbraio, parlerò di lui, di come è riuscito a far diventare grande il jazz a Roma. Certo ci sarebbe da scrivere un libro su Giampiero, e le poche battute a disposizione non sono sufficienti a raccontare una storia lunga almeno trenta anni. Posso dire però che quando sono stata nel suo ufficio per parlare con lui (la rivista tra pochi giorni andrà in distribuzione) ho proprio avuto la sensazione di essere di fronte ad un pezzo della nostra storia, quella per altro che io preferisco. Giampiero è un po’ come un nonno del jazz, una persona che sarebbe capace di raccontare tutto il Jazz che gli è passato davanti. In fondo lui ha conosciuto Chet e moltissimi altri. In pratica tutti. E mi piace immaginare che, come spesso fanno i nonni, anche lui potrebbe raccontate tante bellissime storie o aneddoti, vizi e virtù dei musicisti, passato e futuro. Ah, dimenticavo, Giampiero è il nonno più giovane del Jazz, anche più giovane di tanti anagraficamente giovani. Leggete il pezzo intero su Metromorfosi di Febbraio.

[un estratto dell’articolo di Metromorfosi nr. 41 Febbraio 2011] ‘Trenta anni fa’ Il jazz era una comunità di amici e appassionati che non avevano un punto di ritrovo. Decisi allora di trasformare questa mia passione in un’attività imprenditoriale ed è così che inaugurai l’Alexanderplatz. Oggi la comunità è sicuramente allargata e include differenti fasce di pubblico, grazie anche al fatto che in Italia la cultura del jazz ha preso piede, fino a diventare una moda. Ma ci sono voluti anni, in cui ho sempre aiutato a emergere il jazz e tanti giovani musicisti che oggi, per mia soddisfazione sono fortemente cresciuti’. Intorno a lui insomma ruota una comunità, dai musicisti alle figure professionali del settore e poi il pubblico che da tanti anni non lo abbandona mai, qualsiasi cosa lui proponga. E ogni volta Giampiero ha una nuova buona idea.

LEZIONI DI ROCK 2010-2011

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Dal 14/11/2010 al 15/05/2011
Auditorim Parco della Musica
LEZIONI DI ROCK
Viaggio al centro della musica. VI Stagione
€ 8.00 (5 lezioni  € 30,00) >> pagina CONCERTI DI OGGI

Info 06 80241281
Biglietteria 892982

Domenica 14 Novembre riprendono le Lezioni di Rock a cura di Ernesto Assante e Gino Castaldo. Giunte alla sesta edizione, sono un appuntamento fisso per molti rockettari, ma non solo. A questi incontri domenicali partecipa anche chi semplicemente vuole conoscere la grande musica del ventesimo secolo, che ancora oggi nutre e ispira le menti contemporanee. Insieme a due ‘professori’ veramente speciali si percorrere un viaggio nel tempo per scoprire  gli avvenimenti, le tendenze e i personaggi  di un periodo in cui la musica era considerata, oltre che un parametro sociale, una forma d’arte e come tale rappresentava il pensiero contemporaneo.

Oggi, in un momento così scarso di  idee nuove, in cui sembra che tutto sia  stato già detto o fatto, anzi addirittura ridetto e rifatto più volte, e a causa di un generale blocco della creatività che ha colpito la musica in modo particolare, un’iniziativa come Lezioni di Rock più che mai serve a ritrovare e riconoscere le proprie radici culturali almeno per una parte di Storia che ci riguarda o che dovrebbe appartenerci. Quella dei miei coetanei, dal ’70 ad oggi, ad esempio, parla di un cambiamento sociale, avvenuto anche grazie alla musica della fine degli anni sessanta, la cui conoscenza è un dato fondamentale per comprendere quello che ci succede intorno, anche nella vita di tutti i giorni.

Il Rock ovviamente è un punto di partenza importantissimo ma negli anni Ernesto Assante e Gino Castaldo ci hanno saputo descrivere molti altri generi musicali altrettanto importanti attraverso le storie, gli album  e gli artisti più rappresentativi. Spesso si invita a non dimenticare le cose negative affinchè non tornino più. Credo invece che si debba soprattutto non dimenticare le cose più belle e tra queste c’è sicuramente la musica che ormai da 6 anni troviamo durante le Lezioni di Rock.

Nel tempo si è creato un bel movimento in termini di pubblico tanto che ormai il calendario segna il sold out sin dalla prima lezione. Anche Facebook non è rimasto insensibile e il gruppo di ‘fedeli’ delle Lezioni cresce di giorno in giorno. Per chi vuole partecipare anche dal social network basta  richiedere amicizia al profilo > Gino Ernesto Assante Castaldo

CALENDARIO 2010-2011

Domenica  14/11/2010  Rolling Stones – Exile on main street
Domenica  21/11/2010 Genesis – Selling Endgland by the pound
Domenica  05/12/2010  Van Morrison- Astral Weeks
Domenica  12/12/2010  John Lennon
Domenica  19/12/2010  Blues Brothers e la grande musica soul
Domenica  09/01/2011  Brian Eno – Before and after science
Domenica  16/01/2011  La chitarra rock, il mito e la leggenda
Domenica  13/02/2011  Pink Floyd – Wish you were here
Domenica  27/02/2011  Traffic – John Bayrlecorn must die
Domenica  06/03/2011  1977, il suono della rivoluzione
Domenica  13/03/2011 Sigur Ros – Ágætis byrjun
Domenica  17/04/2011  Joni Mitchell – Blue
Domenica  15/05/2011 Red Hot Chili Peppers – Blood sugar sex magic

MUSEI IN MUSICA 2010. Programma completo

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Sab. 20.11.2010
MUSEI IN MUSICA
Musei aperti dalle 20.00 alle 02.00 (ultimo ingesso alle 01.00)
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI.
Il programma è suscettibile di variazioni

PROGRAMMA COMPLETO DELLA RASSEGNA: 

ACCADEMIA BELGICA
Via Omero 8 / h. 20.00, 21.00 e 22.00
New Orleans Jazz Quintet
Concerto di jazz tradizionale anni ‘30.
A cura di A. Tardioli, Jazz & Swing.

ACCADEMIA DI ROMANIA
Piazzale José de San Martin 1 / h. 20.30 e 22.30
Concerto blues di Ag Weinberger & band
In collaborazione con l’Accademia di Romania.

BORGO DI OSTIA ANTICA
Piazza della Rocca 12 / h. 20.30
L’eco der core Canzoni romane – chitarra, fisarmonica e voce.
Uno spettacolo di S. Onofri e M. Antonietti  per la regia di R. Cavallo.
Con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea.

CASA DELL’ARCHITETTURA
Piazza Manfredo Fanti 47 / h. 22.00
Idan Raichel Acoustic Concert World Music Della Star Israeliana Idan Raichel
In collaborazione con Golda International Events e l’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provincia.
Con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea.

CASA DEL JAZZ
Viale di Porta Ardeatina 55 / h. 21.00
Gezz. Generazione Jazz- Roma Jazz Festival 2010
Bojan Z Solo – Concerto per pianoforte.
In collaborazione con l’Azienda Speciale PalaExpo, Casa del Jazz e Afijma.

CASA DELLE LETTERATURE
Piazza dell’Orologio 3 / h. 21.30 e 23.00
Tonalità Rosso Flamenco
Con M. D’Asaro (cajon) e F. Pesce (chitarra acustica), V. Valle e J. Gubinelli (danzatrici).
M. P. Rocchi – I colori della Musica

CENTRALE MONTEMARTINI
Via Ostiense 106 / h. 20.00, 21.15 e 22.30
Centrale di Note
Concerto del Quintetto Cirano. Musiche dedicate al cinema di Nicola Piovani.

CHIESA DI SANT’IGNAZIO DI LOYOLA IN CAMPO MARZIO
Via del Caravita 8A / h. 21.00
Concerto della Pleasanton Catholic Community Choir (USA)
Musiche di Handel, Haydn, Matthias e altri.

CORTE DI CASSAZIONE (Aula Magna)
Piazza Cavour / h. 20.00, 21.00 e 22.00
Quartetto del Teatro dell’Opera. Musiche di Puccini e Delibes.
Prenotazione obbligatoria allo 060608.
Presentarsi muniti di un valido documento di riconoscimento.

FONDAZIONE MEMMO
Via del Corso 418 / h. 20.30, 21.30 e 22.30
Portraits – a century of music: Musiche tra XVI e XVII secolo.
A cura di Ensemble La Fantasia, Direttore L. Marconato.
Orchestra barocca su strumenti originali.
In collaborazione con la Fondazione Memmo.

GALLERIA ALBERTO SORDI
Piazza Colonna / dalle h. 23.00
Milonga 
Con l’Orchestra Buenos Aires Café Quintet, Musicalizador Foxy John e l’esibizione
dei Maestri: R. Ricciuti, C. Fusillo, M. Barreras, A. De Angelis, R. Beccarini, P. Garcia,
D. Montaño, N. Ochoa.
A cura della Teatro Greco Dance Company – Ente di Promozione della Danza.
Gentilmente concessi dalla proprietà Fondo Immobiliare Donatello, Comparto David, di
Sorgente SGR SpA.

GALLERIA NAZIONALE D’ARTE ANTICA IN PALAZZO BARBERINI
Via Quattro Fontane 13 / h. 21.00 e 22.30
Concerto dell’orchestra d’archi Roma Tre
Violoncello solista e direttore B. Weinmeister.
Musiche di Strawinsky, Haydn, Mozart, Hindemith.
A cura dell’Associazione Roma Tre Orchestra.

GALLERIA NAZIONALE D’ARTE ANTICA IN PALAZZO CORSINI
Via della Lungara 10 / h. 20.00 e 21.30
Trio FLA-VI-A: Musiche di Bach, Debussy e altri.
G. Megna (flauto), C. León Páez (viola) e K. Catarci (arpa)

GALLERIA SPADA
Piazza Capo di Ferro 3 / h. 20.00 e 21.00
Arie popolari del Seicento Italiano
Ensemble Radix Harmonica.
Musiche di Bach, Vivaldi, Corelli, Mozart, Pleyel.

GNAM – GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA
Viale delle Belle Arti 131 / h. 21.00
PROGETTO AUDIOARTE – GNAM “Re Think”
Musiche di F. Cerasi.

IILA – ISTITUTO ITALO-LATINOAMERICANO
PALAZZO SANTA CROCE
Piazza Benedetto Cairoli 3 / h. 20.30 e 21.45
Noite Brava Gli Estalegal A Palazzo Santacroce
Bossa nova, samba, tango e bolero.
A cura dell’IILA.

ISTITUTO NAZIONALE PER LA GRAFICA – CALCOGRAFIA
PALAZZO POLI
Via Poli 54 /  2.1.30
Dal Barocco al Futurismo
Concerto dell’Accademia Barocca di Santa Cecilia.
Musiche di Boccherini, Britten, Silvestrini, Balilla.

MACRO TESTACCIO
Piazza Orazio Giustiniani 4 
Folk Music in Museums
Giovani musicisti e vecchi strumenti. Notte di musica tradizionale dalle regioni d’Europa.
h. 20.00, 21.00 e 22.00 La notte del gran ballo.
Cyclades Armonia (Grecia) – Ensemble Viljandi (Estonia) – Svidal – Tillung – Ulvik Trio (Norvegia)
h. 23.00 Taranta d’Amore.
Ambrogio Sparagna & Orchestra Popolare Italiana.
Con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea.

MERCATI DI TRAIANO
Via IV Novembre  94 / h. 21.00, 22.00 e 23.00
In viaggio tra le due Americhe
Concerti di musica jazz e contaminazioni della musica popolare sudamericana.
A cura dell’Accademia Nova.

MUSEI CAPITOLINI
Piazza del Campidoglio / h. 21.00, 22.15 e 23.30
Enrico Pieranunzi – piano solo
Prodotto da Saint Louis Management.

MUSEO DELL’ARA PACIS (Auditorium)
Via di Ripetta  190 / h. 20.00, 21.00 e 22.00
Spettacolo di danza egiziana Raks Shakti della compagnia Rakkase Dance Troupe
A cura di Molinari Art Center Teatrolibero.
Con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea.
h. 23.30 Mike Moran per Toll Ayros Rare Friends Concert
Con F. Puglisi in Trio, Little Princess e A. Vergari (piano), F. Infarinato dei Silenzio Assenzio.

MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA
Via Ulisse Aldrovandi 18 / h. 21.00, 22.00 e 23.00
Il Suono Sacro dalle Conchiglie alle Campane Tibetane
Oscar Bonelli in concerto. Un viaggio musicale fra le sonorità dei 5 continenti.
In collaborazione con l’Associazione Spazio Nostro.
Con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea.

MUSEO DI GEOLOGIA (Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Sapienza)
Piazzale Aldo Moro 5 / h. 21:00
Concerto per pianoforte di William carbone (MuSa Jazz)
a cura di Sapienza Roma

MUSEO DI MINERALOGIA  (Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Sapienza)
Piazzale Aldo Moro 5 / h. 20.30, 22.30 e 23.15
Canti Di Lavoro Della Tradizione Popolare Italiana (Sala piano interrato)
G. Antonucci (voce), M. Quintiliani (chitarra).
Musical e Colonne Sonore (Sala piano rialzato)
D. Rotondi (voce), M. Cametti (piano)
A cura di Sapienza Università di Roma.

MUSEO NAPOLEONICO
Piazza di Ponte Umberto-I  1 / h. 20.30, 21.30 e 22.30
I contemporanei di Napoleone
Nova Amadeus Quintet con A. Colone, chitarra solista.
Coordinamento e realizzazione Nova Amadeus Chamber Orchestra.

MUSEO NAZIONALE DELL’ALTO MEDIOEVO
Viale Lincoln 3 – h. 21.00
Cantigas Y Romances. Cristiani, Ebrei E Musulmani nella Spagna Medievale
Ensemble L’Amoroso Cantar. Brani del XIII secolo.

MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI E DELLE TRADIZIONI POPOLARI
Piazza Guglielmo Marconi 8
Rassegna Di Musica Popolare, Etnica E World
h. 20.30 Passaggi Musicali – A cura dell’Associazione “La Bottega dei suoni”.
h. 21.30 Rocce spine e streghe – A cura dell’Associazione “La Strada Dritta”.
Dalle h. 21.00 alle 23.30 spettacolo di musiche e danze in costume della tradizone
popolare del Lazio, marche, Abruzzo e Sicilia – A cura dell’Associazione “U’ Rembombu” di Nemi.

MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANT’ANGELO
Lungotevere Castello 50 / h. 20.00, 21.30 e 23.00
Antonio Vivaldi: le quattro stagioni (Sala Paolina)
Orchestra Arcus Caelestis.
Prenotazione obbligatoria al 331 3946149
Dalle 20.00 alle 24.00
forme della polifonia rinascimentale a tre voci miste(Atrium).
forme della polifonia rinascimentale a quattro voci miste (Cortile di Alessandro VI e Sala della Biblioteca).
Ensemble vocali del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli.

MUSEO NAZIONALE DI PALAZZO VENEZIA
Via del Plebiscito 118 / h. 20.00
Inaudita, meraviglie inedite del‘600 italiano
Musiche di Frescobaldi, Cazzati, Bononcini, Legrenzi, Bassani, Marini.
L. Giardini (violino), F. James (violino), G. Antonelli (violoncello),
A. Bagnai (organo), M. Toni (clavicembalo).
A cura di Musica Antiqua Latina.

MUSEO NAZIONALE PREISTORICO ETNOGRAFICO LUIGI PIGORINI
Piazzale Guglielmo Marconi 14 / h. 20.00, 21.00 e 21.30
Concerti di Caterina Di Cecca e Maurizio Annunziata
Musiche di Gardel, Piazzolla, Annunziata.

MUSEO NAZIONALE ROMANO – CRYPTA BALBI
Via delle Botteghe Oscure 31 / h. 21.30, 22.30 e 23.30
Affetti e Dispetti. Gli affetti nella musica barocca
C. Caruso e S. Della Porta (soprani), G. Mazzini (basso), S. Maiorana (tiorba e chitarra barocca).

MUSEO NAZIONALE ROMANO IN PALAZZO ALTEMPS
(chiusura h. 23:00)
Piazza di Sant’Apollinare 46 / h. 21.00 e 23.00
Orchestra Giovanile di Roma
Direttore V. Di Benedetto.
Musiche di Albinoni, Vivaldi, Gabrielli, Haendel e Uccellini.

MUSEO NAZIONALE ROMANO IN PALAZZO MASSIMO
Largo di Villa Peretti 1 / h. 22.00
A Lui Non Dicevo Nulla. Fantasia e musica per voce e sax
P. Iacopini (sax) e A. Mantovani (voce). Regia di R. Napolano.
Musica di Dimitri Nicolau, Incontri, Opera n. 269 (2006).
A cura dell’Associazione culturale Reinassance (Compagnia About lovers).

MUSEO NAZIONALE ROMANO ALLE TERME DI DIOCLEZIANO
Via Enrico de Nicola 79
h. 20.00 Musica, Simmetrie E Caos Organizzato
Conversazione – Concerto con F. Vizioli con musiche di Bach e Vivaldi.
A cura di Sapienza Università di Roma.
h. 21.30 Viver Lieto Voglio
Concerto di musica vocale profana del Rinascimento.
Coro Sacrum et Profanum.
Maestro e Direttore del coro A. Corso.
h. 22.30 Il Brasile Classico
Intermezzo in musica. Concerto del chitarrista A. Balbis.

MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI
Via di Santa Croce in Gerusalemme 9
h. 20.30 Danzas De Rasgueado Y Punteado, concerto di chitarra barocca Dir.Cicero
h. 22.00 Omaggio Al Liutaio Giovanni Mancini, concerto del chitarrista L.Balestra
h. 23.30 Johann Kaspar Mertz, concerto del chitarrista D.Rosa

MUSEO DI ROMA – PALAZZO BRASCHI
Piazza Navona 2 / h. 20.30, 22.00 e 23.15
Concerto del Quartetto Keplero, Musiche di Mozart.
In collaborazione con Theorematica.

MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Piazza Sant’Egidio 1b / h. 21.00, 22.15 e 23.30
Le Maschere Romane, Canzoni, poesie, sonetti e monologhi romaneschi.
A cura dell’Associazione Roma Nostra Onlus.
Con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea.

MUSEO DI SCULTURA ANTICA – GIOVANNI BARRACCO
Corso Vittorio Emanuele 166A / h. 20.30, 21.30, 22.30
Flauto“Barracco”
M. Celli Stein (flautista), A. Maietta (pianista).

MUSEO VENANZO CROCETTI
Via Cassia 492 / h. 20.00, 21.00, 22.00 e 23.00
Blues and Acustic Memories
A cura dell’Associazione M.ARTE – Cultura per muovere l’Arte.

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Via Nazionale 194 / h.  21.00 e 22.30
La chitarra messicana nel mondo – Juan Carlos Laguna
A cura dell’Azienda Speciale Palaexpo.
In collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri del Messico, Ambasciata del Messico.

PLANETARIO E MUSEO ASTRONOMICO
Piazza G. Agnelli 10 / h. 20.30, 22.00 e 23.15
Cosmiele La Musica dei Pianeti-Danza,musica e teatro all’improvviso al tempo di Athanasius Kircher
Dieci danzatori, musicisti, attori in una performance itinerante e un viaggio multisensoriale.
Prenotazione obbligatoria allo 060608

POLO MUSEALE – ATAC
Via Bartolomeo Bossi 7 / dalle h. 20.30 alle 22.30
Stasi e Standby in concerto
Prodotto dall’Associazione Culturale Nevermind.

SALA CASELLA
Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana
Via Flaminia 118 / h. 20.00, 22.30, 24.00
Bossa Nova
Trio musicale con sax tenore, voce, chitarra e percussioni.
A cura dell’Associazione Culturale Epicentro Arte.
In collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana.

SALA DELLA PROTOMOTECA – CAMPIDOGLIO
Piazza del Campidoglio / h. 21.45, 22.45 e 23.45
Concerto del Trio Jolivet (violino, viola e violoncello)
Musiche di Beethoven, Mozart, Schubert, Haydn.
A cura dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA Aula Magna Rettorato
Piazzale Aldo Moro 5
h. 21.30 Concerto orchesta MUSAjazz della sapienza
h. 21.00 Concerto per pianoforte di william carbone (MUsAjazz)

TEMPIO DI ADRIANO
Piazza di Pietra / h. 22.00, 23.00 e 24.00
La notte della pizzica
M. Convertino (fisarmonica), U. Vitiello (percussioni).
Da un’idea dell’Accademia Filarmonica Romana.
In collaborazione con l’Azienda Speciale Promoroma.
Con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea.

TEMPIO MAGGIORE DI ROMA
Lungotevere Cenci
Concerti del coro del tempio maggiore di roma
h. 20.30 musica liturgica ebraica di rito italiano
h. 22.30 ciclo delle festività ebraiche
In collaborazione con Golda Internazional Events.